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Mafie, Fondazione Caponnetto: “Riprendere il pacchetto Vigna”

SAN MARINO - Più intelligence investigativa, meno finanza e maggiore

Pubblicato:19-05-2017 17:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:14

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SAN MARINO – Più intelligence investigativa, meno finanza e maggiore economia reale, via alla cooperazione con l’Italia nella lotta alle mafie.

Il presidente della Fondazione Caponnetto Salvatore Calleri e il senatore Giuseppe Lumia della Commissione antimafia italiana, autori del Report su mafia e infiltrazioni criminali a San Marino, presentato oggi all’ex Monastero di Santa Chiara, danno utili “spunti di lavoro” alla platea composta anche da consiglieri, tra cui il presidente della Commissione contro la criminalità organizzata, Federico Pedini Amati, e dal segretario di Stato per gli Affari interni, Guerrino Zanotti.

I volumi dei sequestri effettuati per crimini legati alla mafia e un tribunale “quasi sovraccaricato” in processi e inchieste significano che San Marino ha lavorato bene sul fronte della lotta alla criminalità organizzata, sostengono i due relatori.


Ma non è finita qui, alla luce dei rischi sempre presenti di infiltrazioni “bisogna avere una maggiore intelligence nell’affrontare la questione mafiosa- suggerisce Calleri- non si tratta di avere dei servizi segreti ma un’analisi mirata della situazione”.

Ovvero quanto era previsto nella parte finale del così detto “Pacchetto Vigna“, le proposte normative firmate dal compianto Procuratore antimafia italiano. “Sarebbe un passaggio ulteriore che vi manca- prosegue Calleri- e potrebbe essere a costo zero, viste le entrate delle confische e non peserebbe a bilancio”. Anche Lumia mette sul piatto diversi consigli per affrontare il fenomeno che riguardano tutti i Paesi coinvolti: auspica un’armonizzazione delle legislazioni antimafia a livello internazionale e il “riportare un’economia eccessivamente finanziarizzata a una produttiva e reale”.

L’economia, se si discosta troppo da quella reale e diventa finanziaria, favorisce infatti le infiltrazioni mafiose, prosegue. Suggerimento che può ben valere per San Marino. “So che siete in cammino- dice rivolgendosi ai consiglieri- per San Marino bisognerebbe passare da un’economia essenzialmente fatta di banche a un’economia del turismo e dei servizi”. Infine, Lumia suggerisce un ultimo impegno per il Titano, alla luce degli errori dell’Italia: prepararsi alla gestione della massa dei beni derivati da sequestri e confische “perché non vadano in malora, ma diventino risorsa della legalità”.

Incontro tra le commissioni antimafia di Italia e San Marino il 6 giugno

Il senatore saluta quindi la presentazione del Report come anticipazione dell’incontro tra le commissioni antimafia di Italia e San Marino, in agenda sul Titano per il 6 giugno prossimo. “Mi auguro quella sarà l’occasione in cui si possa trovare un’intesa- auspica- ora che si può finalmente cooperare per fare meglio da parte di entrambe, per fermare i gruppi criminali”. Contraccambia infine l’auspicio dalla platea Pedini Amati: “Il 6 giugno sarà il primo incontro tra le due commissioni- spiega- spero si trovino ambiti comuni per contrastare insieme, nei nostri territori, quelle che sono infiltrazioni malavitose”.

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