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Roma, controlli per la movida a San Lorenzo: sospesa la licenza alla ‘Locanda Atlantide’

La Locanda Atlantinde, noto locale di San Lorenzo, costretto a chiudere per carenze di sicurezza e mancata osservanza di divieti

Pubblicato:19-03-2019 13:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:15
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ROMA – Assidua presenza di pregiudicati, inadempienze nel rispetto degli standard di sicurezza, mancato rispetto dei divieti di fumo e di vendita di alcool: questi i motivi che hanno portato alla revoca della licenza della ‘Locanda Atlantide’, noto locale nel quartiere romano di San Lorenzo.

CHIUSURA LOCANDA ATLANTIDE, IL COMUNICATO DELLA QUESTURA DI ROMA

Gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Roma, hanno effettuato nei giorni scorsi alcuni controlli a carico di una nota discoteca del quartiere San Lorenzo, la ‘Locanda Atlantide’ in via dei Lucani, riscontrando gravi irregolarità nonché la presenza di persone con precedenti di polizia. Tali controlli si inseriscono in un più ampio contesto di verifiche a tappeto che hanno interessato negli ultimi mesi la zona, insieme alle altre in cui si svolge la movida romana.

L’attenzione si è focalizzata, soprattutto nell’area delle Mura Aureliane, anche per fronteggiare il degrado e lo spaccio di stupefacenti. In particolare la discoteca, era già stata oggetto in data 9 marzo 2018 di una sospensione per 15 giorni della licenza, per carenze strutturali e inoltre perché in più circostanze era stata riscontrata la presenza di pregiudicati, nonché per il verificarsi di alcuni eventi criminosi senza che fosse mai richiesto l’intervento delle forze dell’ordine.


Negli ultimi controlli invece, oltre alla sempre assidua presenza di persone pregiudicate, venivano rilevate alcune violazioni di carattere penale, quali la difformità dei luoghi rispetto alle planimetrie approvate con la licenza e cioè oltre alle mancanze riguardanti le luci di emergenza e le vie di esodo, si riscontrava che l’unica uscita di sicurezza fruibile (poiché l’altra era ostruita da vario materiale accatastato) dava accesso ad un cortile privato, allarmato e chiuso da un cancello del quale il titolare non era in possesso di chiavi.

Inoltre venivano elevate sanzioni amministrative per le seguenti violazioni: protrazione dell’attività oltre l’orario previsto nell’autorizzazione, somministrazione di alcolici oltre l’orario previsto come termine alle ore 2 dall’ordinanza del Sindaco di Roma, infrazione al divieto di fumo, con persone intente a fumare, nonostante i divieti e senza che tali comportamenti fossero impediti dal titolare o dai suoi collaboratori, assenza del prescritto apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, impiego di addetti buttafuori privi del relativo decreto prefettizio.

Pertanto, con un nuovo provvedimento del questore di Roma, Carmine Esposito, veniva disposta la sospensione per 15 giorni della licenza, salvo poi alla riapertura, verificare la regolarizzazione delle citate carenze strutturali.

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