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La rabbia del Cremlino: “Ad Ankara è stato aggredito il nostro paese”

Il ministro della Difesa russo si augura che i responsabili vengano "presi e puniti"

Pubblicato:20-12-2016 12:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:26

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ROMA – L’attentato terroristico contro l’ambasciatore russo ad Ankara “è un’aggressione contro la Russia“. A dirlo il ministro della Difesa Sergey Shoigu, ricevendo il suo omologo turco Fikri Isik a Mosca.

“Ci auguriamo che siano condotte indagini a 360 gradi e che i responsabili siano trovati e puniti”. Stamani, dal Cremlino era già stata manifestata la volontà di collaborare all’inchiesta aperta dalle autorità turche sull’uccisione di ieri nella capitale dell’ambasciatore Andrei Karlov.

Continuano intanto ad emergere dettagli sull’identità dell’attentatore. L’assassino dell’ambasciatore Andrej Karlov, il poliziotto ventiduenne Mert Altintas, la settimana scorsa aveva fatto parte del servizio d’ordine della rappresentanza diplomatica di Mosca ad Ankara ed era stato schierato a protezione dell’ambasciata russa mentre in strada si svolgevano manifestazioni di protesta contro il ruolo di Mosca nel conflitto in Siria e in particolare ad Aleppo.


Nel giorno prima dell’omicidio l’uomo si sarebbe messo in ferie e avrebbe poi prenotato una stanza di albergo nei pressi del luogo scelto per entrare in azione, la Galleria d’arte contemporanea di Ankara. In due occasioni nel 2014 e nel 2015, inoltre, Altintas aveva anche prestato servizio per la scorta del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

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