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Dal Governo ok alle norme sulla concorrenza, ma i farmaci di fascia C restano in farmacia

Il Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il

Pubblicato:20-02-2015 15:49
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

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farmaciIl Consiglio dei ministri, a quanto si apprende, ha approvato il ddl sulla concorrenza. Ma la vendita dei farmaci di fascia C rimane in farmacia. Questo l’esito del cdm di questo pomeriggio.

A dare la notizia sui farmaci è stata su twitter Beatrice Lorenzin, ministro della Salute. “La vendita dei farmaci di fascia C- ha scritto- rimane in farmacia. Vittoria dei pazienti, sopratutto degli anziani”.

Contrario alla decisione il Codacons.”Semplicemente assurda la decisione di escludere dal ddl sulla concorrenza la liberalizzazione della vendita di farmaci di fascia C fuori dalle farmacie- scrive il Codacons, in una nota- Questa misura è una vittoria esclusiva della casta dei farmacisti, e un danno enorme per i cittadini. L’esultanza del ministro di fronte alla decisione di escludere i farmaci di fascia C dalla liberalizzazioni è assolutamente inopportuna, sgradevole e fuori luogo, e rappresenta un regalo allo lobby delle farmacie. In tutto il mondo, infatti, tali medicinali sono venduti nei supermercati e in esercizi diversi dalle farmacie, alla presenza di un farmacista che possa garantire la salute dei consumatori, e senza alcuna conseguenza per i cittadini, se non un evidente risparmio sul fronte economico”.


A favore di un ampia liberalizzazione si era schierata anche l’associazione Altoconsumo. “La liberalizzazione del mercato farmaceutico- aveva scritto poco prima della decisione- è necessaria e non ancora completa in Italia. Le resistenze corporativistiche si arroccano sui luoghi, tralasciando l’importanza della funzione di tutela della salute, che può essere esercitata non solo tra le mura di una farmacia ma anche altrove. E’ il farmacista a essere garante della salute dei cittadini (di un uso sicuro e consapevole dei farmaci) e non il luogo farmacia”.

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