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Contratto di governo, Cottarelli: “Non possiamo permettercelo”. M5s: “Terrorismo su coperture”

Cottarelli: "Ennesimo condono"

Pubblicato:20-05-2018 14:07
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:54
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ROMA – “Non ce lo possiamo permettere, abbiamo un debito troppo alto. Io non sono d’accordo con questo nuovo approccio sui conti pubblici, non c’è un paese che ha ridotto il debito spendendo di più”. Lo dice l’ex responsabile della Spending review, Carlo Cottarelli, a ‘1/2 h in più’ su Raitre. Inoltre, spiega, nel contratto di governo tra M5s e Lega “c’è l’ennesimo condono perché la pace fiscale è un condono”. Le spese indicate nel contratto di governo si aggirano “intorno ai 110-125 miliardi, la mia spending era di 32 miliardi ed era una cosa difficile da fare. Si parla genericamente di tagli di spesa, finché non si dice che cosa si vuol fare tutto sembra facile. Loro parlano di vitalizi e taglio dei parlamentari che portano mezzo miliardo di euro”.
Sulle critiche del Blog M5s che parla di “terrorismo sulle coperture” e indica la revisione delle ‘tax expenditures’, Cottarelli risponde: “E’ necessario rivedere tutta l’area delle deduzioni e delle detrazioni che è una giungla, ma non c’è nel contratto”, conclude.

BLOG M5S: “DA COTTARELLI TERRORISMO SU COPERTURE”

“Insieme al terrorismo sullo spread va molto di moda quello sulle coperture economiche. Nei giorni scorsi ci ha pensato l’Osservatorio sui conti pubblici di Carlo Cottarelli”. E’ l’attacco del Blog delle stelle all’ex responsabile della spending review. “Il giochetto è sempre lo stesso: si sommano tutte le misure espansive previste nel contratto di Governo così da superare la soglia psicologica dei 100 miliardi di euro, non si parla di coperture, che pure sono state indicate a più riprese, e si fa intendere che il programma sarà realizzato quasi integralmente in deficit”. Le coperture le ripetiamo da mesi- spiega il Blog del M5s- almeno 40 miliardi arriveranno dall’attenta revisione delle cosiddette tax expenditures, agevolazioni fiscali erogate senza criterio che vanno razionalizzate e spostate sulle nuove voci di spesa, fra le quali sono da contare anche i 17 miliardi di Sussidi Ambientalmente Dannosi (SAD), cioè trasferimenti e agevolazioni per le fonti fossili o inquinanti indicati ufficialmente dal Ministero dell’Ambiente. Altri 30 miliardi a regime verranno dai tagli agli sprechi e dalla spending review, in buona parte delineata dallo stesso Cottarelli che invece nelle sue stime sul Contratto di Governo commette alcune evidenti imprecisioni”. Infine “ci sarà da giocare una partita in Europa sul deficit, per finanziarie la parte residua del programma e aumentare il cosiddetto effetto moltiplicatore, cioè il ritorno in termini di Pil delle misure che abbiamo in mente”.


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