NEWS:

Venezia, Brugnaro: “Regole certe per attrarre investimenti”

"Nel 2020 mi ricandido, quando finisco in città vado a casa"

Pubblicato:20-09-2018 14:12
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:34

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

VENEZIA – La sfida per Venezia, oggi è “rilanciare gli investimenti privati”. Lo afferma il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, in un’intervista alla rivista “Formiche”, in cui chiede al sistema Paese di “tornare ad essere una piattaforma sicura per chi investe”. Perché “quello che manca all’Italia è la fiducia, se cambiano continuamente regole del gioco gli investitori istituzionali e privati europei ed internazionali ci mettono in coda nei programmi di investimento e scelgono di andare altrove”.  Venezia, però, sta ripartendo, e questo anche grazie all’operato dell’amministrazione di questi ultimi tre anni.

Secondo il sindaco, la cosa più importante che si lascerà alle spalle è “la ristrutturazione della macchina pubblica“, che ha visto, tra l’altro il taglio del numero dei direttori, passati da 27 a 13, dei dirigenti, da 71 a 55, e anche dei dipendenti, passati da 3.200 a 2.850 nonostante siano stati assunti 200 nuovi vigili urbani. “L’interesse del politico di professione è ottenere voti, molti di quelli che fanno politica per professione guardano alle prossime elezioni con l’obiettivo di farsi rieleggere. A Venezia questo non sta accadendo, quando avrò terminato la mia esperienza amministrativa in questa città tornerò a casa mia, e questo mi sta permettendo di dimostrare che amministrando con correttezza e con grande capacità tutta la macchina comunale ce la si può fare”. Un altro mandato, però sarebbe possibile. “Nel 2020 mi ricandiderò e aspetterò il giudizio dei miei cittadini. Questo è il patto che ho fatto con loro. Io mi ripresenterò al loro giudizio, se mi votano continuerò gratis per altri cinque anni, altrimenti tornerò a casa ringraziandoli del grande onore che ho avuto ad essere sindaco di questa città”.

Ti potrebbe interessare:


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it