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Rifiuti, Galletti: nessun obbligo a costruire 12 inceneritori, possibili soluzioni alternative

"Nessuno ha detto 'costruiamo 12 inceneritori'. Questa è la

Pubblicato:19-09-2015 08:31
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:33

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inceneritori“Nessuno ha detto ‘costruiamo 12 inceneritori’. Questa è la ricognizione di quello che serve in Italia oggi per adeguarsi alle normative europee. Se poi le Regioni e i Comuni mi portano dei piani adottati – che sia chiaro, adottati – e mi dimostrano che quell’inceneritore è superfluo, sono ben lieto di procedere a modifiche”. Gian Luca Galletti ministro dell’Ambiente, lo dice in un’intervista a Radio24.

“Quello che non voglio è che si vada avanti come si è andato avanti finora. Stiamo pagando 120mila euro al giorno perché la Regione Campania non ha raggiunto gli obiettivi Ue e abbiamo già pagato 40 milioni- precisa Galletti- devo esporre tutto il Paese alle sanzioni Ue? Ho il dovere  di dire qual è il fabbisogno in Italia e dare una soluzione. Se poi c’è qualcuno che entro un anno mi porta la raccolta differenziata dal 20% al 70% e mi dimostra come, sarò il primo a sostenerlo. Ma non tollero che il 40% dei nostri rifiuti continua ad andare in discarica, quello si che è un danno all’ambiente”.

“Non vedo perché dovrei essere un amante della termovalorizzazione. Il mio mondo ideale e che auspico è al 100% di differenziata”, prosegue Gian Luca Galletti ministro dell’Ambiente.


“Anche io sono critico verso i termovalorizzatori, ne farei volentieri a meno e odio ancora di più le discariche. Amo la raccolta differenziata. Ma ricordo a tutti che nel nostro Paese il 40% dei rifiuti va in discarica- spiega Gallett6i- purtroppo non viviamo in un Paese dove non tutti i Comuni e tutte le Regioni puntano sulla raccolta differenziata. Alcuni Comuni sono eccellenze in Europa, dunque le regole funzionano. Allora cosa facciamo? Lasciamo che il 40% dei rifiuti vada in discarica e sottopongo il Paese alle sanzioni Ue? Bisogna incentivare la raccolta differenziata, però alcuni Comuni ci riescono e altri no, hanno tutti le stesse regole e gli stessi incentivi”.

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