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FOTO e VIDEO | Prof Palermo sospesa, a Bologna sit in docenti: “È processo politico”

Sono scesi in piazza per dire che la scuola pubblica dev'essere libera e puntano il dito contro Lucia Borgonzoni, che ha fatto partire la segnalazione

Pubblicato:21-05-2019 17:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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BOLOGNA – “Siamo qui per esprimere solidarietà alla professoressa, vittima di un processo politico da parte del provveditorato di Palermo”. Comincia così il sit-in per Rosa Maria Dell’Aria, sospesa dall’insegnamento per 15 giorni a causa di un elaborato dei suoi studenti che metteva a confronto le leggi razziali del 1939 con il decreto sicurezza voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini. Si è svolto questo pomeriggio davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale, promosso da Cobas, Stop agli integralisti cattolici e ai neofascisti, Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) e Sgb scuola Bologna, e ha radunato circa 50 tra sindacalisti e insegnanti di diverse scuole bolognesi, per chiedere l’immediato reintegro “con scuse” per la professoressa.

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Borgonzoni, dimissioni” gridano in coro i presenti, riferendosi al sottosegretario all’Istruzione Lucia Borgonzoni, di ‘casa’ a Bologna. “È lei che ha fatto la denuncia di questa cosa” spiega Patricia Tough, insegnante in pensione, ricordando come “queste cose non sono mai successe. Mai. Mai”. La stessa Borgonzoni che “avrebbe auspicato” che l’insegnante si Palermo fosse “espulsa dalla scuola a vita”; una persona istituzionale che “dichiara di non aver letto libri per tre anni e con una totale disinvoltura si permette di prendere parola e di voler sanzionare un’insegnante che è evidente che nell’arco di tutta la sua carriera professionale abbia investito ininterrottamente. Le idee non si sospendono” attacca Franca Carzedda, insegnante della scuola dell’infanzia.

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Durante il sit-in, una delegazione è salita negli uffici dell’Usr, per chiedere che “l’ufficio scolastico regionale si faccia portavoce presso il ministero (dell’Istruzione, ndr) per chiedere “la revoca immediata di queste sanzioni” e “per far presente ufficialmente all’ufficio scolastico regionale qual è il malcontento e la protesta del disagio il senso di umiliazione che è vissuto dagli insegnanti della scuola e in merito alla vicenda di Palermo- spiega Luca Castrignanò, rappresentante sindacale dei Cobas all’Istituto Aldrovandi Rubbiani di Bologna- rivendichiamo con forza l’idea che la scuola pubblica è una scuola aperta. È una scuola in cui si confrontano delle opinioni diverse, dev’esserci una libera circolazione delle idee e un libero confronto tra studenti e insegnanti“. Questo di oggi è stato il primo di due presidi in solidarietà per Dell’Aria: il secondo, promosso da Usb, si terrà invece domani in piazza Roosevelt, davanti alla sede della prefettura.

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