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Palermo, legato e pestato in strada il dirigente di Forza nuova. Controlli in corso su antagonisti

In serata è arrivata un rivendicazione antifascista. Fiore: "Sabato a Palermo"

Pubblicato:21-02-2018 06:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30

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ROMA – Legato mani e piedi, preso a calci e pestato violentemente, infine abbandonato sanguinante in strada. E’ successo ieri sera a Palermo al dirigente provinciale di Forza nuova, Massimiliano Ursino.

Nella notte, a Palermo, sono subito scattati controlli sul mondo antagonista da parte della Digos. In particolare, la Polizia bussato alla porta dello studentato occupato Malarazza di via Cavour. Alcuni giovani sarebbero stati denunciati per occupazione abusiva.

L’aggressione a Ursino, che è stata portata a termine da diverse persone con il volto coperto che lo avrebbero accerchiato (filmando anche la scena), è avvenuta intorno alle 19 in via Dante, ancora trafficata a quell’ora. Ursino, gestore di un laboratorio di tatuaggi in via Marconi, è stato soccorso e portato all’ospedale dal 118 con una ferita alla testa.


A diversi media, nella serata di ieri, è arrivata una rivendicazione anonima in cui si legge: “Chi afferma che esista una “minaccia fascista”, a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. Sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo”.

A Palermo era in corso una polemica in vista del comizio del leader di Forza nuova Roberto Fiore in programma per sabato: il Forum antirazzista aveva inviato una lettera a Questore e Prefetto per chiedere di vietarlo e proprio ieri Ursino aveva risposto con un comunicato.

Dal profilo Facebook di Forza nuova, Roberto Fiore commenta così l’accaduto: “Dopo una campagna d’odio seminata dal Gruppo Espresso e seguita da tutta la sinistra inclusa Liberi e Uguali, si scatena l’odio comunista contro Forza Nuova: a Palermo un dirigente Forzanovista è stato colpito sul posto di lavoro, per poi essere legato e vigliaccamente massacrato di botte in dieci contro uno“.

“Invito tutti i militanti di Forza Nuova e tutti gli alleati di Italia agli italiani alla mobilitazione piena – prosegue Fiore- per evitare che la violenza comunista unita ai poteri forti soffochi la nostra voce. Siamo tutti con Massimo Ursino e questo sabato sarò a Palermo“.

Nel 2006 Ursino venne arrestato per aver rapinato e picchiato due bengalesi: per questo episodio è stato condannato in primo grado a due anni e mezzo.

(Immagini tratte da Facebook)


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