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Rifiuti, imprese e artigiani: “Ridurre tariffe, insostenibili”

GENOVA - Ridurre i costi della tariffa dei

Pubblicato:21-03-2016 15:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:25

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Raccolta differenziata rifiutiGENOVA – Ridurre i costi della tariffa dei rifiuti a carico degli esercenti e degli artigiani “alla luce della preoccupante situazione in cui versa la gestione del ciclo dei rifiuti a Genova e provincia, e tenuto conto dell’ormai insostenibile costo delle utenze che gravano sulle attività economiche“. Lo chiede a gran voce il Tavolo della piccola e media impresa genovese composto da Ascom-Confcommercio, Cna, Coldiretti, Confartigianato e Confesercenti. Le categorie si ritengono “ingiustamente penalizzate” da un’incidenza delle tariffe a loro applicate che è “decisamente superiore all’effettiva produzione di rifiuti urbani o assimilati ed ha costi semplicemente insostenibili”.

Il tavolo accusa “un aumento degli importi addirittura vertiginoso con il passaggio dalla vecchia Tia alla Tares e poi alla Tari tra il 2013 e il 2014 che, per alcune tipologie di utenza non domestica, ha raggiunto anche picchi del 100% in più in bolletta“. Secondo la presidente di Confesercenti Liguria, Patrizia De Luise, “Genova ha la Tari più alta d’Italia e non è più possibile scaricare il costo del servizio su imprese e cittadini. La situazione di Amiu è delicatissima, la Regione sostenga i Comuni virtuosi elevando dall’attuale 1 ad almeno 10 milioni il fondo per la differenziata e ci si attivi per un bacino unico dei servizi che riduca gli sprechi sfruttando le economie di scala, in modo da alleviare i costi sostenuti dai commercianti”.

di Simone D’Ambrosio, giornalista


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