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Forum Public Affairs: istituzioni e imprese si devono parlare

Lavoro, investimenti e innovazione sono i temi principali della quinta edizione di 'Forum Public Affairs 2017'

Pubblicato:19-10-2017 17:48
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:48

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ROMA – Lavoro, investimenti e innovazione. Sono i temi principali della quinta edizione di ‘Forum Public Affairs 2017’, l’appuntamento tenuto alla Camera che ha messo insieme Istituzioni, mondo dell’imprenditoria e della comunicazione.

Al centro il tema del lavoro, una delle tematiche più importanti e più complesse che il prossimo Governo dovrà affrontare.


Nel mondo del lavoro “c’è bisogno di comprendere la complessità del contesto- spiega Marina Sereni, vicepresidente Camera- e non trovare scorciatoie. C’è una profonda trasformazione dei sistemi produttivi: l’innovazione non si può fermare e non si deve fermare perché l’economia ne ha bisogno. Ma questa innovazione crea disagi, può distruggere posti di lavoro e crearne di nuovi, quindi c’è bisogno di una politica in grado di governare le conseguenze dell’innovazione sui temi della crescita dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.


Lo scopo, in questo campo, è quello di sviluppare e incrementare un dialogo circolare tra Istituzioni, Impresa, e cittadino.

“Bisogna investire sulle persone e metterle in condizione di essere sempre occupabili- suggerisce Maurizio Sacconi, presidente della commissione Lavoro del Senato- ovvero dotate di conoscenze, abilità e competenze che consentano loro di essere utili a sé e agli altri e di confrontarsi con le nuove tecnologie, dominandole”.


Forum Public AffairsJobs Act e alternanza scuola-lavoro “sono i primi punti sui quali lavorare- assicura Francesco Rotondi, avvocato e giuslavorista, socio fondatore LabLaw- l’alternanza scuola-lavoro è un tema incredibile che va però trattato con cognizione di causa e non lasciato a pochi stupidotti che manifestano senza neanche capire di cosa stanno parlando. Il Jobs Act è un buon provvedimento mal pubblicizzato e quindi mal capito, che però manca sempre di un pezzo che nessuna legge potrà mai darci: ovvero la cultura”.



Il dialogo fra imprese e istituzioni è in continuo cambiamento, proprio come quello della comunicazione e delle relazioni istituzionali.


“La lobbying 4.0 è la lobbying del futuro- osserva Simone Dattoli, amministratore delegato Inrete- l’utilizzo di nuovi strumenti di comunicazione, come il web e il digital, che possono cambiare e ampliare la gamma delle possibilità di un lobbista di far fruire dei propri messaggi, è il vero canale del futuro. Il web specialmente ora che siamo in epoca di fake news, è oggettivamente qualcosa da usare con sapienza e moderazione, sapendo quel che si fa, e il campo delle relazioni istituzionali applicato al web- conclude- è ancora più complesso e delicato”.

 

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