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Processo Cucchi, Carabinieri, Difesa e Interno si costituiscono parte civile. Ilaria: “Sono emozionata”

"È una cosa senza precedenti e la dedico a tutti coloro che continuano a insinuare che la famiglia Cucchi sia contro l'Arma dei Carabinieri o viceversa"

Pubblicato:21-05-2019 12:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:29
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ROMA – L’Arma dei Carabinieri e il ministero della Difesa hanno presentato al Gup Antonella Minunni l’istanza di parte civile nel procedimento sui depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi, che vede da parte del pm Giovanni Musaro’ la richiesta di processo per otto carabinieri per falso, favoreggiamento e calunnia, a seconda delle posizioni.

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Hanno presentato richiesta di parte civile anche gli agenti della Polizia penitenziaria imputati nel primo processo per la morte del giovane geometra romano, il carabiniere Riccardo Casamassima (che con la sua testimonianza ha consentito la riapertura del caso Cucchi), il Sim (sindacato dei militari italiani), la famiglia Cucchi e Cittadinanzattiva.


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Nelle prossimi udienze fissate per il 17 e 18 giugno e per 16 luglio, il gup deciderà sull’accoglimento delle parti civili e sull’eventuale rinvio a processo del generale Alessandro Casarsa (ex comandante del gruppo Roma), del colonnello Francesco Cavallo (ex ufficiale addetto al comando del gruppo Roma), del colonnello Luciano Soligo (ex comandante della compagnia di Montesacro), di Massimiliano Colombo Labriola (luogotenente e comandante della stazione di Tor Sapienza), di Francesco Di Sano (carabiniere scelto in servizio presso Tor Sapienza), del colonnello Lorenzo Sabatino (già responsabile del nucleo operativo), del capitano Tiziano Testarmata (già comandante della quarta sezione del nucleo investigativo) e del carabinieri Luca De Cianni.

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MINISTERO INTERNO PARTE CIVILE IN PROCEDIMENTO DEPISTAGGI

Anche il ministero dell’Interno si è costituito parte civile nel procedimento relativo ai depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi, che vede otto carabinieri a rischio processo. Nell’atto depositato questa mattina dall’Avvocatura generale dello Stato davanti al gup Antonella Minunni, dove si è svolta la prima udienza preliminare, si legge “atto di costituzione di parte civile per la presidenza del Consiglio dei ministri – il ministero della Difesa – Comando generale dell’Arma dei Carabinieri – il ministero dell’Interno – in persona rispettivamente del presidente del Consiglio dei ministri e dei ministri p.t., rappresentati e difesi ex lege dall’Avvocatura generale dello Stato”.

Anche Palazzo Chigi si è costituito parte civile nel procedimento relativo ai depistaggi sulla morte di Stefano Cucchi, che vede otto carabinieri a rischio processo.

“Il presidente del Consiglio Conte, il ministro della Difesa Trenta con il generale Nistri per l’Arma dei Carabinieri e il ministro dell’Interno Salvini si sono costituiti affianco a noi oggi parte civile nel processo contro i responsabili dei gravissimi depistaggi con parole durissime nei loro confronti chiedendone la condanna e il pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva di 120 mila euro”, ha scritto Ilaria Cucchi in un post su Facebook allegando la foto dell’atto di costituzione di parte civile depositata dall’Avvocatura generale dello Stato al gup Minunni.

ILARIA: EMOZIONATA PER COSTITUZIONE PARTE CIVILE DEI CARABINIERI

“Questa, dopo dieci anni, è una giornata estremamente significativa. Sono emozionata per il fatto che oggi l’Arma dei carabinieri si sia costituita al fianco della famiglia Cucchi. È una cosa senza precedenti e la dedico a tutti coloro che continuano a insinuare che la famiglia Cucchi sia contro l’Arma dei Carabinieri o viceversa”. Lo ha detto Ilaria Cucchi dopo la prima udienza preliminare del procedimento sui depistaggi relativi alla morte di suo fratello Stefano, e che vede otto carabinieri a rischio processo, commentando la decisione dell’Arma di costituirsi parte civile.

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“E’ un momento di riavvicinamento non solo tra la famiglia Cucchi e le istituzioni ma tra i cittadini e le istituzioni- ha aggiunto Ilaria Cucchi- perché tante volte in questi anni le persone normali si sono ritrovate nel senso di frustrazione che la nostra famiglia ha provato in questi continui scontri con le istituzioni”.

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La sorella di Stefano ha accolto piacevolmente anche la richiesta di costituzione di parte civile del sindacato dei militari italiani: “In vicende come la nostra troppe volte ho visto i sindacati di polizia intromettersi contro le nostre famiglie. In quest’aula per la prima volta un sindacato si è schierato al nostro fianco e non contro di noi. Questo lo dedico al signor Gianni Tonelli (ex segretario generale del sindacato di polizia Sap e parlamentare della Lega che denunciò Ilaria Cucchi per diffamazione, ndr)”.

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