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“Vogliamo andare a scuola”, in Lombardia la campagna delle famiglie con figli disabili

MILANO - Mancano pochi mesi all'inizio del nuovo anno

Pubblicato:20-05-2016 15:47
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:45

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bambini_disabili_parcoMILANO – Mancano pochi mesi all’inizio del nuovo anno scolastico. Ma per le mamme e i papa’ di bambini e ragazzi con disabilita’ della Lombardia non ci sono certezze: ancora non sanno se a settembre i loro figli potranno iniziare a frequentare le lezioni assieme ai loro compagni di classe. Le istituzioni non si sono ancora attivate per dare alle famiglie (e alle associazioni che tutelano i diritti delle persone con disabilita’) rassicurazioni rispetto all’attivazione completa e tempestiva dei servizi necessari a garantire il diritto allo studio per alunni e studenti con disabilita’. Per questo motivo, in vista dell’inizio dell’anno scolastico 2016-2017 la Lega per i diritti delle persone con disabilita’ (Ledha), in collaborazione con la Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilita’ (Fand), rilancia la campagna “Vogliamo andare a scuola!” per chiedere alle Province e alla Citta’ Metropolitana di Milano di attivare tempestivamente e in maniera completa i servizi necessari a garantire il diritto allo studio per alunni e studenti con disabilita’. Le due associazioni hanno predisposto il fac-simile di una lettera-diffida che ogni famiglia puo’ inviare alla provincia di residenza (o alla citta’ metropolitana di Milano). Lo scorso anno, sono state 120 le famiglie che l’hanno utilizzata. Dodici famiglie, in particolare, hanno presentato ricorso contro le rispettive province e la Citta’ Metropolitana, supportate dai legali del Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi e da Ledha, che le ha affiancate nelle aule dei tribunali e ha sostenuto anche per la maggior parte i costi dei ricorsi stessi.

“Tutti i genitori che hanno intrapreso la strada del ricorso contro la Citta’ Metropolitana di Milano, le Province di Monza e Pavia hanno avuto giustizia. Ottenendo l’erogazione dei servizi nella misura corrispondente alle effettive esigenze dei loro figli, cosi’ come dovrebbe accadere per tutti gli alunni e gli studenti con disabilita’ in base alla nostra normativa”, spiega Alberto Fontana, presidente di Ledha. “La Sezione milanese dell’Unione italiana ciechi – racconta Nicola Stilla, presidente di Fand Lombardia – ha anche presentato un ricorso al Tar contro la Citta’ Metropolitana a cui e’ stata contestata la mancata attivazione degli interventi tiflodidattici e tifloinformatici a favore degli studenti con disabilita’ sensoriali residenti nella Provincia di Milano”. Il Tar Lombardia non solo ha ritenuto fondato il ricorso, ma ha confermato che “l’inserimento scolastico dei minorati della vista rientra tra le competenze della Provincia in base a diverse norme” e che gli interventi tiflodidattici e tifloinformatici costituiscono “un elemento necessario per l’integrazione scolastica dei minorati della vista”. “Nonostante i risultati conseguiti insieme a Ledha – aggiunge Nicola Stilla – ancora oggi ci troviamo davanti al balletto delle responsabilita’ e all’assoluta incertezza per il nuovo anno scolastico. Siamo convinti che il diritto allo studio sia un diritto anche e soprattutto per gli alunni e gli studenti con disabilita’. Per questo motivo ci adopereremo con tutte le nostre forze per ottenere l’applicazione integrale della sentenza del Tar Lombardia”.

Fonte: Redattore sociale


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