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Regionali Lazio, Di Traglia: “Priorità liste d’attesa e barriere architettoniche”

Parla il candidato al Consiglio regionale del Lazio per Leu

Pubblicato:20-02-2018 13:27
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30
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ROMA – “Noto una differenza tra il clima nazionale e quello regionale. Credo che la coalizione che sostiene Zingaretti all’interno della quale c’è anche Leu possa vincere le elezioni”. Così Stefano Di Traglia, candidato al Consiglio regionale del Lazio per Leu, nel corso di un’intervista all’agenzia stampa Dire.

“Le priorità per la Regione sono molte- ha spiegato- Il Lazio esce, grazie al lavoro di Zingaretti, da un commissariamento causato da chi è venuto prima di lui. Questo consentirà di investire maggiormente nel settore della sanità, penso alle aperture delle nuove case della salute, all’assunzione di nuovi operatori e di medici e all’abbattimento delle liste di attesa. Un tema che mi sta a cuore e quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Ho incontrato alcune persone che me ne hanno parlato e molti si sono detti ostaggi nelle loro case, come ad esempio gli inquilini delle case dell’Ater che ho incontrato ieri. Ogni Comune deve adottare dei piani per abbattere le barriere. Se sarò eletto chiederò alla giunta quali Comuni e quanti hanno adottato questo piano”.

“POSSIBILI CONDIZIONI PER ALLEANZA CON M5S”

“Un’alleanza tra Leu e M5S si farà, se si farà, sui contenuti. Ci possono anche essere le condizioni: su alcuni temi e questioni, al netto di alcuni comportamenti surreali dei militanti e del gruppo dirigente, si può immaginare qualche punto in comune. Penso alla crescita, all’efficienza energetica, alla mobilità, all’innovazione, al trattamento dei rifiuti. Ricordo che in Parlamento c’è stata anche una convergenza sulla reintroduzione dell’articolo 18”, commenta Di Traglia.


“Una ricomposizione con il Pd dopo il voto?- ha aggiunto Di Traglia- La posta in gioco è molto alta e bisogna garantire una formazione che provi a sottolineare alcuni temi come la tutela dei deboli, più dignità al lavoro e la lotta alle disuguaglianze. Su questo dobbiamo decidere se aprire un confronto con il Pd ma anche con altri”. “Non mi piace poi questo clima di tavola già apparecchiata per il dopo voto con Gentiloni che insiste dicendo di essere pronto- ha concluso l’esponente di Leu- Questo lascia intendere che c’è un pezzo di establishment che ha già programmato il dopo voto punto è questo potrebbe portare cittadina di una scelta opposta ea premiare le forze populiste. Va fatta invece di respirare la democrazia con il libero voto”.

“IN LOMBARDIA PD NON HA VOLUTO ACCORDO”

“In Lombardia non hanno voluto un accordo, nel Lazio sì. In Lombardia con Gori non hanno voluto minimamente pensare di rivolgersi a Leu, ci hanno presentato una candidatura imposta da prendere o lasciare. Nel Lazio invece è stato avviato un dialogo e un confronto a partire dalla legge elettorale. Questi sono i motivi, oltre a quelli del contenuto programmatico, che hanno fatto pendere la bilancia a favore di un’alleanza con Zingaretti”, ha spiegato Di Traglia nel corso dell’intervista alla Dire.

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