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Radicali donano cannabis terapeutica in piazza a Milano

Per sensibilizzare la Regione Lombardia sul libero accesso alla cannabis terapeutica e delimitare il confine tra legale e illegale

Pubblicato:20-02-2018 18:01
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30
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MILANO – Distribuire marijuana medica in piazza per sensibilizzare la Regione Lombardia sul libero accesso alla cannabis terapeutica e delimitare il confine tra legale e illegale. Il partito +Europa di Emma Bonino, con la presidente dei Radicali Italiani Antonella Soldo e con la candidata capolista alla regionali lombarde Barbara Bonvicini, anima largo Caroli, piazza centralissima di Milano, con un banchetto preso di mira da molti curiosi e anche da qualche agente Digos, corso ad accertarsi “che la documentazione di chi produce la marijuana sia in regola”. A detta di Bonvicini questa “e’ un’iniziativa antiproibizionista perche’ l’antiproibizionismo riguarda purtroppo anche i prodotti considerati legali”. 

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La distribuzione di cannabis terapeutica e’ perfettamente legale perche’ al di sotto dello 0,6% di principio attivo

La capolista radicale alle regionali lombarde racconta che la distribuzione di cannabis terapeutica “e’ perfettamente legale perche’ al di sotto dello 0,6% di principio attivo”, e che l’azione e’ tesa “a denunciare come anche cio’ che e’ legale, come la cannabis terapeutica ma anche la deroga per un malato che ne fa uso ad ottenere la patente, sono diritti soggetti ancora a discipline proibizioniste che sanno di repressione, prerogativa di uno Stato che diventa ingerente sul libero agire delle persone”. Insomma, delimitare il confine tra legale e illegale, che in questo paese non e’ ancora molto chiaro. 

Il 22 settembre scorso gli attivisti radicali furono denunciati per istigazione a delinquere

Bonvicini racconta a tal proposito dell’esperienza del 22 settembre scorso, quando con un’iniziativa simile “organizzata alle colonne di San Lorenzo, nota piazza di spaccio”, gli attivisti radicali furono denunciati per istigazione a delinquere: “La realta’ pero’ e’ che noi stavamo distribuendo semi- conclude- e la donazione di semi in questo paese e’ legale”.


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