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Salta l’accordo sul Salone del libro, Franceschini: “Occasione persa”/VIDEO

"Questo e' un pessimo risultato non solo per il Paese, ma anche per il mondo dell'editoria" dice il ministro dei Beni culturali

Pubblicato:20-09-2016 17:33
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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libri usati

ROMA – Nessun accordo raggiunto tra Milano e Torino per la realizzazione di un unico evento del Salone del Libro. Lo hanno annunciato i ministri dei Beni culturali e dell’Istruzione, rispettivamente Dario Franceschini e Stefania Giannini, dopo una lunga riunione al Mibact a cui hanno preso parte i protagonisti della vicenda.

FRANCESCHINI: “PESSIMO RISULTATO PER IL PAESE E PER IL MONDO DELL’EDITORIA”

“Lo diciamo con molta franchezza e amarezza e con la consapevolezza di avercela messa tutta, anche andando oltre i doveri istituzionali: l’Italia perde una grandissima occasione e si presenta con due Saloni del libro a 100 chilometri di distanza che si faranno una concorrenza sfrenata. Questo e’ un pessimo risultato non solo per il Paese, ma anche per il mondo dell’editoria“. A dirlo, il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali e del Turismo, Dario Franceschini, che con il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha annunciato il mancato accordo tra Milano e Torino per un unico Salone del libro.


FRANCESCHINI: “IL SALONE UNICO CI AVREBBE PERMESSO RILANCIO IN EUROPA”

“Abbiamo fatto un’ora e mezza di riunione complicata– ha aggiunto il ministro- che ha seguito diversi incontri, com’era nostro dovere. Il ministro Giannini e io abbiamo messo in campo quest’idea di un impegno anche piu’ diretto del Governo a sostegno di un unico Salone internazionale del libro e della lettura, che si svolgesse contemporaneamente su due sedi molto vicine tra di loro, che fosse complementare nella vocazione, quindi individuando concordemente una vocazione su Milano e una su Torino che rendesse complementari le due sedi del Salone unico. Questo- ha detto ancora- ci avrebbe consentito un impegno piu’ diretto, ma ci avrebbe anche permesso di presentarci in Europa, da una situazione di difficolta’, con un rilancio molto forte. Purtroppo- ha concluso- questa soluzione non e’ stata accettata. A fronte di una disponibilita’ di accettare l’idea del Salone unico e la contestualita’ delle date e che ci fosse una cabina di regia condivisa, nella distinzione delle funzioni tra Torino e Milano ci siamo trovati di fronte a molte rigidita’ delle due citta’ e questo ha impedito di arrivare a una soluzione”.

GIANNINI: “RIGIDITA’ RECIPROCHE FRENANO SALONE DEL LIBRO”

“L’intento del Governo e dei nostri due ministeri era proprio quello di rilanciare una grande operazione culturale nazionale. Mibact e Miur in questi due anni hanno insistito sulla lettura come chiave centrale in un Paese in cui la metà degli italiani legge meno di un libro all’anno. Questa era una splendida occasione per far sì che da una situazione critica si potesse fare una grande operazione culturale, purtroppo le reciproche rigidità lo hanno impedito”. Così il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, che con il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, ha annunciato il mancato accordo tra Milano e Torino su un unico Salone del libro dopo una riunione al ministero dei Beni culturali a cui hanno preso parte anche l’Associazione editori e la sindaca di Torino, Chiara Appendino. A chi le chiedeva se il Salone del Libro di Milano e quello di Torino avranno date diverse, Giannini ha spiegato che “ora queste sono tutte cose che verranno definite separatamente dal nostro intervento”.

di Nicoletta Di Placido, giornalista professionista

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