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Executive Board Oms, Ricciardi per Italia; 89mila nuovi casi tumori rari l’anno; Acufene, le novità

Edizione del 20 novembre 2017

Pubblicato:20-11-2017 21:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:54

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WALTER RICCIARDI (ISS) RAPPRESENTERÀ ITALIA IN EXECUTIVE BOARD OMS

Il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Walter Ricciardi, rappresenterà l’Italia nell’Executive Board dell’Oms per il triennio 2017-2020. Ad annunciarlo il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Sono convinta- ha detto Lorenzin- che la professionalità del professor Ricciardi darà lustro ed evidenzierà il valore del nostro sistema sanitario”. Soddisfatto Ricciardi: “Per me è un onore ma anche una responsabilità- ha commentato- Spero, con il mio contributo, di consolidare sempre più il ruolo internazionale dell’Italia per la salute globale”.

TUMORI RARI. 89MILA NUOVI CASI L’ANNO: NASCE RETE NAZIONALE PER CURE MIGLIORI

In Italia vivono 900mila persone con una diagnosi di tumore raro e 89mila sono i nuovi casi ogni anno, cioè il 25% di tutte le neoplasie. Per facilitare il percorso diagnostico-terapeutico di questi pazienti, aiutandoli ad accedere a centri altamente qualificati, nasce la ‘Rete nazionale dei tumori rari’. L’annuncio durante il convegno nazionale organizzato dall’Intergruppo parlamentare Malattie Rare e dalla Favo-Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia.

VACCINI. FIMMG: PREVENZIONE PERSONALIZZATA PER INTERO ARCO VITA

“Il nuovo piano di prevenzione vaccinale ha fatto passare un concetto innovativo, quello cioè della prevenzione considerata per l’intero arco della vita di un soggetto”. Lo ha detto Tommasa Maio, responsabile Area Vaccini della Fimmg, in occasione di un corso di formazione professionale che si è tenuto all’Università Sapienza di Roma. “Diventa quindi importante pensare alla prevenzione personalizzata- ha proseguito- sulla base di caratteristiche e delle condizioni della persona”.


ACUFENE. IN ARRIVO LINEE GUIDA EUROPEE, OBIETTIVO DATABASE CONDIVISO

Nella primavera del 2018 arriveranno le linee guida europee per il trattamento dell’acufene, un disturbo dell’udito che si manifesta come un fischio o un rumore percepito in assenza di una stimolazione sonora. In Italia colpisce 3 milioni di persone, di cui 600mila di grado severo, mentre in Europa ne soffrono in 70 milioni. Ma nonostante l’elevato impatto socio-economico, la ricerca per l’acufene è piuttosto limitata. Per questo l’Unione Europea ha approvato il finanziamento del Cost Action Tinnet, con lo scopo di creare un network di ricerca internazionale.

AIFI: INTRODURRE PROFESSIONE FISIOTERAPISTA TRA MESTIERI USURANTI

Introdurre anche la professione del fisioterapista nell’elenco dei lavori particolarmente usuranti, con l’obiettivo di esonerarla dall’adeguamento verso l’alto dell’età pensionabile. È l’auspicio dell’Associazione italiana Fisioterapisti, in una lettera inviata al presidente del Consiglio e ai ministri del Lavoro dell’Economia, che fa riferimento alla trattativa sulla questione iniziata con le rappresentanze sindacali. “Anche all’interno delle professioni sanitarie e nell’area dell’assistenza sociosanitaria- spiega intanto il presidente di Aifi, Mauro Tavarnelli- sono state individuate aree che sottopongono i lavoratori a condizioni di stress particolari e che giustificano la possibilità di anticipare, seppure di poco, il pensionamento”.

SUMMIT COOPERATIVE IN MALESIA. MILANESE (OSA): SFIDA A MULTINAZIONALI

Le cooperative, con i loro valori ed esperienze, possono rispondere sul piano sociale e della solidarietà alla ‘sfida’ delle multinazionali. Lo ha sottolineato Giuseppe Milanese, presidente di Osa e di Federazionesanità Confcooperative, in occasione della Conferenza Globale dell’International Cooperative Alliance, che si è tenuta nei giorni scorsi a Kuala Lampur, in Malesia. “Le cooperative- ha proseguito Milanese- condividono valori che le rendono in grado di rispondere alle sfide delle multinazionali”. Centrale, nella sua riflessione, anche l’esigenza di offrire “servizi efficienti sul piano dei costi e di costruire una relazione forte con i pazienti e il territorio”.

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