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Centrodestra, Lupi: “Alle elezioni alleanza tra moderati, fuori gli estremismi”/ VD

Il lavoro politico di Area Popolare è lasciare "ai bordi gli estremismi, i populismi e le posizioni politiche di destra". Sì a Forza Italia, no alla leadership Salvini-Meloni

Pubblicato:20-10-2016 14:03
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:11

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ROMA – Area Popolare “vuole creare una alternativa di centro moderata e alternativa a questo Pd, eliminando e lasciando ai bordi gli estremismi, i populismi e le posizioni politiche di destra. Questo è il lavoro politico che vogliamo fare ed è la nostra prima scelta”. Così il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, nel corso di una intervista alla Dire. Le conseguenze politiche del referendum? “Ogni partito dovrà fare le sue riflessioni, le contraddizioni del Pd le subiamo ogni giorno e questo continuo congresso interno tra la minoranza interna e il segretario del partito e presidente del Consiglio non fa bene a nessuno”, continua. “Noi come Area popolare abbiamo un compito molto chiaro e lo abbiamo dimostrato nella legge di bilancio, vogliamo rappresentare la maggioranza degli italiani che sono moderati dando il nostro contributo ideale e valoriale”, conclude.


“CON FORZA ITALIA SENZA LEADERSHIP SALVINI-MELONI”

“Se sarà Forza Italia a ricostruire una forza di centro moderato allora quello scenario potrebbe interessarci” altrimenti “alle prossime elezioni ci presenteremo da soli”. Lo assicura il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, intervistato dalla Dire.

Area popolare non vuole entrare “in listoni”, poi “vedremo cosa farà Forza Italia perché è determinante”. Nel caso di “un’alleanza con Salvini e Meloni dove loro sono la proposta predominante del centrodestra, come ha detto ieri Salvini, è chiaro che quello scenario non può vederci“, sottolinea. Quindi “la cosa certa è che Ap sarà determinante nel rappresentare i moderati e i popolari in Italia” tanto che “i nostri sondaggi ci danno al 4,5-5%”.



“TAR NON POTEVA CHE BOCCIARE, BASTA OK CORRAL”

Il Tar “non poteva che bocciare” il ricorso presentato da Sinitra italiana e M5s sul quesito referendario. Lo dice il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, intervistato dalla Dire. “La riflessione che nasce e’ molto semplice- spiega- prima ci si appella a formalismi come e’ accaduto con il ricorso al Tar e poi ci si appella a frasi roboanti per spaventare i cittadini dicendo che se vince il Si’ e’ a rischio la democrazia di questo paese… credo che si stia sbagliando, il referendum e’ opportunita’ per i cittadini di decidere per una riforma che ammoderna il sistema”, continua. Se le istituzioni vanno bene come sono “allora si vota No”, altrimenti “se si vuole cambiare, migliorare e accettare le sfide della modernita’, perche’ siamo nel 2016 e non piu’ nel 1949, credo che si debba votare Si’ senza cataclismi, senza sfida all’ok corral, senza rappresentazioni drammatiche che non fanno bene a nessuno”, conclude il presidente di Area popolare.


ITALICUM, “LEGGE CAMBIERÀ, PRIORITÀ PREMIO A COALIZIONE”

“La legge elettorale cambiera’ perche’ la politica vuole che cambi e non perche’ chissa’ chi si mette a ricattare”. Cosi’ il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, nel corso di una intervista alla Dire. Per Area Popolare la priorita’ e’ “il premio alla coalizione e non piu’ al partito” come previsto dall’Italicum perche’ al di la’ del Movimento 5 stelle “il dibattito a cui stiamo assistendo e’ che i partiti o le liste diventano coalizioni finte allora e’ molto meglio presentare ai cittadini delle coalizioni”, sottolinea. Per quanto riguarda l’interrogativo doppio turno o turno unico l’ex ministro ritiene che “per la frammentazione cui e’ sottoposto il sistema politico il miglior strumento e’ il turno unico, il modello delle regioni e’ un modello che funziona”. Importante e’ poi prevedere “un premio di governabilita’ e noi proponiamo un premio fisso di 90 deputati che venga assegnato al primo partito o alla prima coalizione che vince le elezioni”, conclude.


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