ROMA – Terminerà domani l’occupazione del liceo Virgilio a Roma. A una condizione: “Scenderemo in piazza domani con un corteo e genitori e preside saranno al nostro fianco“.
Quegli stessi – genitori e dirigente scolastica – che “sotto forma di ricatto hanno fatto sì che interrompessimo la nostra mobilitazione”. È quanto fanno sapere, all’agenzia Dire, i ragazzi del liceo Virgilio di Roma in protesta per le politiche sull’edilizia scolastica.
I ragazzi che da due giorni avevano liberato la parte cinquecentesca dell’edificio, quella che affaccia su via Giulia, avevano preso accordi con il Municipio I per l’installazione dei ponteggi che avrebbero dato il via ai lavori di restauro, resi necessari dopo il crollo di una parte del soffitto dell’edificio.
Dopo l’accordo, tuttavia, un nuovo dietrofront: “La Città metropolitana- spiegano i ragazzi- si è messa anche questa volta di traverso e non ha permesso al Municipio di avviare i lavori“, non solo, “la preside stessa ci ha ‘ricattati’ dicendoci che se non interrompiamo l’occupazione i lavori non inizieranno. E noi questa responsabilità non possiamo assumercela. Speriamo almeno che la preside mantenga la sua parola e scenda in piazza con noi domani”.
di Ugo Cataluddi, giornalista professionista
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