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Roma, chiude il centro culturale ‘Le Mura’ a San Lorenzo: “Dal Comune linea repressiva”

ROMA - "È con enorme dispiacere che comunichiamo ai nostri amici e soci che tutte le attività dell'Associazione Culturale Byron

Pubblicato:21-01-2019 11:54
Ultimo aggiornamento:21-01-2019 11:54
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ROMA – “È con enorme dispiacere che comunichiamo ai nostri amici e soci che tutte le attività dell’Associazione Culturale Byron Bay sono temporaneamente sospese. Lo scorso venerdì la Polizia Locale ha notificato una disposizione di chiusura con cessazione immediata delle attività, obbligandoci ad interrompere la serata e ad abbassare le serrande”. Così, in un lungo post su Facebook, il centro culturale ‘Le Mura’ di San Lorenzo annuncia la sua chiusura.

“Le motivazioni addotte- si legge nel comunicato- ci sono note soltanto in parte: principalmente ci viene contestata la natura e la finalità culturale dell’Associazione. “Le Mura”, con una media di trecento concerti l’anno di sola musica originale, eventi teatrali, decine di presentazioni letterarie, eventi sportivi, iniziative di solidarietà e di divulgazione scientifica, NON è un’associazione culturale agli occhi dell’Amministrazione”.

“In seguito ai gravi fatti di cronaca avvenuti lo scorso novembre nel quartiere di San Lorenzo- spiegano gli organizzatori del centro culturale- i controlli sulle associazioni e le attività si sono fatti sempre più pressanti, arrivando alla media di uno a settimana, oltre la ragionevole e legittima necessità di accertamento. La linea repressiva adottata dall’Amministrazione, senza il benché minimo tentativo di aprire un tavolo di confronto, mostra ancora una volta la distanza che c’è tra le autorità e le persone e sottolinea come l’inquadratura sulla problematica sia ancora, volontariamente o meno, sfocata. Sembra esserci un intento specifico nel voler desertificare programmaticamente San Lorenzo, in un momento cruciale in cui la necessità dovrebbe essere quella opposta, quella di poter uscire e incontrarsi, vivere il quartiere, essere una comunità”.


“Una realtà come “Le Mura”- conclude il comunicato- unitamente a tante altre, dovrebbe essere preservata – non diciamo favorita – nella sua funzione di aggregante positivo e sano, per il suo ruolo sociale critico di catalizzatore culturale, di luogo di scambio dove si alimenta e coltiva la bellezza. Confidiamo che le autorità chiariscano gli intenti del loro operato e ci permettano di riprendere la nostra programmazione al più presto. Restate con noi, abbiamo bisogno del vostro sostegno più che mai”.

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