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Il ghetto di Cracovia e piazza delle Sedie, chiusa prima giornata del viaggio della memoria

CRACOVIA - Con la visita alla Sinagoga Tempel si è conclusa ieri la prima giornata del viaggio della Memoria delle

Pubblicato:21-01-2019 07:47
Ultimo aggiornamento:21-01-2019 07:47

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CRACOVIA – Con la visita alla Sinagoga Tempel si è conclusa ieri la prima giornata del viaggio della Memoria delle scuole organizzato dal Miur e dall’Unione delle Comunità ebraiche italiane. I ragazzi, guidati dallo storico della Shoah, Marcello Pezzetti, prima di raggiungere il tempio, hanno attraversato il quartiere Podgorze dove furono internati circa 20mila ebrei, in uno spazio che ne poteva contenere meno di un quarto.

In questo luogo avvenne anche uno dei più imponenti rastrellamenti a opera delle SS. Nel 1943, oltre duemila ‘inabili al lavoro’, bambini, anziani e disabili, vennero uccisi all’istante, i restanti vennero deportati nei campi di sterminio. Era la cosiddetta ‘liquidazione finale’ del ghetto di Cracovia. Oggi Podgorze conserva alcune testimonianze di quell’orrore, come tratti di muro, o la piazza delle Sedie, realizzata in ricordo di quei bambini, che durante il trasferimento dal quartiere ebraico al ghetto, portarono di peso le sedie dalle loro classi. La quasi totalità di quei bambini non sopravviverà alla ferocia nazista.

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Dopo la visita del ghetto, gli studenti si sono quindi recati alla sinagoga. Qui, ad aprire la serie di interventi istituzionali, il canto Evenu Shalom Aleikhem, interpretato da una giovane cantante del Liceo musicale Casorati di Novara. Quindi il saluto del rabbino Alberto Somekh che ha rivolto direttamente un appello ai ragazzi, chiedendo loro di “Allargare gli orizzonti: più ampie sono le vostre vedute, più grande sarà la vostra capacità di accettare il prossimo”.

“Studiare la Shoah- ha aggiunto la presidente dell’Ucei, Noemi Di Segni- significa comprendere anche dinamiche che caratterizzano la società di oggi, in cui ancora non sono debellate radici fatte di antisemitismo, di razzismo e di intolleranza. Al termine degli interventi è stata infine rinnovata la carta d’intenti per la promozione delle attività di sensibilizzazione nelle scuole sui temi di studio e di ricerca sui temi legati alla Shoah, che quest’anno, oltre che Miur, Ucei e Csm, vede anche la partecipazione dell’Anm.

“Oggi la nostra presenza qui e la sottoscrizione della carta di intenti- ha sottolineato il vicepresidente del Csm, David Ermini- risponde non solo al compito di rappresentare una istituzione ma piuttosto al compito di testimoniare quanto questa istituzione ritenga urgente coltivare la memoria quale imprescindibile anticorpo al risorgere di germi razzisti e antisemiti in un momento storico che purtroppo vede, in Italia e negli altri paesi europei, il rincrudire di umori e ventate di odio e di intolleranza”.

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