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Il lavoro di DIREtta – Le notizie dal territorio

Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti

Pubblicato:20-05-2015 06:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:20

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Il mondo del lavoro e non solo. Ogni giorno in Italia il tema dello sviluppo economico, dei rapporti tra imprenditori e lavoratori assumono i contorni piu’ diversi. Qui la ragione di ‘Lavoro in DIREtta’ lo speciale della Dire in collaborazione con i colleghi di Rassegna (www.rassegna.it). Buona lettura (anche su www.dire.it).

MARCHE, SCIOPERO CALL CENTER TELECOM CON PRESIDI ANCONA E ASCOLI

Questa mattina dalle 10.30 fino alle 11.45 si è svolto il primo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori Telecom, senza il preavviso di legge, per contrastare la societarizzazione e cioè il processo di avvio all’esternalizzazione dei call center Telecom. E’ quanto afferma la Slc Cgil delle Marche. “Lo sciopero di questa mattina – spiega – è stato deciso per far giungere la voce delle lavoratrici e dei lavoratori dei call center in occasione dell’assemblea degli azionisti Telecom che si svolge oggi a Milano. Tutti i lavoratori hanno presidiato le sedi di Caring (call center) delle Marche, così come in tutta Italia, con un flash mob per informare i cittadini, le istituzioni e l’opinione pubblica dei rischi che potrebbe portare l’esternalizzazione, a partire da quelli occupazionali”. Nelle Marche sono presenti circa 200 lavoratrici e lavoratori divisi tra Ancona (150), Ascoli Piceno e Macerata (50 unità) mentre la sede di Pesaro è già stata chiusa, nonostante le iniziative del sindacato. Ad Ancona il presidio è stato effettuato di fronte alla sede Telecom Italia di Via Miglioli, 11; ad Ascoli, in via Sardegna, davanti alla locale sede Telecom.


TOSCANA, 22/5 SCIOPERO GENERALE DIPENDENTI CNA

Le Cna della Toscana, senza dichiararne le motivazioni, hanno comunicato ai sindacati la volontà di non applicare più ai dipendenti il contratto nazionale del terziario, ma di voler applicare quello delle comunicazioni artigiane, “che per i lavoratori significherebbe un peggioramento delle condizione economiche e normative, ma soprattutto il disconoscimento delle mansioni, del ruolo e delle professionalità che in quel contratto non trovano il giusto e corretto inquadramento e valorizzazione”. Lo affermano i sindacati di categoria, in una nota. “E’ un atto molto grave volto – a loro avviso -, in realtà, a far pagare il costo della crisi e delle difficoltà delle Cna alle lavoratrici e ai lavoratori, che sono invece il valore aggiunto, la colonna portante dell’Associazione, come ben sanno gli associati. I 1.000 lavoratori e lavoratrici e le Organizzazioni Sindacali sono disponibili ad affrontare tutte le problematiche di equilibrio economico che in alcuni territori vengono poste, ma chiedono il rispetto del proprio lavoro attraverso il mantenimento del Ccnl del terziario. Scioperiamo il 22 maggio per il contratto e per il rispetto della nostra professionalità. Nell’occasione dello sciopero è in programma un presidio dalle ore 10 alle 13, di fronte alla sede della Cna a Firenze”.

INCENDIO FIUMICINO: FILT, ADR COORDINI DATORI DI LAVORO E MEDICI

“Oggi auspichiamo che Adr confermi la necessità di assumere un ruolo di coordinamento per ridurre i possibili rischi per la salute dei lavoratori”. E’ quanto afferma Valeria Mascoli, segretaria regionale del trasporto aereo della Filt Cgil, in merito alla situazione all’aeroporto di Fiumicino a seguito dell’incendio del 7 maggio scorso ed in occasione oggi di un incontro con Cgil e le categorie dei trasporti, Filt e del commercio, Filcams.

“Come concordato in Prefettura lo scorso 12 maggio tra Adr, Enac e le Federazioni di categoria dei trasporti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – ricorda infine Mascoli – c’è l’impegno da parte di Adr a coordinare datori di lavoro e medici competenti per fronteggiare i possibili eventi rischiosi per la salute dei lavoratori e mantenere un dialogo informativo costante con tutti i soggetti coinvolti”.

CNH MODENA: FIOM VINCE ELEZIONI RLS TRA GLI OPERAI

Il primo voto per i Rappresentanti alla salute e alla sicurezza nel gruppo Fca-Cnh segnala un ottimo risultato per la Fiom che dal 2011 era stata esclusa da qualunque elezione di delegati dei lavoratori in quanto non firmataria del contratto specifico di lavoro del gruppo. Nello stabilimento Cnh di San Matteo di Modena, la Fiom è risultata il primo sindacato tra gli operai e il secondo tra gli impiegati. Nelle elezioni svoltesi lunedì e martedì, su 788 addetti (256 operai e 532 impiegati) hanno votato il 378; i voti validi sono stati 369. La Fiom ha ottenuto 100 voti (di cui 63 tra gli operai), l’associazione capi e quadri 138, Fim 57, Uilm 74. Michele De Palma, coordinatore nazionale per la Fiom del settore auto, e Cesare Pizzolla, segretario generale della Fiom di Modena, hanno commentato così il voto: “È innanzitutto un risultato positivo che i lavoratori possano tornare a scegliere liberamente, quindi anche per la Fiom, in Cnh. Come nei prossimi giorni succederà pure in Fca. Nello specifico, il voto di Modena, in una fabbrica a prevalenza di impiegati, conferma dopo cinque anni di ripetuti tentativi di cancellare la Fiom dagli stabilimenti Fca e Cnh, la volontà dei lavoratori di volere la Fiom in Fiat. In particolare, le tute blu della Cgil sono il primo sindacato tra gli operai e ottengono il secondo posto tra gli impiegati”.

“La Fiom, quindi – proseguono i due dirigenti sindacali – potrà rappresentare i bisogni e le necessità dei lavoratori, per tutto quello che riguarda la salute e la sicurezza nello stabilimento, visto che nel 2011, con l’entrata in vigore del contratto specifico, la Fiat non ha più riconosciuto i nostri rappresentanti. L’elezione dell’Rls che abbiamo conquistato, comunque, servirà a tutti per pesare e valutare la rappresentatività delle singole organizzazioni sindacali negli stabilimenti Fca-Cnh”.

SCUOLA, SINDACATI: GRAVISSIMO RITARDO MIUR SU EROGAZIONE FONDI

Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal e Gilda Unams scrivono al ministero dell’Istruzione dando voce alla “sofferenza delle scuole che, ad oggi, a poco più di 20 giorni dalla conclusione delle lezioni – cosa mai avvenuta in passato – non hanno ancora ricevuto neppure un euro dei fondi per il funzionamento amministrativo e didattico del 2015. E ciò in presenza di scadenze diventate ormai ineludibili per le istituzioni scolastiche, quali pagamento dei fornitori e delle bollette a fronte di una cassa scolastica necessariamente vuota perché non alimentata dal fondo del funzionamento ministeriale”.

“Per di più il gestore istituzionale della piattaforma certificazione crediti ha ufficialmente ammonito tantissime scuole che risultano inadempienti rispetto alle scadenze di pagamento delle fatture, minacciando le sanzioni del caso. Già una settimana fa abbiamo denunciato come inaccettabile questa situazione – continua la nota -. Unitariamente ora chiediamo l’immediato trasferimento delle risorse dovute alle scuole e, in attesa, un intervento urgente presso il gestore a che cessi i suoi interventi intimidatori e una convocazione del tavolo di informativa per discutere, oltre alle questioni aperte con il tavolo tecnico (mepa, help desk, stato della sperimentazione diretta delle supplenze, monitoraggio residui) anche di questa grave situazione in cui sono lasciate le scuole”.

“La situazione – scrivono i sindacati – è ancora più paradossale se si considera che mentre il governo va sbandierando gli investimenti collegati al ddl sulla scuola dimostra un totale disinteresse per la gestione (difficile) quotidiana delle istituzioni scolastiche lasciandole senza un euro per il funzionamento”.

TRELLEBORG WHEEL SYSTEM: SINDACATI, SIGLATO IMPORTANTE ACCORDO

“È stato firmato ieri un importante accordo tra i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la Trelleborg Wheel System di Tivoli, azienda leader nel settore dei pneumatici e delle ruote complete per macchine agricole e forestali. Un accordo che oltre a confermare il valore della concertazione, dovrebbe essere preso a modello nella pratica delle relazioni industriali per una serie di motivi, primo fra tutti quello di mirare ad aumentare i posti di lavoro, puntando su un’occupazione di qualità, su un’adeguata formazione e sulla valorizzazione del personale, sul rispetto degli standard di sicurezza. Un punto dell’accordo merita in particolare di essere sottolineato: quello che prevede la stabilizzazione di 69 lavoratori entro il 31 dicembre 2015 con un contratto a tempo indeterminato, mantenendo le tutele previste dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. Una bella vittoria per il sindacato che continua nella sua battaglia in difesa del lavoro e della stabilizzazione dei lavoratori attraverso la contrattazione”. Così, in una nota, il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio Claudio Di Berardino, il responsabile della Cisl di Roma Mario Bertone e il segretario generale della Uil di Roma e del Lazio Alberto Civica.

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