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Violenza donne, da Federfarma Roma e il ministero della Salute ecco il progetto ‘Mimosa’

ROMA - Il Lazio è al secondo posto tra le Regioni italiane per numero di femminicidi commessi: secondo

Pubblicato:19-04-2016 14:11
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:35

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ROMA – Il Lazio è al secondo posto tra le Regioni italiane per numero di femminicidi commessi: secondo gli ultimi dati Eures, sono stati 20 nel 2013 e 19 nel 2014. Non solo: la provincia di Roma guida la graduatoria nazionale per quanto riguarda il numero dei femminicidi familiari, che sono stati 11 nel 2013 e 13 nel 2014. A livello nazionale, invece, le donne vittime di violenza in Italia sono 7 milioni, di cui circa 746mila hanno subito un tentativo di stupro. Una donna su tre è dunque stata oggetto, almeno una volta nella vita, di un qualche tipo di abuso. In occasione della Giornata della Salute della Donna, che si celebrerà il 22 aprile, per contrastare quella che è diventata una vera e propria emergenza nazionale da Federfarma Roma e ministero della Salute arriva il progetto ‘Mimosa’, grazie a cui migliaia di brochure verranno distribuite in tutte le farmacie di Roma e provincia, e saranno a disposizione delle donne che hanno subito nella loro vita un episodio di violenza fisica, psicologica o economica. All’interno di queste brochure è possibile trovare informazioni utili, consigli e contatti di associazioni, centri antiviolenza e specialisti pronti ad aiutare chiunque ne abbia bisogno. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma dal presidente di Federfarma Roma, Vittorio Contarina, e dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.



Si tratta di un’iniziativa a tutela delle donne– ha detto Lorenzin- che vede come protagoniste le farmacie di servizio, uno dei cardini del Patto della salute. Dietro ad ogni violenza c’è una grande sofferenza che va intercettata e per questo ringrazio Federfarma Roma per la sua iniziativa”. Secondo il ministro la farmacia è un luogo “dove si garantisce la privacy e per questo- ha sottolineato- per la donna può essere un primo passo per ricevere una serie di informazioni che comunque vengono controllate. I farmacisti hanno infatti realizzato un opuscolo con tutti i numeri di telefono della propria provincia e della propria area da cui poi potranno avere dei riscontri. Quindi la farmacia può essere un luogo in cui la donna, in modo silenzioso, può avere accesso almeno a un’informazione. Molto spesso chi subisce violenza, soprattutto psicologica, non ha una percezione oggettiva di quello che sta subendo. Avere un primo approccio è quindi importante, anche se poi ovviamente ci deve essere una presa in carico in una rete protetta che segua la donna e l’intera famiglia”. Ha proseguito Contarina: “Ancora una volta le farmacie si rivelano un caposaldo fondamentale nella tutela della salute dei cittadini. In particolare, grazie al progetto ‘Mimosa’ in cui abbiamo creduto fin da subito e che abbiamo voluto portare anche nella Capitale, riusciremo a dare alle donne che hanno subito violenza l’aiuto e il sostegno di cui hanno bisogno. Il patrocinio del ministero, inoltre, darà al progetto la forza necessaria per imporsi anche nel resto d’Italia. Ringrazio dunque il ministro Lorenzin e invito tutti i miei colleghi ad intraprendere il nostro stesso percorso, con l’unico fine di dare un aiuto importante a chi ne ha davvero bisogno”.

L’iniziativa è nata a Napoli due anni fa grazie a un’idea dell’associazione ‘Farmaciste Insieme’ ed è stata realizzata grazie alla collaborazione con la rete Vision (Victimology support international Observatory & Network). “In occasione del progetto pilota- ha spiegato quindi Angela Margiotta, presidente di ‘Farmaciste Insieme’- distribuimmo i volantini in un centinaio di farmacie, avendo cura di posizionarli lontano da occhi indiscreti. In poche settimane finirono tutti. Capimmo allora che l’idea era piaciuta e che molte donne volevano essere aiutate, mantenendo l’anonimato. Purtroppo chi subisce questo tipo di trauma ha grandi difficoltà non solo a sporgere denuncia, ma anche semplicemente a parlarne con qualcuno. Il progetto ha conquistato dapprima l’interesse della Fofi (Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani) e adesso anche quello di Federfarma Roma- ha concluso- che ci ha contattato per portare ‘Mimosa’ anche nella Capitale”.


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