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Report del Consiglio grande e generale del 21 aprile

SAN MARINO - Con l'approvazione di tre ordini del giorno e del provvedimento che interviene sull'ordinamento penitenziario

Pubblicato:21-04-2017 16:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

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SAN MARINO – Con l’approvazione di tre ordini del giorno e del provvedimento che interviene sull’ordinamento penitenziario si è conclusa oggi la sessione consiliare di Aprile.
In mattinata è così proseguito il dibattito avviato ieri dall’intervento del segretario di Stato per il Territorio, Augusto Michelotti, al comma 14, sulle linee di indirizzo per l’elaborazione del nuovo Prg, in cui erano iscritti ad intervenire 32 consiglieri. Al termine sono stati presentati due Odg, uno dal Pdcs e uno dalle forze di maggioranza, la cui messa al voto è stata posticipata in conclusione dei lavori consiliari.
Si è quindi proseguiti al Comma 15 con la presentazione in seconda lettura del Progetto di legge che modifica l’ordinamento penitenziario da parte del relatore unico Margherita Amici di Rf. Dopo un dibattito cui hanno partecipato 22 consiglieri e il segretario di Stato con delega alla Giustizia, Nicola Renzi, e da cui è emersa la condivisione bipartisan al provvedimento, ma anche la necessità di un intervento più complessivo sull’ordinamento penitenziario e il bisogno di accelerare l’iter per una nuova struttura carceraria, il Pdl è stato approvato a larga maggioranza con 46 voti a favore, 2 contrari e 5 astenuti.
Prima di concludere i lavori si è quindi proceduto al voto degli ordini del giorno: sono stati approvati all’unanimità due Odg presentati al comma comunicazione, il primo sottoscritto dai gruppi di maggioranza, volto“a dare mandato al Governo di proporre la collaborazione della Repubblica di San Marino quale sede neutrale per favorire incontri e dialoghi di pace/approvato unanimità”. Il secondo è stato presentato da tutti i gruppi consiliari per l’istituzione della “Giornata Nazionale della Disabilità intellettiva e/o relazionale” da celebrarsi il 2 dicembre di ogni anno.
Infine, L’Aula si è espressa con voto palese sugli Odg presentati a conclusione del dibattito sul Prg. Respinto quello del Pdcs che, tra l’altro, chiedeva di “integrare il Gruppo di lavoro con l’inserimento di un tecnico nominato da ciascun gruppo politico rappresentato in Consiglio Grande e Generale” e di “relazionare in Consiglio Grande e Generale entro il mese di ottobre sullo stato di avanzamento delle proposte” del gruppo tecnico predisposto. Approvato infine invece l’Odg della maggioranza, con cui il Consiglio grande e generale promuove la relazione del segretario di Stato Augusto Michelotti e in particolare “le linee guida in essa sono contenute che rendono concreta la prospettiva attraverso i 9 pilastri”. Sono quindi condivisi “gli indirizzi generali e la metodologia adottata che delinea un percorso complessivo equilibrato e aperto a ogni contributo”. L’Odg della maggioranza “indica come ambiti particolarmente qualificanti” i seguenti punti: Complementarietà tra poli urbani e Castelli; Potenziamento e sinergia degli ecosistemi ambientali; Messa in sicurezza del territorio; Valorizzazione del ciclo dell’alimentazione; Autonomia energetica; Mobilità sostenibile e accessibilità; Turismo diversificato; Università e ricerca come linfa vitale; Industria 4.0. Infine, impegna il governo “nell’implementare il percorso di progetto urbanistico in fase di elaborazione con la condivisione in ogni sua fase degli strumenti della partecipazione, della condivisione e della ricerca di contributi qualificati”. Sono infine diversi i punti all’ordine del giorno rimasti inevasi che verranno affrontati nella prossima sessione consiliare, tra questi il Pdl in seconda lettura sull’eliminazione del raddoppio del contributo elettorale ai partiti, le istanze d’Arengo e la ratifica dei decreti delegati.

Di seguito un estratto degli interventi odierni.

Comma 14. Dibattito sulle linee di indirizzo per l’elaborazione del nuovo Piano regolatore generale


Luca Boschi, C10
Oggi siamo chiamati ad esprimere e riportare le aspettative dei cittadini. Abbiamo forse l’ultima possibilità di rendere il nostro Paese a misura di cittadino, di dargli la possibilità di crescere e svilupparsi. Ci siamo posti alcune domande: quali luoghi che abbiamo visitato nel mondo ci hanno fatto sentire a casa? Quali fattori hanno scatenato questo giudizio positivo? Seconda domanda: quali le note fastidiose o di merito dello sviluppo attuale di San Marino? Abbiamo una città a misura di ‘macchina’, il costo dell’energia è elevato, il territorio è sfruttato in modo frastagliato, abbiamo insediamenti misti tra zone rurali e industriali. Con un confronto con i cittadini si evince che il modo di spostarsi nel nostro Paese porta stress e insoddisfazione. Abbiamo però anche un alto valore paesaggistico, storico e architettonico da tutelare che può portare un indotto turistico, ma prima di tutto San Marino deve diventare un luogo piacevole per i sammarinesi. Cosa ci aspettiamo dalla San Marino 2030?Una San Marino raggiungibile da tutte le parti con mezzi pubblici e anche nei territori limitrofi. Ci piacerebbe una San Marino che faccia da esempio a Paesi più grandi attraverso percorso di ecosostenibilità, ci piacerebbe una San Marino più sicura, conoscere il rischio sismico degli edifici per prepararci ad ogni evenienza. Il mezzo per raggiungere questi obiettivi prima di tutto è il Prg che può fornire linee guida per interventi di opere pubbliche e poi anche privati. Ora discutiamo le idee, nei prossimi mesi dovremo decidere le regole di base nel Testo unico dell’edilizia, una grammatica del costruito. Senza la grammatica non potremo parlare o scrivere in Italiano, allo stesso modo l’iter delle due normative corre su binari paralleli, il testo unico è propedeutico al Prg come la grammatica alla letteratura.

Alessandro Cardelli, Pdcs
Il nostro gruppo da inizio legislatura ha chiesto di discutere in Aula del Prg. L’attuale ha più di 25 anni e serve rimettere in campo un nuovo Prg che possa ridisegnare una San Marino diversa. Su questo abbiamo alcune osservazioni da fare, la prima riguarda il metodo. C’è anche in questo caso un problema di confronto, chiediamo di poter dare voce a proposte che arrivano nel dibattito dalle forze di opposizione. Nessun problema a riconoscere le storture del passato, il costruito di oggi non è di qualità, non è omogeneo e bisogna fare dei correttivi per far diventare San Marino un Paese moderno. L’architetto Boeri lo avevamo indicano noi nella precedente legislatura come fautore del nuovo Prg e siamo contenti della sua conferma, ma sul progetto abbiamo delle osservazioni. ‘San Marino paese della biodiversità’ quando bisogna dare a San Marino piuttosto la possibilità di essere un Paese moderno. Quindi questo piano regolatore investe molto sul mondo dell’agricoltura, della biodiversità, lo condividiamo. Ma notiamo una grossa carenza rispetto l’esigenza di infrastrutture. Il nuovo Prg deve svolgersi su piano della riqualificazione, esaminando il costruito di oggi, fare una fotografia e dare nuova prospettiva per riqualificare gli immobili esistenti, residenziali, commerciali e industriali. E’ questa una grande priorità. E per questo servono strumenti per la riqualificazione, ci sono già per esempio sulla riqualificazione energetica, ma bisogna estenderli. Altra sfida è quella dell’espansione controllata. Questo Prg vuole essere a consumo di suolo zero, ma bisogna analizzare anche le istanze della cittadinanza. Da un lato è vero che c’è un eccesso di costruito, penso al mercato residenziale. Dall’altro lato, le unità residenziali non sempre rispondono alle esigenze dei sammarinesi. C’è una situazione paradossale: abbiamo migliaia di appartamenti sfitti e poi un comitato di cittadini che chiedono di poter costruire la prima casa. Ci sono esigenze diverse e la politica si deve interrogare sul dare possibilità ai cittadini e far ripartire il mercato immobiliare. Poi le infrastrutture su cui questo Prg è carente, in particolare non si parla di quali infrastrutture realizzare a sostegno del turismo, del centro storico: parcheggio, polo museale, polo benessere..ma anche per i privati, come riqualificazione e nuovi insediamenti alberghieri. Non si parla poi di infrastrutture sportive, scolastiche, sanitarie..Poi il capitolo del Testo unico in materia urbanistica: come gruppo abbiamo più dubbi di Boschi sulla sua urgenza, per noi devono andare di pari passo, non si può avere testo unico senza prima conoscere il Prg. E lo chiede anche una lettera a firma degli ordini di ingegneri, architetti e geologi che chiedono la sospensione del suo esame senza che ci sia prima un’idea chiara sulle nuove linee guida del Prg. Inoltre è necessario mettere mano agli abusi edilizi, magari con un transitorio edilizio che consenta a chi ha commesso abusi di pagare e allo Stato può portare dai 15 ai 20 mln di euro, risorse che possono servire per nuove infrastrutture.

Alessandro Mancini, Ps
Il Ps nella passata legislatura aveva salutato con favore l’incarico del Prg a Boeri e ci fa piacere che la scelta sia stata confermata. Affidare la pianificazione del Paese dei prossimi 20 anni a uno studio così importate è una scelta adeguata, auspichiamo che il lavoro già iniziato possa essere gestito anche dal coinvolgimento di chi vive, lavora e opera nel nostro territorio, mi riferisco ai nostri ordini professionali. La relazione del Segretario di Stato si potrebbe dividere in due parti e manca la terza. Credo sia frutto di una scelta politica precisa. Nella prima parte viene fatta la ricostruzione di quanto successo negli ultimi 30 anni in materia urbanistica, con i vecchi Prg, le cose che non hanno funzionato e altre non sono state prese in considerazione. Credo serva poco andare a puntare il dito su responsabilità politiche di chi ha elaborato e gestito quel Prg, visto che in quegli anni tutte le formazioni politiche storiche hanno avuto responsabilità e gestito governo. Dobbiamo guardare avanti. La seconda parte di lavoro è più uno strumento dello studio Boeri sulla prima fase di studio. E’ chiaro ci dovrà essere approfondimento e coinvolgimento. Manca però la terza parte perché mancano indirizzi politici su quello che dovrà essere la costruzione del Prg. Sappiamo tutti che dall’esito dell’Aqr risulterà che il 70-80% di crediti inesigibili saranno riconducibili al patrimonio immobiliare. Voglio parlare di riconversione di quegli immobili su un nuovo progetto di sviluppo. Quindi turismo, servono infrastrutture, non infrastrutture spot, è necessario crearle in funzione di un progetto di sviluppo. Servono quindi nuove entrate per le infrastrutture, perché anche voi avete scritto che volete riportare il bilancio in pareggio. Di tutto questo non ho sentito parlare. Invito governo e maggioranza a daccelerare su questo confronto e dibattito, diversamente non so quali direttive siano date allo studio Boeri. Nuovo Testo unico: la mia forza politica è molto critico su questo provvedimento in questa fase, ci sembra di costruire un vestito nuovo a un morto. Riteniamo più intelligente costruire nuove regole in funzione del nuovo Prg. Ecco perché devono andare in modo parallelo. Ovviamente ci dovrà essere una fase di transizione tra nuovo e vecchio Prg e bisognerà pensare provvedimenti di regolarizzazione di quanto fatto. Mi auguro il coinvolgimento delle forze di opposizione possa essere in crescendo.

Matteo Ciacci, C10
Il percorso è aperto, bene dibattiti pubblici, incontri, è il modo corretto per sviluppare un progetto il più possibile condiviso. Le domande poste dallo studio Boeri: come rafforzare il sistema ecologico e territoriale e metterlo in rete? Crediamo che un corridoio verde possa essere utile e di servizio per i cittadini, ma anche una risorsa turistica. Percorsi pedonali, ciclabili, per escursionisti.. Altri punti di richiamo turistico sono la produzione biologica, rispetto cui le possibilità sono tante, confido la Segreteria stia eseguendo studi in modo scrupoloso. E ancora, San Marino come Stato europeo all’avanguardia per la produzione di energia pulita e per l’autoproduzione? Una grande opportunità di San Marino in questo senso sono in primis i suoi cittadini con comportamenti virtuosi, idem per la mobilità sostenibile. Diamo un ruolo attivo alla cittadinanza, i turisti poi desiderano un turismo del fare, abbiamo tutto, dobbiamo solo coordinarci e semplificare e ripartire. Anche sull’artigianato dobbiamo lavorare di insieme e il lavoro che sta facendo la Segreteria sul Cfp è importante. Lo staff Boeri parla di università, crediamo proprio sia la formazione delle nostre eccellenze a potre dare un contribuito anche per definizione al nuovo Prg. Non è però che con il Prg si risolve tutto, ma l’applicazione sarà fondamentale. E’ bene in questa fase prenderci tutto il tempo necessario, confrontiamoci ma facciamo un bel lavoro. Questo è l’auspicio di C10 ma anche di maggioranza e governo.

Marianna Bucci, Rete
Le priorità è importante definirle. Anche l’ultimo Prg era pieno di buone intenzioni, ma gli obiettivi portati avanti sono stati poi diversi, la speculazione e non la tutela di verde e territorio. Ci sono interventi propedeutici al nuovo Prg: ripristino della legalità, da subito. Ci sono leggi a supporto ma forse non sufficienti, ci soo lacune da colmare, poi serve un dato specifico sugli abusi esistenti per decidere come intervenire. Abusi che senza l’avvallo della politica non sarebbero stai possibili. Segretario, lei conosce bene gli abusi, la sua associazione ne ha segnalati tanti. La Pa però non è in grado di intervenire. Spesso sono stati moneta di scambio della politica. Arrivano poi condoni, terreni agricoli che diventano edificabili…La politica deve decidere obiettivi e priorità. Altri interlocutori possono essere le aziende, il Prg potrebbe essere usato per reindirizzare l’economia su settori strategici e qui la politica dovrebbe dire quali potrebbero essere. Magari disincentivando quelli che hanno impatto negativo sul territorio…invece dal riferimento del Segretario non emerge alcun indirizzo politico. Per un Prg non ci vuole fretta, tra l’immobilismo Dc che preferiva andare avanti per varianti e la fretta esiste una via virtuosa, quella del confronto, ma per farlo serve tempo, coerenza e costanza.

Tony Margiotta, Ssd
Mi fa molto strano sentire dal capogruppo Dc criticare questo progetto, dicendo che loro in passato hanno fatto tanto. Aggiungo, avete fatto tanto per cementificare questo territorio. Ha avuto il coraggio di dire che si deve dare la possibilità oggi di costruire su terreni agricoli, una delle affermazioni più aberranti in questo comma. Non possiamo più costruire in maniera selvaggia come avete permesso in passato, dobbiamo riqualificare e riconvertire immobili che in questo momento non sono più utilizzai per poter creare una condizione più vivibile. Testo unico e Prg sono due testi importantissimi e sostanziosi, dobbiamo assolutamente farli, sposiamo la politica del fare e il testo unico verrà presentato presto, credo forse il prossimo mese, e porteremo avanti anche il Prg.

Teodoro Lonfernini, Pdcs
La relazione presentata dal Segretario è sicuramente una base di lavoro importante per le politiche territoriali del Paese. Guardiamo il nostro territorio e leggiamo l’atto normativo ancora in vigore: va benissimo il ragionamento e dopo 30 anni pensare a un nuovo Prg. Partiamo dal fatto che non dobbiamo buttare via tutto ma tanto va ripensato e farlo attraverso un professionista come Boeri è cosa buona. Il ragionamento del passato e del nuovo governo è sicuramente positivo. Ma nel rilanciare una attività rigenerante sulle politiche territoriali, ad un certo punto la barra la dobbiamo porre e guardare troppo indietro non ha più tanto senso. Se facessimo una commissione d’inchiesta su quello, buona parte dei componenti certe commissioni vi finirebbero in mezzo. Chiaramente è una provocazione verbale. Meno ipocrisia e più azione. Il territorio è di tutti, non può essere una parte politica soltanto a portare avanti il ragionamento del Prg. Noi vogliamo parlare di rigenerazione ed espansione controllata del territorio e ciò che ne rimane. Abbiamo intere aree del territorio confuse, il Prg ha dato la possibilità di avere la casa e luogo di lavoro di fianco, centri residenziali e industriali si confondono, in più oggi restano grandi opifici vuoti. Utilizziamoli in altro modo, anziché restino il ricordo di una bolla speculativa facciamo in modo diventino un’opportunità. Questi sono punti fermi su cui lavorare per coinvolgere tutte le parti, mi auguro il Segretario mantenga la promessa di un incontro pubblico dove mi piacerà sentire l’opinione dei cittadini.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Questo è un dibattito che parla di prospettiva, abbiamo la possibilità di ragionare sul futuro, spero più prossimo possibile. L’impostazione mi piace, mi entusiasma, sapere che al fianco abbiamo lo studio Boeri è molto importante. Abbandoniamo ogni interesse particolare e cerchiamo di vedere il nostro territorio come un unico progetto che va nella direzione dell’interesse collettivo. La deregolamentazione è una delle armi della speculazione, la regolamentazione e pianificazione sono invece armi dell’interesse pubblico. Non capisco le critiche al segretario, il progetto ha una visione ampia e ci conduce a riflettere sulle particolarità. Non riesco a capire le critiche, la mancanza dei dati e altri elementi …in questa relazione c’è tutto, anche se espresso in modo essenziale. Quello del ’92 non era un piano regolatore, ha compromesso il 30% del nostro territorio, condivido con Bucci che il problema è stato quello della legalità. Quello del ’92 è stato lasciato in mano alla commissione urbanistica che aveva piena discrezionalità.
Questo studio è anche sui desideri della vita collettiva, legato a una visione e all’aspirazione di nuove umanità, abbandonando schemi su un modo di produrre frenetico, parte da nuove esigenze, dalla valorizzazione della biodiversità, non solo fauna e flora, in questo caso, nella concezione studio Boeri, è proposto anche su altri piani, della produzione appunto ma anche della biodiversità culturale, è bellissimo passaggio perché è su questa che può esserci futuro. Ci auguriamo condivisione, anzi ci sembra di capire ci sia, da parte di tutti per affrontare questa bellissima avventura che porterà ad un paese migliore e ci porterà a vivere in un ambiente urbano capace di dare risposte e esigenze dei cittadini e a portare sviluppo, non è poco.

Repliche

Augusto Michelotti, segretario di Stato.
Chiedo scusa per il ritardo della consegna della relazione. Parto dalla condivisione: noi crediamo la partecipazione faccia parte di un cambiamento di metodo, quindi tutto il lavoro sarà impostato perché ciò avvenga. Su Testo unico: mi sono confrontato con lo studio Boeri, mi è stato detto che se lo si rimanda, anche il Prg slitta di almeno tre anni. Chi vuole li si mettano insieme, vuole che il Prg venga fatto molto dopo. Avrei potuto non rinnovare l’incarico a Boeri, perdere un altro paio di anni per trovare un altro studio o allungare il brodo per giungere a fine legislatura senza aver fatto niente, ma si è esagerato in maniera devastante, questo territorio è giunto a un colabrodo. Cercheremo di ridare vita a questo territorio cambiando le regole perché vanno cambiate. Ho cercato di dare un impulso e accelerare le operazioni. Qualcuno ha detto: ‘per i prossimi 25 anni questo prg’ ma il progetto si chiama ‘San Marino 030′, vuole dire che nel 2030 questo Prg dovrà essere rifatto, perché non può durare come quello del ’92, i Prg scadono. E’ vero, la mia relazione è andata indietro nel tempo perché non bisogna ripetere errori così devastanti. Quando fu approvato il vecchio Prg il Partito comunista non esisteva da due anni ed è caduto un governo. Non ci sono poteri forti dietro la progettazione di questo Prg. La politica deve chiedersi dove vogliamo andare, dare due, tre , 5 indicazioni politiche. E’ un progetto su cui si disegna il futuro del Paese, le infrastrutture sono scelte successive, la politica dà indicazioni, i tecnici trovano soluzioni, il lavoro è appena iniziato, siamo nella fase di progettazione. Quando si fanno cose di questo tipo non possiamo essere troppo populisti e delegare le decisioni ai cittadini. Con loro dobbiamo essere chiari, trasparenti, dobbiamo ascoltare le loro esigenze e trasferirle nel progetto generale. Questa è vera condivisione se dico ai cittadini di decidere al posto mio, non sto facendo il mio lavoro. E’ compito della politica. Su chi ha fatto il riferimento alla mia attività nell’Associazione Micologica: io sono Augusto Michelotti e la penso sempre come 20 anni fa.

Davide Forcellini, Rete
L’abuso edilizio non è solo l’ecomostro, è anche la ‘pratichinap che i governi swl passato non hanno mai negato a nessuno. Condivisione massima sui cittadini deve essere basata su regole uguali per tutti, no a deregulation che ha giovato agli squali della speculazione. Cosa mettere in atto? Riqualificazione estetica dei centri storici? D’altro lato la priorità è anche la messa in sicurezza e la protezione sismica dell’esistente. Come Rete siamo pronti a confrontarci per un Prg moderno e soprattutto equo, per noi questa è la priorità.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Ho sentito un dibattito molto teorico. Vi pare normale fare un dibattito sul Prg e non fare un Odg del governo? Su cosa ci basiamo, su quello che ha scritto lo studio Boeri? Io credo ci siano sammarinesi che possono fare il Prg lo stesso. Non crediamo nella struttura pubblica e ci affidiamo a studi esterni, a consulenti? Va bene, ma al termine di un dibattito politico, gli indirizzi del governo bisognerà pure trovarlo. Non si capisce, se dovremo prendere la summa di quanto scritto è tutto bello, ma non si prendono decisioni, mi pare assurdo.

Stefano Canti, Pdcs
Il segretario di Stato ha fato bene a riprendere in mano l’incarico dato nella passata legislatura, perché se vogliamo raggiungere l’obiettivo di dare al paese un nuovo strumento territoriale questo è il modo. Si porta avanti con un progettista un ragionamento insieme. Nella precedente legislatura nessun indirizzo politico è stato dato allo studio, in questa pure, ma un primo dibattito è stato fatto e sono scaturite delle prime linee guida da approfondire e recepire nel Prg, quindi un approfondimento sugli spunti al gruppo di lavoro incaricato va dato. Credo questo dibattito debba concludersi con indirizzi e linee guida per il gruppo di lavoro. Se vogliamo raggiungere condivisione su un nuovo Prg dobbiamo raggiungere un Odg condiviso. Su normativa edilizia, Segretario, è vero ci sono più norme, crediamo il Testo unico vada preso in considerazione nell’ambito del nuovo Prg e siamo nell’idea di chiedere un suggerimento a Boeri a riguardo.

Alessandro Mancini, Ps
Prendo atto di una chiusura di un dibattito importante che non sia giusta politicamente. Mi sono prima soffermato sulla mancanza della terza parte del riferimento del segretario, di mission, di impulso e linee di indirizzo da dare per il Prg. Mi aspettavo dall’ultimo intervento del capogruppo Morganti la presentazione di un dispositivo. Condivido in pieno l’intervento di Zeppa. Confermo la contrarietà all’accelerazione al Testo unico.

Massimo Andrea Ugolini, Pdcs
Mi sarei aspettato qualche linea di indirizzo politico in più per capire su quali settori intendiamo spingere, ho sentito diversi consiglieri sulla necessità di potenziare infrastrutture turistiche, per esempio. L’architetto Boeri è persona di altissimo livello e non metto in discussione questo percorso, ma mi piacerebbe capire quali sono le linee di indirizzo e le aree su cui investire in futuro, il centro storico, ma da valorizzare sono anche varie realtà locali, penso a centro di Montegiardino per esempio.

Teodoro Lonfernini, Pdcs
Mi pare di capire che ancora non ci siano linee particolari di indirizzo da dare. Allora chiediamo noi che impulso vuole dare il segretario al futuro del Paese. Non attenda due, tre anni, ce ne vorranno tali per il Prg, se vogliamo partire subito con la cultura del bello, faccia un lavoro parallelo, metta in campo minipolitiche che può fare con gli uffici dell sua segreteria nel riportare quel concetto di ordine che abbiamo dimenticato. Incominci a guardare in centro storico cosa c’è che non va e che si può cambiare domani mattina, un piano di riordino delle antenne, guardi sotto le sue finestre. Vada a vedere a Fonte dell’Ovo i contenitori di rifiuti pieni di chi svolge attività per lo Stato.

Alessandro Cardelli, Pdcs
Questo Prg è carente di una vera visione del Paese, da un lato è un Prg che non interviene su linee di sviluppo del Paese. Il segretario dice che è prematuro oggi parlare di infrastrutture, per noi invece è prioritario, noi come Pdcs presenteremo un Odg che indica una serie di infrastrutture per ridare modernità al Paese. Rispondo a Margiotta che mi ha attaccato sul Comitato Prima casa: è vero che dobbiamo riqualificare, ma anche dare risposta a chi chiede nuove case in base a requisiti e al rispetto di parametri imprescindibili. Il rilancio del mercato immobiliare sammarinese è fermo da anni. Sul Testo unico: non è necessario portarlo oggi, porta con sé tanti problemi, gli stessi professionisti chiedono di rallentare.

Iro Belluzzi, Psd
Dopo questo dibattito, che è stato interessante, occorrerebbe avere una linea politica sulle scelte da fare per il territorio, altrimenti il dibattito si conclude come una bella favola, senza che si concretizzi nulla.

Jader Tosi,C10
Ieri sera abbiamo potuto dibattere proprio sulle linee di indirizzo che daranno corpo al Prg. Le linee di indirizzo esistono, l’indirizzo politico di quello che vuole questo governo e questa maggioranza. Le regole dovranno essere decise prima con il Testo unico, non è possibile fare come dice Cardelli, è come scrivere un codice della strada senza aver posto limiti di velocità.

Marianna Bucci, Rete
Da lei Segretario ho sentito la logica del falso dilemma, per convincere chi ascolta della bontà del suo ragionamento. Le possibilità per il Prg erano più di due, non solo interrompere il rapporto con Boeri e non proseguire. Le possibilità sono sempre più di due. Poi dice che se fosse arrivato qui con delle linee l’avrebbero accusato di non aver fatto il confronto. Ma anche qui le possibilità non sono solo due. Non ci si può accontentare di una serie di appunti che restano tali. Meglio un dibattito che si conclude magari con un Odg congiunto di indirizzo politico tra cui indicare magari priorità comune. Ci sono vie di mezzo virtuose tra prendere decisioni unilateralmente o meno. A Morganti, come fa a dire che questa relazione è perfetta? Certo dalla storia si impara, anche da quella recente non si può non rilevare incongruenza tra parole e fatti, in riferifemto al polo del lusso, per esempio.

Dalibor Riccardi, Psd
Anche secondo me questo Prg mostra carenza di indirizzi politici e carenza di visione economica che si vuole avere nel redigere questo progetto.

Gian Carlo Venturini, Pdcs
La relazione del segretario non ha dato quell’impulso ed elementi precisi per avviare il Prg, per questo come Pdcs presentiamo un Odg cui do lettura.

“Il Consiglio Grande e Generale considerato che dal varo del vigente P.R.G., approvato con Legge 29 gennaio 1992 n.7, si sono fortemente modificate le condizioni economiche, le necessità infrastrutturali e abitative, nonché le sensibilità ambientali della società sammarinese e che con sempre maggiore frequenza si è evidenziata la necessità di apportare modifiche al Piano Regolatore Generale per dare tempestive risposte alle necessità di sviluppo economico e delle infrastrutture pubbliche; definire gli assetti territoriali e l’organizzazione del paese significa decidere il futuro della collettività con effetti durevoli nel tempo, divenendo uno degli impegni e responsabilità più alte che la politica possa assumersi; una corretta pianificazione territoriale e gestione del patrimonio edilizio esistente può determinare anche una positiva ricaduta sulla crescita economica del Paese, se è capace di coniugare l’esigenza di sviluppo economico con quella di salvaguardia e tutela del territorio e degli aspetti culturali ed identitari che devono essere rafforzati;è oggigiorno fondamentale la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali relativi a tematiche tanto complesse;
tenuto conto della propria precedente delibera n.43 assunta nella seduta del 1 marzo 2012 con cui veniva approvata l’Istanza d’Arengo presentata da cittadini sammarinesi in data 2 ottobre 2011, affinché fosse predisposto un nuovo Piano Regolatore Generale che tenesse conto delle reali necessità abitative delle famiglie sammarinesi; del precedente Ordine del Giorno, approvato nella seduta del 24 luglio 2015, con cui si riteneva prioritario garantire risposte su:

    • l’ammodernamento del sistema mobilità

    • l’implementazione delle strutture tecnologiche e di servizio

    • il potenziamento dei vincoli ambientali e paesaggistici sulle aree di pregio

    • il recupero del patrimonio edilizio esistente

    • la riorganizzazione delle aree industriali e commerciali e la riqualificazione e potenziamento delle aree verdi

    • la tutela del diritto alla casa;

dell’incarico affidato all’arch. Boeri di cui alla delibere di Congresso di Stato n.10 del 10/05/2016 con cui si istituisce il Gruppo di Lavoro avente il compito di coadiuvare lo studio Boeri medesimo, come modificato nella composizione con delibera di Congresso di Stato n. 43 del 20/03/2017;

della presentazione dello stato dell’arte, nonché dell’individuazione da parte dei tecnici incaricati dei principali elementi di criticità, nonché dei punti di forza su cui lavorare;

dell’ampio dibattito consiliare svoltosi nella giornata odierna, con relativi positivi contributi e spunti di direttive da fornire al progettista;

impegna il Congresso di Stato

a) ad integrare il Gruppo di lavoro incaricato con delibera del Congresso di Stato n. 40 del 10 Maggio 2016 e successiva integrazione con delibera n.43 del 20 Marzo us, con l’inserimento di un tecnico nominato da ciascun gruppo politico rappresentato in Consiglio Grande e Generale con la finalità esclusiva di ascolto e di aggiornamento sullo stato d’avanzamento dei lavori;

b) a definire gli indirizzi verso cui il nuovo strumento di pianificazione, e di conseguenza lo sviluppo futuro del Paese, deve tendere (sviluppo turistico e relative infrastrutture; autosostentamento energetico; mobilità sostenibile; territorio BIO; salvaguardia, tutela e valorizzazione dell’identità culturale);

c) a definire, con il supporto del gruppo tecnico costituito, un documento, da proporre ai tecnici incaricati, contenente i principali obbiettivi individuati nel dibattito odierno e riassunti nel precedente punto b), oltre a tempistiche di attuazione degli obbiettivi; in particolare sul:

    • recupero di parte del tracciato ex ferrovia Rimini / San Marino (tratto da San Marino Città / Borgo Maggiore)

    • realizzazione Polo Museale e Museo Nazionale San Marino e Museo Filatelico

    • riqualificazione Cava Antica e Cava degli Umbri

    • trasferimento della Scuola Secondaria Superiore e realizzazione della Business school

    • implementazione del Polo Congressuale

    • ammodernamento del sistema della mobilità (sicurezza superstrada, accessibilità differente, aerodromo)

    • strumenti innovativi volti alla riqualificazione urbanistica ed edilizia

    • strumenti innovativi di housing sociale

    • sostentamento energetico

d) a definire un calendario degli incontri con le differenti realtà, categorie e popolazione;

e) ad incontrare mensilmente una delegazione dei gruppi consiliari al fine di tenerli costantemente informati sugli sviluppi dei lavori e sullo stato d’avanzamento degli stessi;

f) a relazionare in Consiglio Grande e Generale entro il mese di ottobre sullo stato di avanzamento delle proposte alla luce degli incontri con la popolazione, con le Giunte di Castello nonché sullo stato di avanzamento dei lavori portati avanti in sinergia con il gruppo tecnico predisposto;

g) a effettuare una riflessione congiuntamente all’arch. Boeri sulla predisposizione del nuovo Testo Unico Edilizio al fine di racchiudere la normativa Urbanistica, Edilizia, Antisismica, Energetica, Ambientale, di tutela dei beni storici-architettonici e paesaggistici e tutto quanto concernente il settore, valutando anche una eventuale diversa conformazione dell’assetto amministrativo, delle commissioni, delle unità organizzative, delle autorità preposte a rilasciare pareri e/o autorizzazioni, il tutto in un’ottica di semplificazione e snellezza, coniugando il tutto con una sempre più crescente partecipazione dei cittadini ai procedimenti di pianificazione e con una sempre più importante trasparenza degli attivi amministrativi”.

Gian Carlo Capicchioni, Psd
E’ stato fatto un dibattito interessante su un argomento molto importante e mi aspettato da parte di governo, Segreteria e maggioranza, alla luce dei tanti spunti emersi, delle proposte che potevano scaturire in un Odg che magari noi stessi potevamo condividere. Rimango un po’ sconcertato che alla fine di un dibattito come questo ci fermiamo qui? Cosa diciamo alla popolazione su questo tema?

Roberto Ciavatta, Rete
Ho apprezzato nella relazione del Segretario il richiamo ai potentati che hanno abbruttito il paese. Ravviso che forse ha ravvisato la responsabilità su una persona specifica, ha indicato chi ha lavorato sul Prg del ’92, credo abbia perciò il dovere di presentare anche esposto alla magistratura, potrebbe trattarsi di amministrazione infedele. La relazione è una bella cornice, scontata condividerla, anche il Prg del ’92 aveva elementi condivisibili, purtroppo rimasti sulla carta oggi. Allora è indispensabile che la politica indichi quali sono le priorità. Studio Boeri è sicuramente rinomato, non è un male assoluto pagare bene i professionisti, ma questi lavorano su input politici e bisogna darglieli. E la progettazione va condivisa con la popolazione.

Giuseppe Maria Morganti, Ssd
I tre partiti di maggioranza intendono presentare un Odg molto breve: “Ascoltata l’esauriente relazione del segretario di Stato che analizza la storia degli strumenti di pianificazione territoriale ed evidenzia con precisione gli errori che hanno determinato le distorsioni presenti, sulla base di una visione generale del progetto e sulla generazione di un microcosmo della biodiversità (…) Il Cgg approva la relazione del segretario di Stato e in particolare le linee guida in essa sono contenute che rendono concreta la prospettiva attraverso i 9 pilastri, condivide gli indirizzi generali e la metodologia adottata che delinea un percorso complessivo equilibrato e aperto a ogni contributo; indica come ambiti particolarmente qualificanti i seguenti punti:

1 Complementarietà tra poli urbani e Castelli;

2 Potenziamento e sinergia degli ecosistemi ambientali;

3 Messa in sicurezza del territorio;

4 Valorizzazione del ciclo dell’alimentazione;

5 Autonomia energetica;

6 Mobilità sostenibile e accessibilità;

7 Turismo diversificato;

8 Università e ricerca come linfa vitale;

9 Industria 4.0.

Impegna

Il governo nell’implementare il percorso di progetto urbanistico in fase di elaborazione con la condivisione in ogni sua fase degli strumenti della partecipazione, della condivisione e della ricerca di contributi qualificati.

Federico Pedini Amati, Mdsi
Bene, è venuto fuori l’Odg della maggioranza. Mi piace idea di uno stato giardino, non ho dubbi che quello che sottoporrà Boeri sarà un ottimo lavoro. Segretario, tutto sommato la gestione del Prg nelle sue mani mi rassicura molto di più di chi è passato prima di lei nella gestione del territorio. Si è andati dall’allegato Zeta ai 30 mln di spesa spalmata in tre anni per destinare soldi in infrastrutture che sono invece finitivi a coprire la spesa corrente. E questo è stato fatto da chi oggi è con lei al governo. Il mio dubbio è quello di non sapere dove andiamo a reperire le risorse per rilanciare il Prg legato a infrastrutture dello Stato e le chiedo, come governo, dove pensate di reperire le risorse economiche per intraprendere quel tipo di infrastrutture che lo Studio Boeri in qualche modo proporrà?

Elena Tonnini, Rete
Ribadisco la totale assenza di indirizzi politici, valuteremo l’Odg depositato su pressione dell’Aula. Sul discorso di legare trasporti pubblici interni con quelli fuori confine: non è un punto nuovo. Tutto rimane un’enunciazione di bei principi ma dove si conoscono problemi non si va ad intervenire. Anche qui sta l’importanza del presentare indirizzi politici. La presentazione del Segretario è uno storico che non porta indirizzi politici. La mancanza di indirizzi dimostra la debolezza di questa Segreteria nell’affrontare problemi storici che bisognerebbe finalmente affrontare.

Augusto Michelotti, segretario di Stato replica
Ci sono state proposte serie e altre da evitare perché destabilizzano l’equilibrio della regola urbanistica. A Bucci: Non esistono solo due possibilità, forse dieci o forse 100, ma non avevo né tempo, né voglia di elencare le altre 98. Sulla reperibilità dei fondi per le infrastrutture: la realtà è quella che è, e bisognerà anche ricorrere a una collaborazione tra pubblico e privato. Dovremo darci da fare per mettere in moto l’economia a tutti i livelli. Slogan conclusivo: facciamolo insieme questo Prg, più saremo, più il progetto sarà migliore e più il risultato finale sarà per il Paese e le future generazioni, lavoriamo per loro. Grazie.

Roberto Giorgetti, Rf
Visto che ci sono due Odg, chiederemmo di avere un po’ di tempo per confrontarci e porli in votazione a fine sessione.

Stefano Canti, Pdcs
D’accordo a posticipare voto dell’Odg.

Federico Pedini Amati, Mdsi
Anche noi d’accordo su posticipare Odg prima della conclusione lavori.

Alessandro Mancini, Ps
Giusto definire bene come saranno finiti i lavori e ci deve essere tempo per le dichiarazioni di voto.

Comma 15. Progetto di legge “Modifiche alla legge 29 aprile 1997 n.44 . Ordinamento penitenziario (2a lettura)/approvato con 46 voti favorevoli, 2 contrari, 5 astenuti

Margherita Amici, Rf, relatore unico
Il presente Pdl è stato esaminato dalla Commissione consiliare permanente competente il 27 marzo scorso ed è stato approvto con 10 voti e 3 astenuti. Introduce una serie di modiche all’attuale Legge 29 aprile 1997n.44 “Ordinamento penitenziario” con l’obiettivo di riquaificare l’attuale sistema detentivo, in attesa dell’attivaizone di una nuova struttura penitenziaria. Si tratta di un provvedimento che intende fornire una serie di strumenti tesi ad attuare la funzione rieducativa della pena, la quale non può e non deve essere esclusivamente strumento di natura afflittiva, bensì deve tendere al recupero del reo, in un’ottica di reinserimento sociale (…). In particolare due sono le direttrici lungo le quali è stato incardinato il nuovo ordinamento penitenziario: l’introduzione del Gruppo di osservazione e trattamento e una più dettagliata disciplina del lavoro penitenziario, sia sottoforma di lavoro interno che esterno. Il Gruppo di osservazione e trattamento viene introdottoo con il fine di dare maggiore concretezza, in termini di operatività, a quanto già previsto dal precedente art. 10 “Individualizzazione del Trattamento” e consente maggior coordinamento tra la struttura carceraria e il Servizio socio sanitario. Una prima funzione del Gruppo è proporre un programma personalizzato per ciascun detenuto, al fine di realizzare un percorso rieducativo proficuo. Passando alla seconda direttrice del progetto va specificato che, sebbene il lavoro penitenziario fosse già previsto, tuttavia fino ad oggi è rimasto lettera morta, dal momento che la stessa disposizione demandava la disciplona delle modalità dello stesso a un apposito regolamento. Da un lavor dunque il lavoro interno è stato riqualificato, il lavoro esterno invece, prima non previsto, è stato introdotto ex novo.

Nicola Renzi, segretario di Stato con delega alla Giustizia.
Questo Pdl non è una soluzione complessiva alla modalità di espletamento della pena ma è un importante passo in avanti che non va slegato da un altro percorso che stiamo svolgendo, relativo all’edificazione ex novo di una nuova struttura carceraria di cui si parla da tempo e che ora si sta cercando di portare a compimento. Non è quindi un Pld esaustivo, molte cose sono impedite dalla logistica, ma è un passo avanti importante per la novità di rieducazione e reinserimento del detenuto nel momento in cui avrà scontato la pena. Viene ridefinito il lavoro interno e introdotto ex novo quello esterno. Importante poi il grado di condivisione che su questo Pdl che siamo riusciti ad ottenere in Commissione. Prossimo passo sarà la revisione del regolamento vigente.

Marina Lazzarini, Ssd
Il carcere di San Marino in passato raramente ha visto più di un ospite, ma la situazione è cambiata, il numero dei detenuti è cresciuto e l’edificio è diventato più stretto. L’Ecri aveva indicato un nuovo carcere come priorità, è stato indictao il luogo in via delle Carrare, il progettista, ma non ancora niente è completato. L’adeguamento agli standard internazionali non sarà possibile fino a nuovo edificio, ma non vogliamo restare fermi nel frattempo. Una soluzione poteva essere inviare i nostri detenuti in strutture esterne, ma importante che chi deve scontare le pene lo faccia a San Marino.

Mariella Mularoni, Pdcs
E’ un intervento sostenuto anche in Commissione perché consente ai detenuti di lavorare fuori e dentro il carcere. È un passo in avnti di civiltà fatto anche per rispettare le richieste di organismi internazionali. Sarà comunque necessario accompagnare l’intervento con la revisione della sttuttura carceraria e una riforma più complessiva dell’ordinamento carcerario. In Commissione la nostra forza ha proposto diversi emendamenti approvati, il lavori ha consentito ampia condivisione e un relatore unico. Valutiamo positivamente il Pdl.

Davide Forcellini, Rete
I nostri emendamenti presentati in Commissione sono stati respinti. Tra le altre cose, noi chiedevamo un aggiornamento su base annua del regolamento che riteniamo invece necessario. Così come noi richiesto di inserire nel gruppo di trattamento non solo lo psicologo, ma anche lo psichiatra.

Marika Montemaggi, C10
Con questo nuovo gruppo di lavoro si supera la vecchia legge, inoltre è un lavoro pensato per far acquisire al detenuto capacità da proporre all’esterno, basate su proprie attitudini, quindi un lavoro dentro ma anche fuori dal carcere, con l’introduzione del lavoro esterno, possibile per quei detenuti che sulla base delle valutazioni del gruppo saranno considerati idonei al lavoro, che potrà essere retribuito e potrà portare ad un personale sostentamento. Dobbiamo comunque partire dall’assunto di dotarci di un carcere che possa permettere di vivere dignitosamente.

Fabrizio Perotto, Rf
Il Pdl va nella direzione del reinserimento sociale e morale del detenuto. In passato il carcere era inteso come percorso punitivo che portava all’isolamento sociale del detenuto. Il rischio che un trattamento non dignitoso e l’isolamento possano peggiorare la condizione emotiva e sociale del detenuto sono molto forti, mentre la possibilità di compiere attività lavorativa dentro e fuori il carcere può essere il miglior viatico per il reinserimento del detenuto nella società.

Teodoro Lonfernini, Pdcs
D’accordo che compiamo un piccolo passo per l’ammodernamento di un sistema che però ha bisogno di fare tanti passi, ci attiviamo infatti in ritardo. Oggi ci troviamo a dover correre per migliorare condizioni di chi vive la situazione detentiva solo perché c’è maggiore frequentazione della struttura carceraria. Ben venga comunque questa attività. Ma non miglioriamo condizione dei detenuti se non andiamo in modo più spedito verso il miglioramento della struttura carceraria. Invito tutti a darci una mossa. Su emendamenti di Rete do atto a Forcellini che loro proposte erano valide. Io ero d’accordo anche sulla figura dello psichiatra.

Federico Pedini Amati, Mdsi
Il nostro carcere è utilizzato solo negli ultimi anni, tolto chi veniva preso in flagranza di reato. E’ un fatto. Quando si parla di certezza di diritto, ci sono gradi di pena che sono dati e paradossalmente questo Paese ancora oggi nel proprio ordinamento dà un grado di pena maggiore a chi commette atti delinquenziali, per esempio di furto, nella Pa, rispetto ai politici. Invece il politico che compia un atto delinquenziale dovrebbe avere un grado di pena superiore. La struttura carceraria attuale non garantisce attività di recupero dei detenuti. Le celle sono vere e propri loculi. Mi auguro questo Pdl possa essere rivisto che si giunga presto a una nuova struttura carceraria.

Robert Joseph Carlini, Ssd
Finalmente è possibile il lavoro esterno nel carcere a San Marino. Sul discorso dell’accompagnamento all’esterno del detenuto, se avessimo previsto l’accompagnamento ci hanno detto che sarebbe di difficile esecuzione per le forze dell’ordine. Poi introduciamo un nuovo articolo che prevede che il personale penitenziario sia tenuto ad aggiornare le proprie competenze professionali. Non è un intervento decisivo, abbiamo una struttura che inizia ad essere in difficoltà, ci sarà poi un nuovo regolamento. Ringrazio che si mette mano a una situazione prevista ma che non riesce ad essere applicata, si spera in tempi brevi si arrivi a un nuovo ordinamento e a un nuovo carcere.

Gian Carlo Capicchioni, Psd
Assieme a questo progetto di legge, che sosterremo, deve partire nel più breve tempo possibile l’iter per una nuova struttura carceraria. Qualcuno ha accennato all’aspetto della certezza della pena, concordo quanto detto da Pedini. È passato il tempo in cui non si finiva in carcere e la politica in questo caso ha tutte le sue colpe, ma negli ultimi tempi la rotta è stata interrotta, siamo passati forse da niente a troppo. Oggi l’auspicio è che i lavori della nuova struttura in cui si possono realizzare quelle azioni di recupero nei confronti di queste persone sia realizzata nel più breve tempo possibile.

Alessandro Mancini, Ps
In commissione abbiamo valutato positivo questo Pdl che ci permette di omologare le nostre leggi a organismi internazionali ma siamo consapevoli dei limiti della struttura carceraria, serve una più moderna e adatta alla nuova fase. E il dibattito di oggi lo conferma. Sul dare la possibilità di lavorare dobbiamo essere consapevoli che ci sono una serie di reati legati ad offesa della persona e che ci potrebbero essere soggetti socialmente pericolosi e non adatti ad uscire dal carcere, bisognerà tenerne conto. Confermo comunque la posizione in Commissione del Ps che darà seguito al Pld in modo positivo.

Matteo Ciacci, C10
Questo Pdl è un passo in avanti doveroso, si danno attuazione a principi importanti su cui si basa il diritto moderno, oggi ribadiamo che la pena ha come scopo la rieducazione del reo e non è punitiva. Vorrei chiarire che il lavoro esterno non sarà per detenuti ritenuti pericolosi. Urgente poi la risoluzione per una nuova struttura carceraria.

Grazia Zafferani, Rete
La struttura del carcere deve dar condizioni per la riabilitazione dei detenuti e sappiamo nostro carcere è in una struttura del ‘500 e non adeguata. Di qui l’importanza a procedere a una nuova struttura. Sul nostro emendamento per la richiesta di uno psichiatra, si dirà che è già previsto. Ma ad oggi è necessario richiederlo all’Iss e questo fa perdere tempo perché ci vogliono settimane, averlo già in carcere unirebbe il recupero e la cura. Questo pdl seppure abbia buone intenzioni, finché non ci sarà un nuovo carcere sarà difficile eseguirlo.

Margherita Amici, Rf, replica
Per la scelta di non introdurre obbligatoriamente uno psichiatra nell’equipe che va a formare il gruppo di trattamento , la scelta non è peregrina. Si andrebbe infatti a creare una presunzione gravissima che il detenuto sia un malato mentale. Scusate se lo dico ma mi sembra un approccio superficiale dire che solo una struttura carceraria più grande può garantire un percorso di recupero.

Gian Carlo Venturini Pdcs
Per noi è un intervento necessario e sosterremo il Pdl che va a migliorare l’attuale sistema detentivo. In fase di dibattito abbiamo presentato una serie di emendamenti che hanno contribuito a migliorare il provvedimento, come quello sulla formazione del personale del carcere. Tuttavia il progetto non deve considerarsi conclusivo, altri interventi sono necessari ad adeguare il nostro ordinamento carcerario ai parametri richiesti dagli organismi internazionali.

Enrico Carattoni, Ssd
In tempi celeri siamo riusciti a portare questo Pdl alla sua approvazione, va fatto un plauso anche a tutte le componenti consigliari. Non è la fase conclusiva di un percorso ma un primo tassello che vuole dare una certezza e far sì che la pena abbia effettivamente uno scopo educativo e possa contribuire al reinserimento sociale. Questo provvedimento serve, a prescindere dalla struttura carceraria. Non è questione che dobbiamo portare fuori i nostri detenuti perché la nostra struttura non è adeguata, noi cerchiamo di reinserire una persona all’interno del tessuto sociale.

Dichiarazioni di voto
Alessandro Cardelli, Pdcs
Nostro gruppo favorevole alla proposta di legge. Su temi di questo tipo non ci devono essere divisioni.Unico rammarico che abbiamo e che ci saremmo aspettati un testo più ampio sull’ordinamento carcerario, come quello presentato nella precedente legislatura e da cui è stato estratto questo provvedimento.

Alessandro Mancini, Ps
Il Ps voterà favorevolmente.

Dalibor Riccardi, Psd
Anche il mio partito sosterrà questo provvedimento.

Margherita Amici, Rf
La maggioranza accoglie favorevolmente il Pdl.

Davide Forcellini, Rete
Questo Pdl comporta comunque un miglioramento delle condizioni attuali, è stato portato in tempi celeri dal governo al confronto che, anche se non del tutto costruttivo, c’è stato in Commissione. Non voteremo contrariamente al Pdl

– Votazione degli ordini del giorno —

1) Ordine del Giorno presentato dai Gruppi Consiliari di maggioranza per dare mandato al Governo di proporre la collaborazione della Repubblica di San Marino quale sede neutrale per favorire incontri e dialoghi di pace/approvato unanimità

2) Ordine del Giorno presentato da tutti i Gruppi Consiliari per l’istituzione della “Giornata Nazionale della Disabilità intellettiva e/o relazionale” da celebrarsi il 2 dicembre di ogni anno/ approvato unanimità

Dichiarazioni di voto

Roberto Ciavatta, Rete
Rete voterà favorevolmente i due Odg.
Gian Carlo Capicchioni, Psd
Anche il Psd voterà favorevolmente ai due Odg
Luca Santolini,C10
Anche C10 voterà favorevolmente i due Odg.
Pasquale Valentini, Pdcs
Anche la Dc è favorevole a entrambi, un’osservazione però sull’Odg della politica estera, spesso abbiamo l’abitudine di fare Odg molto generici che non tengono conto delle prese di posizioni già assunte dalla Segreteria di Stato.
Giovanna Cecchetti, Ps
Anche noi voteremo favorevolmente i due Odg.
Giuseppe Maria Morganti, Ssd
Anche il nostro gruppo e la maggioranza favorevoli ai due Odg.
Roberto Giorgetti, Rf
Noi a favore degli Odg

— Odg presentati al comma 14 sul Prg, entrambi votati con voto palese—

1) Odg presentato dalla Maggioranza approvato

2) Odg presentato da Pdcs respinto.

Dichiarazione di voto

Stefano Canti, Pdcs
Purtroppo non c’è stata condivisione con la maggioranza. Questo Odg va a chiusura del dibattito. In un incontro avuto con lo staff di Boeri, l’architetto è rimasto aperto alle proposte della politica, noi nel nostro Odg abbiamo cercato di racchiudere eventuali spunti messi a sua disposizione, consideriamo l’esigenza emersa dai cittadini di garantire loro la costruzione della propria abitazione, non chiediamo questa considerazione sia attuata in toto, ma siccome è una richiesta pervenuta dalla cittadinanza, chiediamo possa essere messa all’analisi dell’architetto per capire se l’esigenza può essere accolta oppure no. Se la politica non dà input, diamo carta bianca al professionista e prendiamo in toto il suo progetto. Sostanzialmente abbiamo messo anche l’elenco nell’odg di una serie di opere da realizzare, per effettuare successive valutazioni. Altro punto fondamentale del nostro Odg è prevedere che entro ottobre il Consiglio possa essere nuovamente aggiornato dal progettista sul gruppo tecnico, e se possiamo integrarlo con rappresentanti che possano informare la politica.

Elena Tonnini, Rete
Per noi importante che il progetto sia partecipato con cittadinanza e questo non lo vediamo in nessuno dei due Odg. Poi vediamo un elenco opere in Odg del Pdcs, indicati nella precedente legislatura, su alcune samo d’accordo, su altre, come il polo museale, siamo contrari. Poi in Odg della maggioranza non abbiamo linee di indirizzo ma l’elenco dei punti indicati da Boeri, fatti passare sotto forma di indirizzo politico ma non è così. La condivisione non è qualcosa che si improvvisa. Voteremo contrari a questi Odg.

Dalibor Riccardi, Psd
Il mio partito si asterrà nei confronti dei due Odg. C’è rammarico sul fatto che l’Odg della maggioranza è pervenuto grazie al sollecito forte fatto da parte opposizione, quando era un atto doveroso. Mi dispiace che in Aula non sia presente al momento il Segretario competente, atto doveroso anche rimanere in Aula.
Sull’Odg della maggioranza hanno scritto solo un elenco di spunti dell’architetto Boeri, riconosciamo le sue competenze, ma all’interno dell’Odg non sono presenti spunti politici. Non ci sentiamo quindi di andarlo a votare né contro né a favore. Idem per l’Odg del Pdcs, anche qui deciso di astenerci perché condividiamo in parte quanto scritto, ma non tutto.

Matteo Fiorini, Rf
Crediamo il nostro Odg non vada sminuito e inquadrato come atto debole o troppo generale, ma è conseguente a un metodo di lavoro, abbiamo scelto un’alta professionalità per fare il Prg, Boeri ha conosciuto la nostra realtà in una prima fase, da lì ha iniziato a lavorare su un’idea creativa di progettazione spiegata in questa Aula con 9 pilastri che sono stati circostanziati. Rispettiamo l’Odg della Dc, ma difendiamo il nostro approccio. Nel momento in cui ci si avvale di professionalità come Boeri, che sta zoomando sempre più l’obiettivo, non crediamo sia questa fase per presentagli in modo vincolante linee politiche che, come ha detto Canti, sono un un elenco di opere, non linee politiche. L’elenco, frutto di lavoro dell’Aula degli anni passato, andrà analizzato dallo studio Boeri e dovremo decidere se e come applicare quelle idee, ma non in questa fase. Uno sguardo esterno può dare valore aggiunto e credo sia inopportuno condizionare o porre dei vincoli a un’idea progettuale. Nel momento in cui il cerchio si stringerà, non abbiate paura, avremo tempo e modo di discutere le opere. E’ solo una visione diversa del metodo di procedere.

Alessandro Mancini, Ps
Non è il problema di dare o non dare fiducia allo studio Boeri. Perchè poi magari il progetto va a vanti e poi ci troviamo che non sia compatibile alla nostra realtà e ci ritroviamo a ridiscuterne ancora in Aula. Quindi diciamo solo che, visto che il territorio è di tutti, e non solo del governo, ecco perché approvo parte Odg del Pdcs che chiede un tavolo con i rappresentanti consiliari. Grave che l’Odg da maggioranza non fosse previsto e che sia stato fatto velocemente, con un copia&incolla dalla relazione del Segretario. Era l’occasione per dare risposte invece la maggioranza preferisce dare una delega in bianco che può avere termini più dilatori. Per questo non ce la sentiamo di votare favorevolmente l’Odg maggioranza. Credo che l’Odg del Pdcs abbia passaggi interessanti e ha impegni che vanno presi, mettere in condizione l’arco parlamentare di poter lavorare e il Testo unico, per noi deve essere presentato insieme a Prg. Il Pdcs cerca di andare incontro al governo e chiede di aprire un confronto sul testo unico. Per queste ragione il Ps voterà contro l’Odg della maggioranza e a favore di quello del Pdcs.

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