Memoria, dal 21 gennaio 100 studenti in ‘viaggio’ ad Auschwitz
19 gennaio 2018
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ROMA – Con l’atterraggio all’aeroporto di Cracovia in Polonia è iniziato il viaggio della Memoria del Miur e dell’Ucei che porterà un centinaio di ragazzi degli istituti superiori d’Italia nei luoghi dell’orrore Nazista. Un viaggio che quest’anno ha una doppia valenza: nel 2018 infatti ricorre l’80esimo anniversario dell’emanazione delle leggi razziali da parte del regime fascista, e il 70esimo dall’entrata in vigore della Costituzione italiana. Ad accompagnare i ragazzi la sopravvissuta ai campi di sterminio di Auschwitz e Birkenau, Andra Bucci (la sorella Tatiana ha dovuto rinunciare per motivi di salute) che all’epoca aveva appena 4 anni. Tra i rappresentanti delle istituzioni presenti invece: la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, una delegazione del Consiglio superiore della Magistratura guidata dal vicepresidente Giovanni Legnini, che per il secondo anno consecutivo ha aderito al viaggio, la presidente delle Comunità ebraiche d’Italia, Noemi Di Segni e una delegazione delle comunità Rom, Sinti e Camminanti, anch’essi barbaramente perseguitati durante il regime nazista e da qualche anno, parte integrante del viaggio della Memoria. A fare da guida, come di consueto, il direttore della Fondazione museo della Shoah di Roma, Marcello Pezzetti.
Il cronoprogramma di oggi, prevede, le visite della Sinagoga Tempel nel quartiere ebraico Kazimierz di Cracovia, dove Miur e Ucei firmeranno un protocollo d’intesa, e del quartiere Podogorze, dove i tedeschi crearono il ghetto e dove avvenne uno dei più imponenti rastrellamenti nel 1944, sia a livelli numerici che di violenza. La giornata di domani sarà invece dedicata quasi esclusivamente ai campi di Birkenau e Auschwitz.
Durante il tragitto in aereo la ministra Fedeli ha voluto salutare i ragazzi ricordando loro che questo viaggio molto probabilmente “cambierà per sempre le vostre vite”. Dalla ministra e dalla presidente Di Segni, inoltre una menzione particolare, “alla scelta del Capo dello Stato di nominare la reduce Liliana Segre, senatrice a vita”. Una donna “che ha dedicato la propria vita ad educare al ricordo le nuove generazioni”. Da Mattarella quindi “un segnale molto forte anche nell’ottica del nostro viaggio. Se il più alto rappresentante delle istituzioni ha voluto mandare un messaggio di questo tipo ci auguriamo che anche altri vogliano accoglierlo”.
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