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Libia, Renzi esclude l’intervento di terra: “Rischio eccessivo”

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Pubblicato:20-04-2015 08:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:16

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M. Renzi

M. Renzi

ROMA –  “Tutte le italiane e gli italiani pensano che quando c’e’ un Paese come la Libia dove rischi che ti taglino la testa e quindi sei costretto a fuggire e muori in mare in quel modo, innanzitutto c’e’ il sentimento di cordoglio, di dolore. Rimaniamo umani, partiamo da questo“. E’ questo l’invito del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenuto stamattina aRtl 102.5.

“L’Italia comunque la pensiamo, e’ un Paese di civilta’. Questo e’ il primo punto”, aggiunge.

“In questo momento intervenire in Libia con forze internazionali in terra ferma e’ un rischio assolutamente eccessivo. Si parla di peace keeping, ma li’ non c’e’ la pace”, spiega Renzi. “Per i trafficanti di uomini occorre un’operazione condivisa in Europa, ma mirata. E ci sono tutte le condizioni per farlo”. “Il blocco navale in acque internazionali significa far fare il taxi agli scafisti. Ditelo a quelli che lo propongono”, è la frecciata che Renzi manda a tutti quelli, prevalentemente voci della destra italiana, hanno proposto la soluzione del blocco navale.  “Diverso il ragionamento- aggiunge- se potessimo farlo in acque territoriali libiche. Ma ci vuole un accordo internazionale, e soprattutto un accordo con il governo libico, che tuttavia e’ diviso. O altrimenti dovremo dichiarare guerra, ma si puo’ fare?”. “Non possiamo pensare di mandare decine di migliaia di uomini senza una strategia, sull’onda dell’emozione- precisa Renzi-. Escludo la possibilita’ della presenza di uomini di terra, in questo momento”


“Io ho chiesto che l’Europa giovedi’, dopo aver fatto riunioni su tutto, anche sul pesce palla– spiega-, dedichi un consiglio europeo al problema dei migranti”.

 

“Penso che l’Europa possa prendere una posizione condivisa. Ho parlato con Merkel, le ho raccontato della mia commozione per cio’ che stava accadendo, le ho spiegato i dettagli di quello che e’ in corso e di altre cose che non possono essere rese pubbliche. L’ho sentita molto partecipe al dolore nostro e della comunita’ internazionale. Credo che il consiglio europeo possa prendere una posizione condivisa, unanime”.

Renzi spiega di aver parlato anche “con Hollande, con Tsipras e con Muscat” atteso oggi a Palazzo Chigi.

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