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Il Piano Casa della Liguria in 11 punti, ampliamenti fino a 200 metri cubi

L’ampliamento degli edifici esistenti da riqualificare è ammesso in tutti i parchi liguri. Il Piano Casa si applica anche a edifici condonati

Pubblicato:19-10-2015 16:38
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:39

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GENOVA –  Ecco quali sono gli undici punti del Piano casa approvato oggi dalla giunta regionale ligure di Giovanni Toti.

Il primo riguarda la percentuale di ampliamento degli edifici da ricostruire che è stata elevata dal 35% al 50% per quelli che si trovano in aree esondabili o in zona e che sono ricostruiti in zone sicure.

Il secondo dice che l’ampliamento degli edifici esistenti da riqualificare è ammesso in tutti i parchi liguri, oltre a quelli nei quali era già consentito della legge vigente, sotto il controllo dell’Ente parco.


Al terzo punto si ricorda che nel Piano casa sono mantenuti gli strumenti di controllo ambientale, la difesa del suolo e la tutela del paesaggio.

Il quarto abroga le norme tecniche che contenevano limitazioni alla progettazione degli interventi.

Nel quinto punto si ricorda che la possibilità di ampliamento o cambio d’uso è estesa anche alle pertinenze degli edifici esistenti, che non superino i 200 metri cubi.

Al sesto punto si legge che la demolizione di edifici esistenti da riqualificare e la loro ricostruzione è resa più agevole ed estesa al territorio comunale, eliminando i vincoli di localizzazione e le condizioni per la ricostruzione presenti nella vigente legge regionale.

Al settimo punto si ribadisce che il Piano casa della Regione Liguria diventa permanente per dare certezze di applicabilità a cittadini, imprese e Comuni.

All’ottavo si ricorda che i Comuni dovranno inserire nei loro piani urbanistici norme per la riqualificazione del patrimonio edilizio in conformità ai principi e alle misure di premialità previste dalla vigente legge regionale.

Passando al nono punto il Piano casa è potenziato e semplificato per essere più efficace e conseguire migliori risultati per la riqualificazione del patrimonio edilizio esistente, specie quello collocato in aree a rischio idraulico ed idrogeologico.

Col decimo punto si precisa che il Piano casa è applicabile anche agli edifici condonati, in quanto divenuti regolari a tutti gli effetti.

Con l’undicesimo e ultimo punto la Regione ricorda che l’ampliamento degli edifici esistenti è aumentato da 170 metri cubi a 200 metri cubi, in proporzione all’edificio esistente.

di Diego Curcio – Giornalista

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