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Alluvione 2014, chiesto il processo per l’ex assessore Raffaella Paita

"Davo per scontata la richiesta di rinvio a giudizio, dopo quello che avevano sostenuto i pm. Finalmente si va davanti a un giudice terzo. Sono serena"

Pubblicato:20-10-2015 08:42
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:39

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GENOVA  – “Davo per scontata la richiesta di rinvio a giudizio, dopo quello che avevano sostenuto i pm. Finalmente si va davanti a un giudice terzo. Sono serena”. La capogruppo del Pd in Regione Liguria ed ex assessore alla Protezione civile Raffaella Paita commenta così la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla Procura della Repubblica, sull’alluvione del 9 ottobre 2014.

R. Paita

R. Paita

Una richiesta inviata ieri ai diretti interessati – tra cui l’ex dirigente della Protezione civile regionale Gabriella Minervini – e che ora passerà al vaglio del gip a cui toccherà decidere se istruire per entrambe o una sola di loro un processo o archiviare tutto. “Sono convintissima- ribadisce Paita- di non aver responsabilità oggettive in questa vicenda. Mi sono adoperata fino allo spasimo in quelle ore. Sono rimasta tutta la notte, da sola, nella sala operativa della Protezione civile, restando in stretto contatto con i sindaci. Quel che è certo, però, è che non potevo svolgere funzioni di carattere tecnico, come dare l’allerta”. Paita ribadisce anche che, come hanno dimostrato i recenti fatti di Benevento e della Francia, “sulle previsioni c’è molto da dire, perché si tratta di un tema complicato. In nessuno di questi due casi però- chiarisce il capogruppo del Pd- un politico è stato accusato del mancato allerta”.


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