NEWS:

Roma, convegno con Aipe sui piani affissioni del Comune

ROMA - Si è svolto oggi, martedì 21

Pubblicato:21-02-2017 16:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:56

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp


ROMA – Si è svolto oggi, martedì 21 febbraio, alle ore 10, presso l’associazione Civita, in piazza Venezia 11, il convegno ‘Roma. La comunicazione esterna: quale futuro?‘ promosso da Clear channel Italia, media company leader nel settore della comunicazione esterna, e dall’Associazione imprese pubblicità esterna (Aipe) che riunisce quindici tra le maggiori aziende di affissioni di Roma.

L’incontro intende proporre all’Amministrazione comunale uno strumento scientifico per individuare le coerenze/incoerenze presenti nel Prip e nei Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari al fine di proporre nelle fasi amministrative successive una documentazione che possa portare l’impiantistica pubblicitaria della Capitale agli standard di una città moderna e internazionale. Cosa che sicuramente non è ora.


Nel corso del convegno verrà presentato lo studio di valutazione tecnico-scientifica dell’università La Sapienza sul Prip e sui Pialmip adottati da Roma Capitale. Secondo lo studio elaborato dal dipartimento Pianificazione design tecnologia dell’architettura (Pdta) della Sapienza, questi piani di localizzazione degli impianti pubblicitari – se approvati dall’attuale Giunta comunale così come redatti e pervenuti da AequaRoma – renderanno difficile raggiungere gli obiettivi di pubblico interesse per cui erano stati commissionati: il riordino della pubblicità esterna nel rispetto dell’ambiente e del patrimonio storico-artistico cittadino e il significativo incremento delle entrate tributarie per Roma Capitale.

Le affissioni sono il mezzo di comunicazione più antico e diffuso nel mondo. Già in epoca romana fogli di papiro incollati ai muri venivano usati per annunciare spettacoli, gare sportive e vendite di schiavi o per invitare a votare per un certo candidato alle elezioni. Oggi, le affissioni sono l’unico mezzo di comunicazione che, generando introiti per le casse comunali, influenza direttamente le politiche di bilancio e di investimento dei Comuni; per tale ragione le procedure pubbliche di assegnazione delle concessioni degli impianti pubblicitari devono essere il più possibile trasparenti per garantire una pluralità di operatori ed evitare monopoli o posizioni dominanti di mercato che limitano l’accesso degli utenti a questo mezzo di comunicazione e compromettono la libertà di espressione.

Per Daniela Aga Rossi, presidente dell’Aipe, “le valutazioni dell’università La Sapienza sul Prip e sul Pialmip sono utili per riallacciare il dialogo con l’Amministrazione comunale su un tema così sentito e importante per Roma, in quanto rappresentano un’analisi scientifica e oggettiva che eviterà di dare, a chi non vuole cambiare nulla, il pretesto per facili ricorsi amministrativi”.

Gli organizzatori del convegno, consapevoli della responsabilità sociale per l’impatto della pubblicità esterna sul decoro della città e sulle entrate comunali, chiedono all’Amministrazione cittadina di affrontare un percorso condiviso e trasparente che porti alla modifica dei Piani di localizzazione degli impianti pubblicitari elaborati da AequaRoma che, così come ampiamente dimostrato dallo studio di valutazione dell’università La Sapienza, compromettono l’immagine della capitale d’Italia e favoriscono interessi particolari.



“L’esigenza è nata perché come imprenditori e come associazione di categoria a livello empirico avevamo visto delle criticità nei piani. Però avevamo paura di essere di parte, per cui abbiamo affidato a degli esperti uno strumento che potesse essere a disposizione della città. Purtroppo gli esperti hanno confermato quelle che erano le criticità che noi abbiamo riscontrato, ma noi in questa fase siamo propositivi perché vogliamo dare lo strumento all’amministrazione per poter avere una pianificazione efficiente”. Così Daniela Aga Rossi a margine della presentazione dello studio di valutazione del Piano regolatore degli impianti pubblicitari (Prip) e dei Piani di localizzazione dei mezzi e degli impianti pubblicitari (Pialmip) del Comune di Roma realizzato dall’università La Sapienza, presentato presso la sala Gianfranco Imperatori, sede dell’associazione Civita.

Presenti alla conferenza anche Bruno Amoroso, magistrato amministrativo, Carlo Valorani, docente di Pianificazione territoriale e paesaggio del dipartimento Pdta, Pianificazione design tecnologia dell’architettura della Sapienza.

“Fondamentalmente- ha continuato- ci sono delle incongruenze negli ambiti di tutela: ad esempio sono stati posizionati degli impianti dove gli impianti non possono essere. Però ci sono anche delle criticità sul posizionamento, per cui molti sono stati spostati dalle assi principali alle zone residenziali, per cui da una parte la cittadinanza potrebbe vedere sorgere nuovi impianti e dall’altra però non avrebbero valore commerciale in quanto le zone residenziali non hanno una appetibilità per l’inserzionista. Quindi ci vuole un ripensamento a livello progettuale, in modo tale che si tenga conto di quelle che sono le esigenze del tessuto urbano – e quindi progettazione di altezza e formati, anche con una riduzione – ma anche dell’effettiva commerciabilità degli impianti. Tutto questo però chiedendo alle aziende di investire in impianti belli, impianti tecnologici che portino finalmente la comunicazione esterna a Roma a livello delle altre città europee. Chiediamo una razionalizzazione e una revisione del Piano in modo tale che sia un reale strumento di pianificazione”.

“Megaschermi o anche schermi più piccoli digitali- ha concluso la presidente dell’Aipe, Daniela Aga Rossi- potrebbero essere distribuiti sul territorio: potrebbero avere uno spazio destinato alle informazioni sociali utili o turistiche, quindi potrebbe essere una risorsa sia per i cittadini che per coloro che vengono a visitare la nostra bellissima città”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it