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Weinstein, Tarantino confessa: “Sapevo ma ho taciuto”

Tra le vittime del produttore Mira Sorvino e Lupita Nyong'o

Pubblicato:20-10-2017 09:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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ROMA – Nomi su nomi. Dopo la denuncia di Asia Argento, la lista delle donne molestate da Harvey Weinstein e di coloro che sapevano e non hanno parlato continua ad espandersi. A conoscenza del vizietto del produttore americano sembra fosse anche l’italoamericano Quentin Tarantino. A dichiararlo è stato il regista stesso, ammettendo che sapeva tutto ma non ha fatto nulla: non ha denunciato e neanche ha smesso di collaborare con il produttore, grazie al quale ha realizzato alcuni dei suoi più grandi successi, da “Le Iene” a “Pulp Fiction”, passando per i due “Kill Bill”, dai “Bastardi senza gloria” fino a “The Hateful Height”.

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E delle molestie Tarantino è stato un testimone diretto, visto che, come ha raccontato, nella rete di Weinstein sarebbe finita nel 1995 anche Mira Sorvino, all’epoca sua compagna. L’attrice ha raccontato a Tarantino che il produttore l’avrebbe massaggiata contro il suo volere, per poi inseguirla in una stanza d’albergo. Secondo le sue dichiarazioni, Tarantino all’epoca non diede eccessivo peso alla cosa, poiché riteneva che Weinstein  avesse perso la testa per Mira Sorvino e non che quello fosse il modus operandi dell’uomo. Le molestie terminarono quando la relazione tra l’attrice e il regista fu ufficializzata, ma allo stesso tempo la carriera di Sorvino si interruppe improvvisamente.

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Ma quello di Mira Sorvino non è l’unico episodio di cui Tarantino era a conoscenza: una sua amica gli avrebbe confidato di essere stata anche lei vittima del produttore. Il regista avrebbe quindi affrontato l’argomento con  Weinstein che si sarebbe scusato flebilmente con la donna.


Anche Lupita Nyong’o vittima dell’orco di Hollywood

Indagato dalla polizia di New York, di Londra e nelle ultime ore anche di Los Angeles, la situazione di Weinstein continua ad aggravarsi. Un’ulteriore artista è infatti venuta allo scoperto, denunciandolo. Si tratta del premio Oscar per “12 anni schiavo” Lupita Nyong’o. L’attrice ha dichiarato di aver rifiutato le avance del produttore ma di avergli concesso in un’occasione un massaggio, in attesa di capire come affrontare la situazione.

 

 

 

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