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Attesa per nuovo governo; In Venezuela rieletto Maduro; Casa delle donne, il Senato si mobilita

Edizione del 21 maggio 2018

Pubblicato:21-05-2018 16:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:55
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SALVINI E DI MAIO AL QUIRINALE, ATTESA PER NUOVO GOVERNO

Sono ore di attesa per il nuovo governo. Dopo l’intesa raggiunta sul contratto con i punti programmatici, Luigi Di Maio e Matteo Salvini devono ora formare la squadra dei ministri che sarà comunicata al presidente della Repubblica che oggi li ha convocati al Quirinale. Giuseppe Conte è il favorito per l’incarico di premier. Al colloquio con Mattarella salirà prima la delegazione dei 5 stelle, a seguire i rappresentanti della Lega.

VENEZUELA, MADURO RIELETTO PRESIDENTE

In Venezuela vince Nicolas Maduro, rieletto al termine di un voto dominato dall’astensionismo. Ai seggi solo il 46% degli aventi diritto al voto. Il presidente uscente, delfino di Hugo Chavez, conquista per la seconda volta la presidenza del Venezuela con sei milioni di voti. L’avversario più accreditato Henri Falcon, che ha ottenuto solo un milione e 600mila voti, contesta la regolarità delle elezioni. Maduro guiderà ora per altri cinque anni il Venezuela, un Paese ridotto alla fame, con un alto tasso di mortalità e oltre due milioni di persone fuggite negli ultimi anni all’estero.


CASA DELLE DONNE, SENATO SI MOBILITA PER SALVARLA

La battaglia per non chiudere la Casa delle donne arriva in Senato. Per iniziativa delle senatrici di Leu Loredana De Petris e del Pd Monica Cirinnà si stanno raccogliendo le firme per portare a breve una mozione nell’aula di palazzo Madama. Lo annuncia la parlamentare di Liberi e Uguali insieme a Stefano Fassina. Sostegno alla mobilitazione da Emma Bonino. Per De Petris “è molto grave la mozione approvata in Campidoglio”. Cirinnà sottolinea: “Mi battero’ in Senato e fuori, non si può accettare un passo indietro culturale, sociale e civile”.

PAPA FRANCESCO: LA CHIESA HA LA TENEREZZA DI UNA MADRE

La Chiesa “è femminile”, “è madre”, e quando viene a mancare questo tratto identitario diviene “un’associazione di beneficienza o una squadra di calcio”. Quando “è una Chiesa maschile”, tristemente diventa “una Chiesa di zitelli”, “incapaci di amore, incapaci di fecondità”. Lo ha detto il papa, nell’omelia della messa celebrata oggi a Santa Marta, nel giorno della festa liturgica della beata vergine Maria. “Una Chiesa che è madre va sulla strada della tenerezza- ha sottolineato Francesco, secondo quanto riportato dal Sir- sa il linguaggio di tanta saggezza delle carezze, del silenzio, dello sguardo che sa di compassione, che sa di silenzio”.

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