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Cicchetti, candidato M5s che sfida Di Maio: “Non sono capace, non mi vota nemmeno mia moglie”

Se venisse eletto, quale sarebbe la prima cosa che farebbe? “Chiedere lezioni alla Merkel"

Pubblicato:19-09-2017 15:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:42

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Foto da Facebook

ROMA – Vincenzo Cicchetti, candidato alle primarie del M5S, oggi ha rilasciato una lunga intervista al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Ospite di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro, Cicchetti ha esordito spiegando come ha deciso di compiere questo passo, che lo vede sfidare altri 7 candidati, il più accreditato dei quali è Luigi Di Maio.

“Una mattina ero lì al pc, mi è arrivata la mail dallo staff del Movimento, che è arrivata a tutti, e ho deciso di iscrivermi. Pensavo di finire nel nulla dei numeri, invece mi ritrovo in corsa”.

Ha mai conosciuto Casaleggio? “Ho incontrato solo una volta Casaleggio padre a Bologna, cinque o sei anni fa”. Cosa pensa la sua famiglia di questa candidatura? “Se mi fosse confrontato con la famiglia avrei preso le botte– ha scherzato a Rai Radio1 Cicchetti- ho fatto tutto da solo. Mia moglie ha detto che non mi vota. Voleva votare per Di Battista, ora ha detto che sceglierà il più bello tra i candidati…”.


Lei parla in modo leggero, ma se vincesse le primarie potrebbe diventare il premier di questo Paese. E, magari, fare un vertice con Angela Merkel. “Se la incontrassi le chiederei delle lezioni private”. Prego? “Delle lezioni private. Per imparare come si fa a fare il premier. Tanto siamo quasi coetanei con lei”.

Perché Cicchetti dovrebbe esser meglio di Di Maio? “La mia candidatura è nata per contestare questo doppio incarico di premier e di segretario della maggioranza. Il premier deve fare il premier e il segretario deve fare il segretario”.

Lei si voterà? “Spero di ottenere due voti così non si riconosce che mi sono votato da solo”. In passato per chi ha votato? “Ero per il centrosinistra, ho votato da Lamberto Dini a Marco Pannella”.

Se venisse eletto, quale sarebbe la prima cosa che farebbe? “Per prima cosa chiedere lezioni alla Merkel, e come seconda mi contornerei di persone che sappiano fare il premier, perché io non ne sono capace”. Ma se non si sente capace di fare il Presidente del Consiglio, perché si è candidato? “Nella vita bisogna provare tutto”. E Di Maio, invece, sarebbe in grado di farlo? “Se avesse fatto per dieci anni un lavoro normale come tutti gli italiani, poi si sarebbe potuto candidare a premier”, ha concluso a Un Giorno da Pecora Cicchetti.

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