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Dissesto idrogeologico, ecco il nuovo protocollo sulla trasparenza totale nei cantieri

Controlli e trasparenza totale su opere, gare e

Pubblicato:21-05-2015 06:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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dissesto idrogeologicoControlli e trasparenza totale su opere, gare e appalti, un nuovo open data sui cantieri con dati accessibili a tutti i cittadini. A Palazzo Chigi oggi la firma del protocollo d’intesa tra il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, il presidente dell’Autorità nazionale Raffaele Cantone e il capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico #Italiasicura Erasmo D’Angelis, alla presenza del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Nel documento si stabiliscono controlli adeguati e “la massima trasparenza” per le procedure di affidamento dei lavori delle opere necessarie a ridurre il rischio frane e alluvioni.

Con la collaborazione del Dipartimento della Protezione Civile, di Ispra e Agid (Agenzia per l’Italia digitale) è nata anche una nuova sezione del sito italiasicura.governo.it, con tutte le informazioni sui cantieri contro frane e alluvioni e le informazioni sulle emergenze idrogeologiche in Italia, anche con ‘selfie’ dai cantieri. 2Per la prima volta in Europa”, quindi, segnalano le sigle, dati accessibili a tutti i cittadini sul dissesto idrogeologico.


Per rispondere alla drammatica e antica emergenza del dissesto idrogeologico “dobbiamo svolgere tanti interventi in situazioni dove ci sono state tanta sofferenza, tanto dolore”, spiega D’Angelis, quindi “abbiamo l’obbligo di garantire in tutti i cantieri la piena legalità”. Per questo, aggiunge il capo di #Italiasicura, “oggi firmiamo un protocollo con i ministeri e l’Anac perché tutto si svolga nella massima trasparenza e correttezza, dalla gara all’assegnazione degli appalti e al collaudo”.

“Siamo alla partenza, per la prima volta nel nostro Paese, di un piano nazionale di prevenzione e di contrasto al dissesto idrogeologico che vedrà investire in tutte le Regioni circa 9 miliardi nei prossimi 7 anni”, ricorda il capo struttura di missione contro il dissesto idrogeologico #Italiasicura Erasmo D’Angelis, piano “composto da oltre 7mila opere in tutte le regioni”. Per questo sforzo con la firma del protocollo, “che apre un rapporto di stretta collaborazione tra noi, i ninisteri e l’Anac”, spiega D’Angelis, saranno quindi nessi in campo con “un lavoro molto importante” controlli e “verifiche su cantieri ritenuti complessi, molto importanti”, controlli “anche a campione, ma sono cose che purtroppo in questo paese servono”. Quindi, conclude il capo di #Italiasicura, vogliamo una “partenza la più bella possibile, perché questo è un lavoro bellissimo che gli italiani aspettavano da anni”, quindi “non possiamo sbagliare, e ‘nessuno deve sgarrare'”.

dissesto idrogeologico2

Il dissesto idrogeologico “è al centro dell’attività di questo governo”, riafferma il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, e il problema “lo stiamo affrontando con una governance molto ben organizzata che sta dando risultati”, però “il problema non è solo quello delle risorse” perché “dal momento in cui si trovano a quello in cui si realizza l’opera possono passare anche decenni e a volte le risorse si perdono pure”. Quindi lo sforzo è “trovare le risorse e trovarne molte”, dice Galletti, ma anche “capire come spendere in fretta e bene questi soldi”. Oggi “agiamo su legalità e trasparenza”, conclude il titolare dell’Ambiente, “in maniera trasparente con il sito web e legale in accordo con Cantone”, perché “vorrei si mettese in sicurezza territorio e franasse invece la corruzione e l’illegalità”.

“Abbiano un’opera gigantesca davanti che è quella di riformare il sistema dei lavori pubblici- spiega il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio- il codice degli appalti è in discussione al Senato e sta facendo passi avanti importanti, e cerchiamo di abbandonare l’equazione in base alla quale le opere in Italia si possono fare solo con procedure speciai, con leggi speciali ed evitando controllo, verifica, qualità”. Ciò detto, “credo che il protocollo di oggi sia un punto importante perché stabilisce questa collaborazione molto forte con l’Autorità nazionale anti corruzione con cui stiamo già collaborando in ogni cantiere, in ogni aspetto su tantissime grandi e picocle opere”, aggiunge Delrio ma “il dissesto crediamo sia uno degli elementi e una delle sfide più importanti” e “nella trasparenza non c’è un elemento di rallentamento” e “la vigilanza è parte integrale del nostro lavoro”.

Come Dipartimento “abbiamo accolto con grande slancio il progetto della struttura di missione”, dice il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, quella del Dpc e di #Italiasicura sono “attività che devono lavorare insieme, siamo un’unica squadra e una unica amministrazione per i cittadini”, quindi è importante “il contributo che il sistema di Protezione civile può dare nella scelta delle opere e degli interventi”. Questo “è un rapporto fondamentale”, conclude Curcio, e “stiamo dando il segnale che siamo un team unico al di là delle competenze e il cittadino si attende risposte: questo credo sia modo migliore”.

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