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Toninelli dà l’ok al passante per Bologna, il sindaco Merola: “Meglio con corsia emergenza su A14”

"Abbiamo vinto". Intervista al sindaco Merola che oggi torna soddisfatto dall'incontro a Roma con il ministro delle Infrastrutture: il passante che Bologna aspetta da tempo sembra si sia finalmente sbloccato

Pubblicato:20-03-2019 18:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:15

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BOLOGNA – “Abbiamo vinto“. Non nasconde la soddisfazione il sindaco di Bologna, Virginio Merola, al ritorno dall’incontro a Roma con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, che dopo una lunga attesa sembra aver sbloccato la partita del Passante.

“Sapete dove ha sede il ministero? In piazzale di porta Pia 1. Stamattina sono arrivato lì e ho pensato: vedrai che oggi la sblocchiamo. Ho fatto una foto e mi sono detto: qui si è aperta una breccia. La breccia di porta Pia ha portato fortuna…“, sorride Merola nel corso di un’intervista rilasciata all’agenzia Dire.



Per il Comune di Bologna, dunque, l’esito del confronto con Toninelli rappresenta una vittoria?

“Finalmente si sono affermate le ragioni di fondo per le quali abbiamo combattuto fino ad oggi. Primo: è la scelta della soluzione meno impattante per l’ambiente quella del Passante, che ho preso prima della campagna elettorale. Secondo: è la scelta che ha portato a casa per la prima volta i soldi necessari per fare l’opera, perchè tutti discutevano di come farla e nessuno si era preoccupato di portare i soldini a casa, cosa che hanno fatto il sottoscritto e questa amministrazione comunale. Terzo: il fatto di fare delle scelte responsabili comunque trova un riscontro nella realtà, perchè l’ho detto prima delle elezioni, pagandone anche il prezzo, che la scelta migliore era quella del Passante”.

Vanno in archivio, così, le altre strade di cui si è parlato in questa lunga fase di stallo.

“Alcuni hanno sostenuto l’opzione zero, altri hanno divagato su come scassare la collina con il Passante sud. Oggi prendo atto volentieri che Toninelli si è assunto le proprie responsabilità e ha proposto due soluzioni, tra le quali sceglieremo nella Conferenza dei servizi, che sarà convocata e quindi si avvierà l’iter per la realizzazione dell’opera. Queste due soluzioni riconoscono che l’opzione zero non può esistere e vanno nel senso che avevamo indicato con il progetto proposto. Cioè da un lato fluidificare il traffico perchè c’è troppa congestione sia in autostrada che in tangenziale, dall’altro aumentare la sicurezza. Infine, la cosa più rilevante di questo accordo è il non attardarsi a capire se abbiamo allargato di tre o due o un metro le corsie, ma prevedere tutte le opere di viabilità nell’area metropolitana che sono necessarie proprio ad alleggerire il traffico in tangenziale. Così come è previsto che ci siano 140 ettari di verde e di bosco e le barriere acustiche. E soprattutto c’è l’impegno preso da Toninelli, che ho molto apprezzato, sul fatto che gli eventuali costi ridotti dell’allargamento saranno comunque concentrati su ulteriori opere di mitigazione ambientale per le zone interessate direttamente dall’attraversamento”.


Cos’è che ha sbloccato la situazione?

“Finalmente ci si è ascoltati, probabilmente è servita la manifestazione a cui ho invitato tutti per far capire che questa comunità era preoccupata dal fatto che non si sbloccassero opere attese da tempo. La manifestazione è stata una testimonianza del fatto che la nostra non era una proposta isolata ma rispondeva alle esigenze di un’intera comunità. Quindi sono contento di aver detto la verità anche ai cittadini dei comitati, che magari continuano ad avercela con me, ma penso sia importante lavorare per l’interesse generale di una comunità e in ogni caso ci sarà un’estrema attenzione a come mitigare il passaggio per tutti i cittadini vicini alla tangenziale, come ho sempre detto”.

Sul tavolo, ora, ci sono due ipotesi progettuali. Qual è quella che per il Comune risponde di più alle esigenze?

“Hanno termini tecnici che magari si prestano a ironia, ma in base della mia esperienza, poi saranno i tecnici a valutare definitivamente, direi che la soluzione ‘A evoluta’, così è stata chiamata dal ministero, sia quella migliore. Forse per il nome stesso… E’ la soluzione che permette di garantire sicurezza con la terza corsia dell’autostrada, quindi si può realizzare quella di emergenza, e permette comunque di intervenire sull’allargamento della tangenziale con delle banchine di sosta alternate agli svincoli”.

Gli svincoli sono tanti e sono anche destinati ad aumentare– continua il sindaco Merola- quindi ci sarà anche una fluidificazione del traffico potendo utilizzare l’attuale corsia d’emergenza e utilizzando le banchine per la sosta d’emergenza (l’alternarsi di banchine e svincoli dovrebbe fornire uno spazio di emergenza più o meno ogni 500 metri, ndr). Questa soluzione comunque dev’essere verificata tecnicamente, ma l’importante è che le condizioni di intervento che avevamo posto sono previste dalle due soluzioni che ci ha proposto il ministro. Sceglieremo la migliore anche in base alle valutazioni tecniche”.

Servirà ripetere le procedure della Valutazione di impatto ambientale (Via)?

“Ecco, un altro aspetto importante è che tutto questo non comporta di riaprire la Via, per nessuna delle due soluzioni, perchè entrambe prendono il progetto fatto da noi e in qualche punto lo ridimensionano, quindi non richiedono una nuova Via”.

 


Secondo il ministro, i cantieri potranno aprire in tempi brevi. E’ così?

“Toninelli ha ragione. Possiamo aprire a breve i cantieri perchè, essendo noto che l’abbiamo studiata per molti anni, penso che tecnicamente sia una valutazione rapida quella da fare con le strutture tecniche del ministero per poi convocare la Conferenza dei servizi, nella quale tutti gli altri interlocutori faranno le proprie valutazioni”.

Dall’incontro di oggi è uscita anche un possibile cronoprogramma?

“No, perchè le proposte ora ci sono state illustrate e ovviamente abbiamo bisogno anche noi di farle esaminare tecnicamente. Però ripeto: non è un lavoro tecnico lungo, i dati ci sono tutti”.

Se l’amministrazione comunale ha vinto, chi ha perso?

“Ha perso soprattutto la Lega, che ha mantenuto questa posizione abbastanza furbetta di dire che si portava il Passante a sud in modo da accontentare i cittadini a ridosso della tangenziale e opporsi comunque alla nostra proposta. Un’azione completamente irresponsabile. Prendo atto volentieri, invece, del fatto che il ministro Toninelli e quindi il M5s hanno assunto una posizione responsabile e di governo. Come ho sempre detto si poteva trovare un accordo e i fatti lo hanno dimostrato“.

Questo vuol dire che con i grillini si può dialogare?

“Con il ministro Toninelli sono riuscito a dialogare. Adesso non allarghiamoci…“.


TONINELLI: A BREVE L’AVVIO DEI CANTIERI PER IL PASSANTE

Sul Passante di Bologna “a breve verrà avviato l’iter che porterà in tempi brevi, sempre in condivisione con gli enti territoriali, all’avvio dei cantieri”. Lo assicura il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, che commenta così l’esito del vertice di questa mattina a Roma con Comune e Regione Emilia-Romagna.

Due le proposte alternative in campo su cui “si focalizza l’attenzione del ministero”, come riferito in mattinata: l’allargamento della tangenziale a tre corsie (più quella di emergenza) o il potenziamento dell’A14 a tre corsie più una sorta di terza corsia dinamica in tangenziale.

“Abbiamo elaborato soluzioni alternative che faranno risparmiare circa 120 milioni di euro- sottolinea il ministro- l’equivalente di un’altra grande opera e avranno un consistente minor impatto ambientale”. Questo, rivendica Toninelli, “per noi significa fare le opere: non accettare a occhi chiusi progetti faraonici che colpiscono i territori, ma ragionare su scenari alternativi, in dialogo con le istituzioni locali, per avere il massimo del risultato salvaguardando l’ambiente ed evitando dispendio inutile di denaro”.

Il ministro si toglie così il classico sassolino dalla scarpa. “Sono mesi che da più parti ci accusano di bloccare le opere e di fermare i cantieri- afferma- noi dimostriamo con i fatti che è una fake news clamorosa. Non abbiamo bloccato alcun cantiere e le opere, quelle utili alla collettività, le facciamo eccome. Portando avanti però, rispetto al passato, progetti nettamente migliorativi che fanno risparmiare soldi, consumo di suolo e che hanno impatti superiori anche in termini di snellimento del traffico, nella convinzione che la mobilità urbana vada spostata sempre più su ferro”.

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