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Ue, Corte europea: “Le Pen rimborsi all’europarlamento 300mila euro”

Leader destra francese non avrebbe dimostrato il lavoro dell'assistente

Pubblicato:19-06-2018 09:10
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:16
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ROMA – La Corte di giustizia dell’Unione Europea ha confermato la decisione del Parlamento europeo di recuperare da Marine Le Pen, eurodeputata dal 2009 al 2017, circa 300mila euro per l’impiego di un’assistente parlamentare. All’origine della decisione, si legge in una nota diffusa oggi all’Aia, il fatto che la dirigente del Front Nationale (Fn) non ha dimostrato che l’assistente abbia effettivamente svolto un’attività lavorativa.  Con decisione del 5 dicembre 2016, il Parlamento Ue aveva deciso che, per il periodo compreso tra il dicembre 2010 e il febbraio 2016, un importo di 298.497 euro era stato indebitamente versato a favore di Le Pen a titolo di assistenza parlamentare e doveva essere recuperato presso la stessa. Tale importo corrisponde ai pagamenti effettuati dall’assemblea di Strasburgo per una collaboratrice impiegata da Le Pen quale assistente parlamentare locale dal 2010 al 2016. Il Parlamento Ue contesta all’ex eurodeputata di non aver fornito la prova dell’esistenza di un’attività dell’assistente locale che fosse effettivamente, direttamente ed esclusivamente connessa al suo mandato.

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