NEWS:

Laurea ad honorem per Toni Servillo

L'attore napoletano premiato all'Alma Mater di Bologna

Pubblicato:20-02-2015 12:33
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:07

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

toni servilloCon l’Alma Mater di Bologna (e il rettore Ivano Dionigi) ha un rapporto molto stretto. Per due volte ha partecipato al ciclo di serate dedicate ai Classici (nel 2008 e nel 2012), mentre nel 2010 è stato l’ospite d’onore all’inaugurazione dell’anno accademico. E adesso, per Toni Servillo, è arrivato il momento di ricevere dall’Università di Bologna la laurea ad honorem in Discipline della musica e del teatro. La cerimonia è in programma per sabato 28 febbraio, alle 11 nell’aula magna Santa Lucia, ed è aperta al pubblico fino ad esaurimento dei posti disponibili. Attore protagonista di alcuni dei film italiani più importanti degli ultimi tempi (Gomorra, Il Divo, La Grande Bellezza), ma soprattutto grande attore teatrale, Servillo riceverà dalle mani di Dionigi la laurea che gli è stata attribuita all’unanimità dal Consiglio del Dipartimento delle Arti visive performative mediali dell’Alma Mater (il vecchio Dams).

“Toni Servillo- si legge nelle motivazioni- si pone oggi, nei fatti, all’attenzione della scena nazionale e internazionale come autentico Maestro, nell’accezione più piena e alta del termine, ossia portatore di una pedagogia artigianale in quanto imprescindibile punto di riferimento nei percorsi di formazione di molti giovani attori, ma anche drammaturghi e registi, interessati all’esplorazione degli incerti terreni di confine tra teatro e musica, nel segno della vigile cura del ritmo e della melodia”.

Nato ad Afragola, in provincia di Napoli, nel gennaio del 1959, Servillo “è probabilmente l’attore italiano più noto oggi nel mondo”. E “se il successo e la fama gli sono venuti soprattutto dal grande schermo”, è però col teatro, “sua grande passione”, che Servillo “ha forgiato la sua arte attoriale, la sua straordinaria sensibilità interpretativa”.


Servillo, si legge ancora nelle motivazioni della laurea ad honorem, “dunque non è soltanto il nostro attore vivente più noto nel mondo. Egli è anche il più importante erede oggi del filone più vivo e fecondo della nostra scena, teatrale e cinematografica, dalla Commedia dell’arte in poi: il filone dell’attore artista, da sempre in grado di coniugare gli opposti, della tradizione e dell’avanguardia, del popolare e dello sperimentale, del comico e del tragico, della devozione al testo e del suo superamento. Senza dimenticare, ovviamente, la sua straordinaria sensibilità musicale e la sua vasta cultura in questo campo, una sorta di spontanea inclinazione alla messa in relazione di musica e teatro”, di cui le sue regie liriche “sono prova evidente”. Così facendo, sia in teatro che al cinema, Servillo “si dimostra capace di interpellarci come spettatori, di parlare a noi, di noi e del nostro confuso presente, con enigmatica, inquietante chiarezza”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it