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“Roma, il mondo”, Grand tour nella capitale con il festival della fotografia

Da domani all'8 gennaio al Macro la XV edizione

Pubblicato:20-10-2016 17:31
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:12

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img3ROMA – Roma vista attraverso gli scatti dei piu’ importanti fotografi del mondo. E’ davvero un Grand tour nella Capitale l’edizione 2016 di Fotografia, Festival internazionale di Roma che da domani all’8 gennaio torna al Macro di via Nizza sotto la direzione di Marco Delogu. ‘Roma, il mondo’ e’ il tema centrale del Festival scelto proprio nel duecentesimo anniversario della pubblicazione di Viaggio in Italia di Goethe per sottolineare che “Roma vuole ancora essere con tutte le forze un crocevia d’incontro della cultura internazionale attraverso l’arte fotografica”.
Una grande collettiva raccoglie tutte le Rome commission presentate nelle passate edizioni, a cui si aggiungono le quattro nuove di quest’anno affidate a Roger Ballen, Jon Rafman, Simon Roberts e Leo Rubinfien (da dicembre). Accanto ai loro lavori inediti ci saranno allora quelli di Martin Parr, Gabriele Basilico, Alec Soth, lo stesso Delogu, Paolo Pellegrin e tutti gli altri fotografi internazionali che, uno per ogni edizione del festival, hanno raccontato la loro Roma.

SCATTI PER AMATRICE AL FESTIVAL FOTOGRAFIA DI ROMA

Le chiese ferite, le strade chiuse e piene di macerie, in lontananza quel campanile simbolo del terremoto che lo scorso 24 agosto ha colpito Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, ma anche Norcia e Castelluccio. A testimoniare la sofferenza e la voglia di riscatto di quei territori sono collage, dettagli, ritratti e paesaggi raccolti negli scatti di ‘Distruzione/Ricostruzione’, il progetto firmato da Daniele Molajoli e Flavio Scollo per il Festival internazionale di Fotografia di Roma, in programma al Macro di via Nizza da domani all’8 gennaio 2017.

Il lavoro, realizzato in collaborazione con Poste Italiane e Il Circolo (Associazione culturale italiana a Londra), lancia una raccolta fondi che mira a finanziare il restauro di alcuni beni storico-artistici danneggiati. Ma non solo, perche’ il crowdfunding legato alla mostra ‘Distruzione/Ricostruzione’ (che avverra’ attraverso il sito del Festival e altre iniziative) permettera’ anche di offrire una borsa di studio a Londra per uno o piu’ studenti dei territori colpiti dal sisma, mentre direttamente nelle aree del terremoto verranno organizzati corsi di fotografia nelle scuole. “Si tratta di un lavoro importantissimo- ha detto il direttore del Festival, Marco Delogu- Le chiese rappresentano una forte identita’ territoriale per Amatrice e per le altre aree colpite dal terremoto. Il reportage di Molajoli e Scollo racconta la storia dei luoghi danneggiati, creando una sorta di mappatura dei piu’ importanti beni storici e culturali feriti o distrutti dal sisma”.


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