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Genova, mai più porte chiuse in Comune: “Spunzoni pericolosi”

GENOVA - Niente più porte chiuse a Palazzo Tursi, sede

Pubblicato:19-05-2016 12:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:44

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genova_4GENOVA – Niente più porte chiuse a Palazzo Tursi, sede del Comune di Genova, in caso di manifestazioni di protesta e previsioni di “calde” contestazioni durante le sedute di Consiglio e Commissione comunali. Lo chiederà formalmente il consigliere del Movimento 5 Stelle, Stefano De Pietro, con un’interrogazione a risposta immediata nel corso del prossimo Consiglio comunale. La richiesta arriva dopo numerose lamentele, in passato, da parte di diversi consiglieri, per aver visto le porte del palazzo chiuse al fine di bloccare o limitare l’accesso al pubblico. Secondo il grillino, si tratta soprattutto di una questione di sicurezza. Lo storico palazzo della sede municipale, infatti, si affaccia su via Garibaldi con un portale marmoreo in cui è installato un ampio portone a doppia anta, ricoperto di offendicula.

genova_comuneQuesti spunzoni– spiega De Pietro alla “Dire”- hanno causato più di un infortunio sia tra i manifestanti sia tra le forze dell’ordine che presiedevano il palazzo e, magari, venivano spinti da chi si vedeva l’accesso bloccato”. La richiesta del consigliere all’amministrazione è accompagnata da una lettera di segnalazione di pericolo da parte del rappresentate dei lavoratori per la sicurezza del Comune di Genova, Claudio Musicò. “Gli offendicula– si legge, tra l’altro, nella lettera- costituiscono effettivamente un pericolo sia per i lavoratori del Comune sia per la cittadinanza”. Di conseguenza, viene suggerito all’amministrazione di “adottare modalità organizzative tali da preservare la salute dei lavoratori come, ad esempio, lasciare aperto il portone o porvi una protezione”. Infine, Musicò ricorda al Comune che “un eventuale ulteriore infortunio non potrà essere ritenuto accidentale in quanto tale rischio è, da questo momento, messo a conoscenza”.

di Simone D’Ambrosio, giornalista


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