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LEGGI | Ecco la direttiva Salvini: “Nave che soccorre lede la sicurezza dello Stato”. Opposizioni insorgono

Il ministro dell'Interno convoca un tavolo permanente al Viminale. Conte: "Non strumentalizzare le emergenze"

Pubblicato:19-03-2019 10:30
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:15
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ROMA – Si intitola “Direttiva per il coordinamento unificato dell’attività di sorveglianza delle frontiere marittime e per il contrasto all’immigrazione illegale ex articolo 11 del d.lgs. n. 286/1998 recante il Testo Unico in materia di Immigrazione”, la direttiva a firma del ministro dell’interno Matteo Salvini sulle procedure dopo i salvataggi in mare, come nel caso di Mare Jonio.

La direttiva viene contestata dalle opposizioni in aula, negli interventi prima delle comunicazioni del premier Giuseppe Conte.

Nel frattempo, Tavolo permanente al Viminale. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha convocato esperti e Forze di Polizia per valutare la situazione anche alla luce della direttiva emanata ieri sera.


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Nel dispositivo della direttiva, annunciata ieri alle 18 e 49 e divulgato alla stampa alle 22, si legge: “Non può, quindi, non essere ritenuto, sulla base dei fatti e delle considerazioni esposte, che il passaggio della nave soccorritrice nelle acque territoriali italiane sia lesivo del buon ordine e la sicurezza dello Stato italiano, in quanto finalizzato a introdurre migranti irregolari, in violazione delle leggi vigenti in materia di immigrazione, privi altresì di documenti di identità e provenienti in parte da paesi stranieri a rischio terrorismo, per diffuse attività terroristiche verificatesi ed in atto in quei territori. Tanto premesso, e alla luce dei motivi sopra illustrati, si invitano le SS.LL. ad attenersi scrupolosamente alla presente direttiva, impartendo le conseguenti indicazioni operative al fine di prevenire, anche a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica dello Stato italiano, l’ingresso illegale di immigrati sul territorio nazionale”. La direttiva e’ indirizzata al Capo della Polizia Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, al Comandante Generale della Guardia di Finanza, al Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, al Capo di Stato Maggiore della Marina Militare e per conoscenza Capo di Stato Maggiore della Difesa.

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LE PROTESTE IN AULA

“Ricordo a tutti che questo argomento non e’ all’ordine del giorno”, dice il presidente della Camera Roberto Fico in aula che comunque assicura che si terranno gli interventi dei parlamentari sul caso di Mare Jonio. A questo punto la Lega protesta in aula con Fico perche’ consente alle opposizioni di parlare del caso di Nave Jonio prima che il presidente del consiglio Giuseppe Conte, presente in aula, possa iniziare la sua comunicazione sul consiglio europeo.

FRANCESCHINI A CONTE: FERMI QUEL CRUDELE DI SALVINI

“Il presidente del Consiglio ha il dovere di esplicitare subito la posizione del governo su quanto sta accadendo al largo di Lampedusa. Sono esseri umani. Alzi quel telefono e dia ordine di far sbarcare quei profughi, chieda se necessario una sospensione di cinque minuti, faccia qualcosa, dimostri di essere il capo del governo. Dica a quel vanitoso del suo ministro degli interni che non si gioca a fare il duro sulla pelle dei disgraziati. Gli dica di smetterla di coprire con la crudelta’ la sua totale incapacita’ a garantire la sicurezza degli italiani”, dice Dario Franceschini in aula, prima della comunicazione del premier Giuseppe Conte.

CONTE: NON STRUMENTALIZZARE LE EMERGENZE, COSI’ PERDIAMO TUTTI

“Il governo non si e’ mai sottratto. Io stesso sono venuto a parlare e a esporre articolatamente in quest’aula la politica sull’immigrazione”, risponde il premier Giuseppe Conte in aula incalzato dalle opposizioni sul caso della nave Jonio. “Puo’ piacere o non piacere – aggiunge- ma siamo portatori di una politica della migrazione strutturata, multilivello, riassunta per buona parte nelle conclusioni del consiglio europeo del luglio scorso. Io mi batto e mi battero’ sempre perche’ la politica dell’immigrazione, che preferisco articolare nella formula ‘regolazione e gestione dei flussi migratori’- sia formulata in modo strutturale e non emergenziale. Tutti dobbiamo impegnarci a non strumentalizzare il singolo caso. Di fronte all’emergenza siamo tutti perdenti”. Conte sollecita l’istituzione di “corridoi umanitari” “anziche’ contribuire ad alimentare rimanendo passivi questi sbarchi che mettono a rischio di vita gli stessi migranti e aumentano i traffici illeciti di persone che speculano su questi sbarchi. Fino a quando non opereremo coi movimenti secondari noi come governo ci riterremo insoddisfatti”.

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