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Niente Xilella, domenica delle Palme in Vaticano con gli ulivi della Puglia

Nonostante l'emergenza Xylella fastidiosa, il batterio che sta facendo strage degli ulivi salentini, i fedeli e Papa Francesco possono stare tranquilli: i ramoscelli non vengono dalla zona 'infetta'

Pubblicato:19-03-2015 08:46
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:12

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ulivo (700 x 395)ROMA – Gli ulivi e i ramoscelli di ulivo pugliesi adorneranno anche quest’anno piazza San Pietro in Vaticano in occasione della Domenica delle Palme. Nonostante l’emergenza Xylella fastidiosa, il batterio che sta facendo strage degli ulivi salentini, i fedeli e Papa Francesco possono stare tranquilli: “Gli ulivi e i ramoscelli utilizzati non provengono dai territori interessati dal contagio. Il problema esiste, ma esiste anche un sostanziale blocco del materiale vegetale che non può uscire dall’area contaminata dal batterio”. E’ rassicurante, Michelangelo De Palma, vice presidente della società Cooperativa ‘Progetto 2000’ che da 15 anni, insieme ai fioristi di Terlizzi (Bari) curano gli addobbi di piazza San Pietro, interpellato dall’agenzia DIRE.

“La cosa si farà con le stesse metodologie degli anni passati. Ed è importante evitare che si crei il fenomeno degli untori- sottolinea De Palma- si deve giustamente affrontare l’emergenza ma non è corretto dire che il fenomeno riguarda tutta la Regione Puglia, un tema tra l’altro condiviso sia dalla stessa Regione che dagli Enti che sovvenzionano l’iniziativa”.

I ramoscelli che saranno distribuiti il 29 marzo ai fedeli presenti in piazza San Pietro “saranno oltre i 100mila e provengono dagli oliveti delle campagne di Cerignola. Poi, oltre alla distribuzione di ramoscelli ai fedeli e al loro utilizzo per l’allestimento di aiuole sulla piazza, saranno distribuiti anche negli ospedali romani”, prosegue De Palma. I maestri fioristi “cureranno anche la disposizione di alcuni alberi secolari non monumentali espiantati dall’agro cerignolano, che al termine della cerimonia di piazza san Pietro saranno piantumati nei Giardini Vaticani”.


Il messaggio di quest’anno, insieme a quello simbolico di pace del ramoscello di ulivo, “è anche quello di un ulteriore messaggio di speranza di affrontare questa emergenza nel migliore dei modi”, conclude De Palma.

di Serena Tropea

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