NEWS:

Raccontare le migrazioni: ecco il convegno sull’etica del giornalista

In corso a Roma nella sede di Tatitha Kum, rete mondiale contro la tratta

Pubblicato:19-05-2018 13:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:54
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Rendere la complessità del fenomeno, spiegando anche la paura, ma senza alimentarla: è la linea indicata oggi a Roma durante il convegno ‘L’Etica del giornalista nel raccontare le migrazioni’ in corso nella sede di Tatitha Kum, rete mondiale contro la tratta. “Come giornalisti dobbiamo raccontare la paura, non alimentarla” ha sottolineato Francesco Peloso, cronista ed esperto del portale ‘Vatican Insider’. Secondo Peloso, “la chiave è assumere la complessità nel suo insieme, andando al di là di distorsioni e semplificazioni”.

Il contesto è quello della crisi economica cominciata nel 2008

“L’impoverimento della popolazione italiana e la concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi hanno fatto sì che il migrante sia visto sempre più come un concorrente che incide sui bisogni essenziali” ha detto Peloso. “Oggi, di fatto, la questione migratoria è usata per costruire il potere”. Nico Perrone, direttore dell’agenzia ‘Dire’, moderatore dell’incontro, ha fatto riferimento alle elezioni e al processo per la formazione di un nuovo governo in Italia. “La politica non deve venire meno, anche rispetto alla tenuta dei diritti umani” ha sottolineato Perrone: “Non possiamo fare finta di nulla se c’è chi all’estero viene calpestato o magari torturato”. Al centro del dibattito regole, impegni e spunti per un’informazione il più possibile corretta. Secondo Perrone, “come giornalisti non dobbiamo mai abbassarci a una semplificazione che diventi poi solo accettazione di ciò che viene detto e raccontato”.


Slogan elettorali e impegni istituzionali al centro dell’intervento di Vincenzo Giardina, giornalista della ‘Dire’. “In tanti programmi e discorsi politici l’espressione ‘aiutiamoli a casa loro’ equivale spesso a ‘stiano a casa loro'” ha sottolineato Giardina. “Altro discorso è la cooperazione, con l’impegno a contribuire al miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei Paesi di origine delle migranti; il problema è che ancora oggi in Italia siamo molto al di sotto della soglia dello 0,7 per cento del Prodotto interno lordo raccomandato dall’Onu”. Il convegno, valido come formazione per i giornalisti, è stato organizzato in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della Conferenza episcopale del Lazio, Talitha Kum e ‘Dire’.

Ti potrebbe interessare:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it