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Corruzione nello sport, De Raho: “Più controllo su scommesse e nuove norme”

Il Procuratore nazionale antimafia intervenuto questa mattina durante il seminario 'Contrastare la corruzione nello sport'

Pubblicato:19-04-2018 16:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47

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ROMA – “Irrobustire la prevenzione e il controllo, trovare nuovi strumenti normativi introducendo il reato di bagarinaggio, riformare la governance dello sport e rafforzare il ruolo del Coni”. E poi un “maggiore controllo sul mondo delle scommesse, vietarle nei campionati minori e contestualmente avere misure che consentano di raffinare l’etica nello sport”. Sono queste le principali proposte per combattere i rischi di infiltrazioni della criminalita’ organizzata e del riciclaggio nello sport avanzate dal Procuratore nazionale antimafia, Federico Cafiero De Raho, intervenuto questa mattina in un seminario che si e’ tenuto presso la Scuola di perfezionamento delle Forze di polizia in piazza di Priscilla. De Rhao ha spiegato che “se la corruzione avviene a livello internazionale e’ facile capire cosa puo’ accadere nel locale. Nell’ambito delle scommesse, ad esempio, le difficolta’ sono aumentate perche’ le scommesse ora avvengono online. Mafia, camorra e ‘ndrangheta forniscono questi servizi perche’ attraverso le scommesse riescono a spostare all’estero grandi capitali”, ha detto il Procuratore, che ha ricordato come “per la corruzione sportiva abbiamo una legge molto vecchia”.

MALAGÓ: GRAVE, DI PIÙ PER CHI LAVORA CON GIOVANI

“Il contrasto alla corruzione e all’illegalità è un tema fondamentale e deve valere in assoluto, ma in particolare per chi ricopre il ruolo di funzionario pubblico nel mondo dello sport. In alcuni mestieri è gravissimo comportarsi in modo sbagliato, ma per chi ha un ruolo nei confronti dei giovani come avviene nello sport, è ancora più grave”. A dirlo, il presidente del Coni Giovanni Malagò nel suo intervento al seminario ‘Contrastare la corruzione nello sport’ presso la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia in via di Priscilla.

MALAGÒ: CONTRASTO A CORRUZIONE È DOVERE

“Il contrasto alla corruzione e all’illegalita’ e’ un tema fondamentale e deve valere in assoluto, ma in particolare per chi ricopre il ruolo di funzionario pubblico nel mondo dello sport. In alcuni mestieri e’ gravissimo comportarsi in modo sbagliato, ma per chi ha un ruolo nei confronti dei giovani come avviene nello sport, e’ ancora piu’ grave”. A dirlo e’ il presidente del Coni Giovanni Malago’ nel suo intervento al seminario ‘Contrastare la corruzione nello sport’ presso la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia in via di Priscilla.


D’ANGELO: FONDAMENTALE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

“La cooperazione internazionale delle forze di polizia é fondamentale e l’interscambio rappresenta su questo fronte, il futuro. Credo che il fenomeno scommesse si una particolarità criminale di grosso spessore. Non possiamo dimenticare che questa fenomenologia non nasce adesso. Negli anni 70 le organizzazioni criminali erano già infiltrate nel mondo dello sport. Al pari dell’evoluzione tecnologia, si è evoluta anche la criminalità organizzata. Il betting online ha generato un progressiva crescita dei fatturati rafforzando gli interessi della criminalità italiana e straniera che vedono la possibilità di inserirsi nel circuito legale a scopo di riciclaggio”. A dirlo, il vice direttore generale della Polizia di Stato e direttore centrale della Polizia Criminale, Nicoló D’Angelo intervenendo al seminario ‘Contrastare la corruzione nello sport’ presso la Scuola di Perfezionamento delle Forze di Polizia in via di Priscilla.

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