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Europee, Calenda: “No ammucchiate, fuori Forza Italia e Leu. Boschi? Arrogante”

ROMA - "Non credo che debba entrare nel movimento chi cerca alleanze nazionali a destra o a sinistra, con Lega

Pubblicato:21-01-2019 10:44
Ultimo aggiornamento:21-01-2019 10:44
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ROMA – “Non credo che debba entrare nel movimento chi cerca alleanze nazionali a destra o a sinistra, con Lega o M5s sennò sarebbe un’operazione di trasformismo politico. Quindi, nello specifico, credo che non debbano entrare LeU e Forza Italia”. Lo ha detto Carlo Calenda a 24Mattino su Radio 24 con Maria Latella e Oscar Giannino sulla possibile adesione dei due partiti nel nuovo progetto messo in campo dall’ex ministro dello sviluppo economico.

“Non abbiamo fatto un appello per un fronte anti sovranista, ma un manifesto con proposte precise che vanno condivise. Non è una cosa ‘contro’, ma una cosa ‘per’. Non credo alle ammucchiate ‘contro'”, ha concluso a Radio 24 Calenda.

“No, non ho votato” per il segretario del Pd. “Sono impegnato a costruire questo progetto e a tenere l’unità del Pd che si è costruita intorno a questo progetto. Il mio obiettivo non è votare Martina, Zingaretti o Giachetti ma costruire questo movimento. Siccome ci sono tutti mi piacerebbe andare avanti. Mi piacerebbe anche che Europa e il Movimento di Pizzarotti aderissero”, ha aggiunto.


CALENDA: DA BOSCHI ARROGANZA, PROBLEMA POVERTÀ C’È

“Io non sono d’accordo con quanto scritto da Maria Elena Boschi. Non si possono liquidare le cose in modo così semplicistico e con una punta di arroganza”. Lo ha detto Carlo Calenda a 24Mattino su Radio 24 con Maria Latella e Oscar Giannino in riferimento al tweet dell’ex ministro dei Rapporti con il Parlamento del Governo Renzi con il quale criticava il reddito di cittadinanza citando la canzone ‘Una vita in vacanza’ de Lo Stato Sociale.

“Il problema della povertà e dello spiazzamento di tanti lavoratori c’è. Ma il reddito di cittadinanza è una risposta sbagliata a un problema vero, una risposta costruita male che sprecherà tantissimo denaro pubblico che andrà in larghissima parte a gente che non ne avrà bisogno, perché la maggior parte delle dichiarazioni Isee sono di evasori fiscali. Non può funzionare”, ha aggiunto Calenda a Radio 24.

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