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La Buona Scuola passa ‘l’esame’ alla Camera dei deputati

Il provvedimento passa ora all'esame del Senato. "Emozionata e soddisfatta per ok @Montecitorio #labuonascuola @MiurSocial". Così su Twitter il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini ha commentato il risultato del voto.

Pubblicato:20-05-2015 17:10
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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ROMA – L’aula della Camera ha approvato il ddl di riforma della scuola con 316 si’, 137 no e 1 astenuto. A favore hanno votato Pd, Area popolare, Scelta civica, Per l’Italia-Centro democratico, Psi, Minoranze linguistiche. Contrari M5s, Forza Italia, Lega, Sel, Fdi-An, Alternativa libera. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato.

“Emozionata e soddisfatta per ok @Montecitorio #labuonascuola @MiurSocial”. Così su Twitter il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini ha commentato il risultato del voto.

“Con il via libera dell’Aula di Montecitorio al disegno di legge ‘La Buona Scuola’ si avvicina – continua la Giannini – il raggiungimento di un obiettivo che per questo governo e’ centrale: il rilancio del nostro sistema di istruzione attraverso un cambiamento culturale che mette al centro questi principi: autonomia, trasparenza, responsabilita’, valutazione e merito”. “La scuola che avremo a settembre sara’ una scuola nuova, con piu’ risorse umane e finanziarie per costruire il proprio progetto formativo, anche in base alle esigenze espresse dagli studenti. Alla Camera dei Deputati- continua il ministro – e’ stato fatto un grande lavoro per arricchire ulteriormente il testo e sciogliere alcuni nodi. Abbiamo messo un primo punto dopo mesi di dibattito. Confidiamo ora che al Senato ci sia un lavoro altrettanto proficuo e che si possa poi procedere ad un rapido via libera per avere le prime novita’ in vigore gia’ a settembre”.


Il disegno di legge approvato oggi alla Camera e’ frutto di un lavoro di ascolto iniziato a settembre dal Governo e proseguito con le audizioni in Parlamento e gli incontri dell’Esecutivo con sindacati, studenti e genitori. Il ddl prevede un finanziamento aggiuntivo di 3 miliardi a regime sul capitolo istruzione e un piano straordinario di assunzioni per poter dare alla scuola i docenti di cui ha bisogno e tirare una linea con il passato sul tema del precariato storico.

Dal 2016 si assume solo per concorso. Il provvedimento mette al centro l’autonomia scolastica. Si danno gli strumenti finanziari e operativi a dirigenti scolastici e docenti per poterla realizzare. Ovvero piu’ soldi (viene raddoppiato il Fondo di funzionamento delle scuole) e piu’ risorse umane (con il piano assunzioni ogni istituto avra’ in media 7 docenti in piu’ per i progetti e il potenziamento dell’offerta). Agli studenti viene garantita un’offerta formativa piu’ ricca che guarda alla tradizione (piu’ Musica, Arte), ma anche al futuro (piu’ lingue, competenze digitali, Economia).

L’intera comunita’ scolastica, famiglie e studenti compresi, sara’ coinvolta nell’elaborazione del Piano dell’offerta formativa della propria scuola, il documento costitutivo dell’identita’ culturale e progettuale delle scuole. Nel ddl ci sono risorse specifiche per la formazione e l’aggiornamento dei docenti e per la loro valorizzazione. Continua l’investimento dello Stato sull’edilizia scolastica, con fondi ad hoc per gli interventi di manutenzione, ma anche per la costruzione di strutture innovative.

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