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Report del Consiglio grande e generale del 19 settembre – Seduta pomeridiana

SAN MARINO - La seduta pomeridiana si conclude con l'elezione dei Capitani Reggenti per

Pubblicato:20-09-2016 09:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:34

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SAN MARINO – La seduta pomeridiana si conclude con l’elezione dei Capitani Reggenti per il semestre 1° ottobre- 1° aprile. Il Consiglio Grande e Generale elegge quindi i candidati designati a ricoprire la Suprema Magistratura, Fabio Berardi, Pdcs, e Marino Riccarid, Psd. I lavori sono ripresi al comma 4, incentrato sulla Variazione di Bilancio con l’approvazione della procedura d’urgenza con 44 voti a favore, 8 contrari e un astenuto. L’Ufficio di Presidenza ha trovato quindi accordo per procedere alla votazione dell’iter accelerato, con l’eliminazione di 4 articoli considerati “più problematici”. Nella sua relazione al provvedimento, il segretario di Stato per le Finanze, Gian Carlo Capicchioni spiega che il disavanzo per l’esercizio 2016, previsto inizialmente in euro 10.846.427,15 è passato, in seguito alla Variazione al Bilancio, a euro 9.463.270,89 con una diminuzione del 12,75% circa.

“Fermo restando l’obiettivo prioritario di raggiungere l’equilibrio di bilancio anche per il 2016- prosegue Capicchioni- in sede di chiusura del Bilancio consuntivo 2016 si dovranno conseguire ulteriori economie di spesa sia in conto competenza che in conto residui per diminuire ulteriormente il disavanzo di bilancio”. Il dibattito sull’Assestamento viene poi interrotto, come da ordine del giorno, per procedere all’elezione dei Capitani Reggenti e proseguirà in seduta notturna. Di seguito un estratto del dibattito del pomeriggio.

Comma 4. Progetto di legge “Modifiche alla Legge 22 dicembre 2015 n.189 e Variazione al Bilancio di Previsione dello Stato e degli Enti del Settore Pubblico Allargato per l’esercizio finanziario 2016” (I lettura).


Approvata la procedura d’urgenza con 44 voti a favore, 8 contrari e un astenuto.

Giancarlo Capicchioni, Segretario di Stato alle Finanze
Nell’incontro con i capigruppo sono stati eliminati gli articoli 13, 19, 22 e 26, quelli più problematici. E’ stato fatto un emendamento sull’articolo 21.

Elena Tonnini, Rete
Riconosco la disponibilità del governo di aver apportato diverse modifiche al testo. Non abbiamo colto la disponibilità per inserire l’eliminazione del raddoppio del finanziamento ai partiti. Presenteremo un emendamento a proposito. Non voteremo la procedura d’urgenza.

Giancarlo Capicchioni, Segretario di Stato alle Finanze legge la relazione al Pdl:
Il progetto di legge presentato contiene le disposizioni relative agli adeguamenti dei capitoli in entrata e in uscita in funzione alle esigenze strettamente riferite alla gestione dell’esercizio in corso del bilancio dello Stato e degli Enti e Aziende del Settore Pubblico Allargato, alla verifica della clausola di salvaguardia e all’adeguamento degli stanziamenti per i capitoli di spesa relativi alle elezioni politiche generali previste per il prossimo 20 novembre. I dati relativi alla chiusura del Rendiconto Generale dello Stato per il 2015 definiti in seguito all’acquisizione del dato relativo conguaglio IGR delle persone fisiche presentato in data 30 giugno 2015 evidenziano un avanzo d’amministrazione di euro 340.685,56 (3.895.370,69 nel 2014) a fronte di un disavanzo stimato in sede di Variazione al Bilancio di previsione 2015 pari ad euro 7.710.266,77. Il disavanzo per l’esercizio 2016, previsto inizialmente in euro 10.846.427,15 è passato in seguito alla presente Variazione al Bilancio a euro 9.463.270,89 con una diminuzione del 12,75% circa. Fermo restando l’obiettivo prioritario di raggiungere l’equilibrio di bilancio anche per il 2016, in sede di chiusura del Bilancio consuntivo 2016 si dovranno conseguire ulteriori economie di spesa sia in conto competenza che in conto residui per diminuire ulteriormente il disavanzo di bilancio. Le previsioni 2016 delle entrate fiscali relative alle imposte dirette sono state rivalutate sulla base del dato effettivo 2015. II gettito dell’imposta Generale sui Redditi derivante dall’entrata in vigore della Riforma Fiscale comprensivo del conguaglio 2015 riscosso nel 2016 (pari a euro 19.038.078,23) ammonta a euro 108.042.664,55 (-3,67% rispetto al 2014).

Le entrate IGR 2015 confermano l’entità del gettito derivante dalla riforma fiscale che diventa strutturale senza necessità di interventi straordinari come avvenuto negli anni passati. La diminuzione delle entrate IGR registrata nel 2015, rispetto al 2014, deriva principalmente dalle entrate relative al “transitorio fiscale” riscosse nel 2014 e pari a circa euro 6.800.000. Alla luce dei dati a disposizione, le previsioni 2016 sul capitolo 20 “Imposta generale sui redditi” sono state diminuite di euro 2.000.000 anche in considerazione dell’eliminazione della tassazione al risparmio denominata ECOFIN che inciderà sul gettito 2016. Dai dati delle dichiarazioni dei redditi per l’anno fiscale 2015 è emerso inoltre un incremento dei rimborsi IGR soprattutto per le persone giuridiche pertanto, la previsione in uscita sul capitolo “Rimborso imposte Ufficio Tributario” è stata aumentata di euro 800.000. Per quanto riguarda le imposte indirette, l’imposta sulle merci importate accertata nell’esercizio 2015 è stata pari a euro 216.175.196,79 (+0,91% rispetto al 2014 ). Per il 2016, l’andamento dell’imposta sulle importazioni rilevato nel mese di settembre dall’Ufficio Tributario attraverso l’imposta auto liquidata dagli operatori economici, rispetto allo stesso mese del 2015, evidenzia un incremento del 7% circa. E’ stata prevista una variazione in aumento del capitolo in entrata di euro 10.500.000. Sul lato dell’uscita, la comparazione dei dati registra negli ultimi anni un aumento costante dei rimborsi all’esportazione rispetto all’imposta in importazione (+4% circa). Al contempo si evidenzia che da una macro analisi delle tipologie di licenze degli operatori l’incremento, ad oggi, dell’aumento dei rimborsi sembra concentrarsi maggiormente nei settori dei manifatturiero/produttivo/industriale e nell’intermediazione commerciale di beni, che riesportano i beni con conseguente rimborso dell’imposta monofase all’esportazione. Pertanto, la variazione in uscita è prevista per il 2016 in euro 15.500.000. Il predetto capitolo include anche i rimborsi per la San Marino Card, il contributo progetto carburanti, i rimborsi accise e rimborsi monofase sui prodotti petroliferi. Tali rimborsi rappresentano un’uscita di circa euro 10 milioni annui, in tendenziale aumento. E’ prevista inoltre una variazione in aumento di euro 2.400.000 sul capitolo “Accantonamento integrativo per rimborso imposta sulle importazioni” per i rimborsi riferiti agli anni precedenti. Di conseguenza con le variazioni in entrata e in uscita apportate sui capitoli dell’imposta sulle merci importate, il differenziale 2016 viene previsto in euro 59.500.000. I trasferimenti al Settore Pubblico Allargato per gli Enti e le Aziende sono stati variati in diminuzione, fatta eccezione del trasferimento all’Istituto per la Sicurezza Sociale per il settore previdenziale che comporterà per il 2016 una maggiore spesa di ulteriori euro 2.000.000 sul capitolo “Oneri a carico dello Stato per la gestione fondo lavoratori dipendenti”, il cui stanziamento 2016 passa così da 17 a 19 milioni. Inoltre, sempre per i trasferimenti all’Istituto per la Sicurezza Sociale è prevista una variazione in aumento sul capitolo “Fondo di dotazione per assistenza sanitaria e per finanziamento servizio socio sanitario” per euro 2.500.000, il cui stanziamento 2016 passa da 64.000.000 a 66.500.000. Riguardo agli Enti ed Aziende Autonome, si rileva in entrata il maggior utile dell’Azienda Autonoma dei Servizi Pubblici per euro 1.400.000 (da 6.970.000,00 a 8.370.000). Le maggiori entrate previste daIl’A.A.S.S. sono dovute principalmente ai maggiori proventi da distribuzione energia elettrica e gas metano che vengono destinate per la maggior parte all’autofinanziamento degli investimenti deIl’A.A.S.S. e al maggior utile trasferito allo Stato; gli investimenti finanziati con le proprie riserve passano da euro 10.300.000 a14.800.000. In sede di variazione al bilancio si è provveduto alla verifica delle somme non ancora impegnate in relazione all’andamento delle entrate e degli obiettivi di bilancio. Le somme riferite alla clausola di salvaguardia che sono state oggetto di variazione in diminuzione, che costituiranno economia di spesa, ammontano complessivamente a euro 1.716.630,27. Lo schema del Bilancio di Previsione dello Stato per l’esercizio 2016, in seguito alla Variazione di bilancio, presenta nel complesso un totale delle entrate e delle uscite, comprese le partite di giro, pari a euro 556.100.633,83 (+ 3,77%).

La previsione assestata 2016 “Entrate derivanti dall’accensione di mutui e prestiti”, contiene al suo interno lo stanziamento di euro 10.000.000 relativo alla sottoscrizione dei Titoli del debito pubblico, compensato interamente dallo stanziamento in uscita per analogo importo nel Titolo “Spese in conto capitale”, “Fondo di dotazione A.A.S.L.P per finanziamento legge di spesa per realizzazione di infrastrutture ed opere pubbliche sul territorio”. I titoli del debito pubblico sono stati emessi, per un importo nominale di euro10.000.000 e sono stati interamente sottoscritti. II totale delle variazioni positive in entrata, incluse le partite di giro, ammontano a euro 25.274.028,66; il totale delle variazioni negative, incluse le partite di giro ammontano a euro 5.066.556,26 di cui 1.383.156,26 per diminuzione del capitolo “Accensione di mutuo a pareggio del bilancio”. Pertanto, l’accensione del mutuo a pareggio di bilancio previsto per il 2016 in seguito alle variazioni apportate con il presente progetto, passa da euro 10.846.427,15 a euro 9.463.270,89. Le principali variazioni in uscita per l’esercizio 2016 interessano adeguamenti strettamente funzionali all’operatività dell’Amministrazione ed alla verifica della clausola di salvaguardia. Le variazioni positive in uscita complessivamente, comprese le partite di giro, ammontano a euro 33.568.859,74; mentre le variazioni negative, comprese le partite di giro ammontano a euro 13.361.387,34.

Luigi Mazza, Pdcs
Sono stati esclusi interventi importanti che riguardavano però una gestione di tipo intermedio. Emergono comunque dati significativi della politica portata avanti in questi anni. Viene ridotta la componente negativa da 10 a 9 milioni. Il Segretario ha mantenuto una visione prudente nell’assestamento, il consuntivo sarà migliorativo rispetto a questo. A volte essere più audaci nell’esporre i dati consentirebbe però una lettura più fedele all’economia. Questo assestamento di bilancio ci indica una tendenza chiara: siamo riusciti a ridurre l’entità delle uscite. Rispetto a qualche anno fa c’è maggiore stabilità. La spesa corrente è stata ridotta. C’è una forte incidenza della spesa corrente rispetto a quella in conto capitale. Ma non poteva essere diversamente, perché andavano diminuite le uscite. Sarebbe stato importante introdurre l’articolo sul comitato di sorveglianza sul credito d’imposta. Ciò incide direttamente sulle entrate di bilancio. Esprimiamo parere favorevole al progetto di legge. Per alcuni articoli poteva esserci da parte dell’opposizione maggiore sensibilità.

Vladimiro Selva, Psd
I dati confermano la bontà di alcune scelte fatte durante la legislatura. Il risultato non è eccezionale, ma in parte è frutto di un atteggiamento prudente. Il livello di monitoraggio sulla spesa è molto alto. Chiudere dopo 4 anni con un segno negativo rispetto alle aspettative non è una soddisfazione completa. C’è stato un grande lavoro ma le aspettative erano diverse. Si è tentato in tutti i modi un confronto sul progetto di legge sull’IGC per un’imposta equa e neutra, serviva una modifica, la monofase per alcuni settori è utile, per altri è un freno per lo sviluppo. Andava fatto, ma per mancanza di fiducia o per timori, e qui mi rivolgo all’alleato di governo con i numeri maggiori, c’è stata inconcludenza su questo tema.

In termini di riduzione della spesa il risultato c’è. Ringrazio il Segretario, che in questi anni ha subìto attacchi scorretti e interessati. Con questo assestamento ha dimostrato di nuovo la bontà del suo lavoro e del suo staff.

Tony Margiotta, Su
Sono stati cancellati alcuni articoli. Ora ci troviamo a dover discutere un assestamento di bilancio tecnico, dove ci sono dei budget, delle voci che vengono spostate per migliorare. Mi soffermo sull’articolo politico di discussione, il 10, sul finanziamento ai partiti. Come coalizione abbiamo presentato una serie di emendamenti, anzi uno, con relativi subordini. Vista la situazione economica critica del Paese, crediamo non sia necessario, e che ciò sia un segnale per la comunità, il raddoppio finanziario da parte dello Stato per i movimenti e i partiti politici. In questo momento particolare, in cui le casse dello Stato non si trovano in una situazione felice, è importante che la politica dia un messaggio chiaro.

Andrea Zafferani, C10
Vengono aumentate alcune spese non limitabili, se non con riforme che sono mancate. Mi riferisco alla riforma previdenziale. Finanziare con i debiti degli investimenti che producono sviluppo economico è un conto, farlo per investimenti utili ma che non danno un ritorno alla comunità è un altro conto. Siamo abituati a finanziare tutto a debito, questa cosa mi preoccupa molto. Sulle entrate c’è un incremento importante, spero sia indice di ripartenza dell’economia. Sul finanziamento per la campagna elettorale noi pensiamo che in questo momento il tema vada affrontato con responsabilità nell’ottica di abolire il raddoppio. Dobbiamo fare capire alla cittadinanza che la politica ritiene necessario risparmiare le risorse dove possibile. Il raddoppio porta ad alcuni partiti circa 400mila euro. Tutti questi soldi non servono. Diverso è il tema del contributo ordinario.

Nicola Selva, Upr
L’Assestamento di bilancio evidenzia come non sia stato fatto abbastanza sul fronte dell’equilibrio dei conti pubblici. E’ stato tagliato molto ma non come indicato dallo spending team, e non si è investito abbastanza per lo sviluppo. Bisogna investire veramente con un’idea precisa dello sviluppo che si vuole dare al Paese. Sono molto preoccupato perché questo non è stato fatto e l’Assestamento di bilancio conferma i problemi esistenti a bilancio.

Andrea Belluzzi, Psd
Il segretario di Stato Capicchioni si è caratterizzato per la prudenza e la cautela esercitata nella sua politica e questo Assestamento lo conferma. Vorrei sottolineare come nel Bilancio ci siano settori che portano ad incrementi delle entrate, per esempio l’Autorità per l’aviazione, ci sono quindi settori di nicchia su cui puntare e su cui scommettere fino in fondo. Credo poi che le entrate dell’imposta speciale sui carburanti, che ha registrato un forte incremento, possano essere utilizzare per la Smac la cui gestione ha dei costi. Mi auguro si possa arrivare alla Smac 0.2, il suo sviluppo tecnologico è una sfida da cogliere.

Marco Gatti, Pdcs

Credo il dibattito sull’Assestamento debba aprire una riflessione sulla politica che vogliamo. Vogliamo che i partiti abbiano degli sponsor come avviene in molti altri Paesi, o che siano indipendenti? Vogliamo poi una politica di qualità? Perché il tempo che dedichiamo qui viene comunque sottratto al nostro lavoro. Forse il discorso sul contributo ai partiti e quindi sulla riduzione dei costi della politica poteva essere affrontato nel Regolamento consigliare che non si è riusciti a portare a conclusione in questa legislatura. Una riflessione su un regolamento più moderno e con tempi ridotti avrebbe sicuramente portato a una riduzione importante dei costi della politica.

Gian Matteo Zeppa, Rete

A consigliere Gatti chiedo di dire chi e che cosa abbia bloccato il regolamento consiliare. E gli ricordo che qui non si parla di finanziamento ai partiti ma di annullare il raddoppio del contributo elettorale, quel milione e rotti di euro sarebbero infatti destinati ad altro necessario per il Paese. Sarebbe un bel segnale per la cittadinanza.

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