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DL Fiscale: non solo rottamazione bis, fondi per Livorno, Bagnoli e Ospedali

La rottamazione bis è la misura su cui ruota il collegato alla manovra tanto che il governo si aspetta di incassare oltre un miliardo nel 2018

Pubblicato:20-10-2017 17:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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  ROMA – Non solo la riapertura dei termini della rottamazione bis delle cartelle fino a settembre, ma anche risorse per la riqualificazione di Bagnoli e Matera come la sospensione dei tributi nei comuni colpiti dall’alluvione di Livorno e i fondi per l’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Sono alcune delle misure previste dal decreto fiscale che approderà nei prossimi giorni al Senato.

La rottamazione bis è la misura su cui ruota il collegato alla manovra tanto che il governo si aspetta di incassare oltre un miliardo nel 2018 per coprire il mancato gettito della seconda voluntary disclosure. L’altra norma cardine è la parziale sterilizzazione delle clausole di salvaguardia pari a 840 milioni sul lato Iva nel 2018 e da 340 milioni per il 2019 sulle accise.

Capitolo Livorno. La sospensione dei versamenti e degli adempimenti tributari riguarda il periodo compreso tra il 9 settembre 2017 e il 30 settembre 2018 a favore dei soggetti che al 9 settembre scorso avevano la residenza nei comuni di Livorno, Rosigano Marittimo e Collesalvetti. I versamenti sospesi dovranno essere effettuati in unica soluzione il 16 ottobre 2018.


Sempre sul fronte ambientale vengono stanziati 27 milioni per interventi di “bonifica ambientale e rigenerazione urbana” per l’area Bagnoli-Coroglio e 3 milioni per Matera.

Diverse le misure per le imprese: viene incrementato il fondo di garanzia delle Pmi per 300 milioni per il 2017 e 200 milioni per il 2018. Ottiene una nuova finalizzazione il fondo per la crescita sostenibile che potra’ essere usato anche per le grandi imprese in crisi con una dotazione che viene aumentata di 300 milioni. Nasce il Fondo di sostegno per le aziende delle regioni del Sud con una dotazione di 150 milioni di euro.

Per Alitalia c’è la proroga del finanziamento e arrivano altri 300 milioni in aggiunta al prestito di 600 milioni che dovrà essere restituito non più il 2 novembre, ma entro settembre del prossimo anno.

Poi c’è la lotta all’evasione con l’estensione dello split payment, il meccanismo di scissione Iva dei pagamenti delle pa, che viene esteso agli enti pubblici economici nazionali, regionali e locali e alle le fondazioni partecipate.

Ha trovato posto nell’articolato anche il rafforzamento della Golden power e la norma anti-scalate, principi cari al ministro Calenda. Proprio per salavaguardare il corretto funzionamento del mercato chi acquisisce partecipazioni in società quotate (le soglie sono fissate al 10%, 20% e 25%) dovrà dichiarare gli obiettivi che si intendono perseguire con quelle operazioni.

Il decreto si occupa anche di sanità e stanzia 32 milioni per alcune eccellenze ospedaliere come il pediatrico Bambino Gesù di Roma (9 mln), la Fondazione Santa Lucia per la riabilitazione e il Centro nazionale di adroterapia oncologica (Cnao) di Pavia. Infine sono 140 i milioni per le missioni internazionali.

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