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“Surreale omonimia”, e così lo skipper si ritrova tra i naufraghi di Rimini

Stesso nome stessa professione, lo skipper: e così un 47enne finisce coinvolto (per fortuna solo telefonicamente) nella tragedia di Rimini

Pubblicato:19-04-2017 11:18
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

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BOLOGNA – Un triste caso di omonimia, che da ieri sta facendo vivere momenti surreali ad Alessandro Fabbri, skipper 47enne, originario di Bologna, ma da diversi mesi trasferitosi a Verona. La stessa città da cui proviene un altro Alessandro Fabbri, il 68enne morto ieri a Rimini insieme ad altre tre persone, quando la barca a vela su cui viaggiavano è naufragata all’altezza del porto canale. I giornalisti, informati da subito sul nome di quelli che ieri erano ancora dispersi, si sono immediatamente messi sulle tracce di Alessandro Fabbri, individuando però quello sbagliato. Anche se di indizi per cadere in errore ce n’erano fin troppi: nome, città di provenienza e il fatto che Alessandro sia skipper da oltre 20 anni. Con la sua barca a vela, infatti, la Black Sheep, organizza viaggi nel Mediterraneo spingendosi fino ai Caraibi.

E’ da ieri che mi stanno cercando i giornalisti, fa davvero un effetto strano. Mi spiace tanto per le vittime, ma è un caso incredibile di omonimia”. Oggi, addirittura, la notizia della morte di Alessandro Fabbri, con la foto del bolognese 47enne, è stata pubblicata da “Il giornale della vela” che è un po’ come la Bibbia degli appassionati. Foto subito rimossa, comunque, nel momento in cui è stato segnalato l’errore.

di Emilia Vitulano, giornalista professionista


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