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Berlusconi: “Non sono un politico, la politica mi ha sempre fatto schifo”

Lo ha dichiarato nel corso di un incontro con gli imprenditori organizzato da Assolombarda a Milano

Pubblicato:20-02-2018 11:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30
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ROMA – “Non sono un politico, a me la politica ha sempre fatto schifo. E tutti i tradimenti che si verificano in politica fanno vedere come davvero la politica qualcuno ha detto che era…. e’ un ambito molto lontano dal meglio dell’attivita umana”. A dirlo è Silvio Berlusconi nel corso di un incontro con gli imprenditori organizzato da Assolombarda a Milano.

Berlusconi, ex Cavaliere del Lavoro, è in politica dal 1993. Risale al dopo Tangentopoli la sua storica “discesa in campo”: era il gennaio del 1994 quando motivava la sua scelta di fondare un nuovo partito politico – Forza Italia, che, nelle sue intenzioni, doveva diventare la casa dei moderati di centrodestra- in un videomessaggio registrato trasmesso a tutte le tv.

L’Italia è il Paese che amo. Qui ho le mie radici, le mie speranze, i miei orizzonti. Qui ho imparato da mio padre e dalla vita, il mio mestiere d’imprenditore. Qui ho anche appreso, la passione per la libertà. Ho scelto di scendere in campo, e di occuparmi della cosa pubblica, perché non voglio vivere in un Paese illiberale governato da forze immature, e da uomini legati a doppio filo, a un passato politicamente ed economicamente fallimentare


Silvio Berlusconi vince le elezioni di quella primavera. Il Governo da lui guidato dura poco, ma Berlusconi resta saldamente al comando dell’opposizione fino al 2001, anno in cui vince di nuovo alla guida della Casa della libertà. In quella legislatura si verificherà una crisi di governo, a  termine della quale Berlusconi viene tuttavia incoronato ancora presidente del Consiglio.

Stessa vittoriosa sorte elettorale nel 2008: Berlusconi è presidente del Consiglio per la quarta volta. Nel 2009 fonda un nuovo partito, il Popolo della libertà.

La vicenda politica di Berlusconi, però, si intreccia strettamente con quella giudiziaria. Viene condannato per frode fiscale nell’ambito del processo Mediaset e questo lo porta all’incandidabilità fino al 2019. Per questo motivo non può concorrere alle Politiche del 4 marzo prossimo, pur facendo campagna elettorale.

Anche se “la politica mi ha sempre fatto schifo”, come dichiarato oggi.

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