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Renzi a Bologna: “Qui bisogna vincere in ogni seggio, andate porta a porta, telefonate…”

Oggi il leader dem ha incontrato i militanti alla Casa del popolo di via Andreini a Bologna

Pubblicato:19-02-2018 17:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:30

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BOLOGNA – Un ultimo sforzo ventre a terra per convincere gli indecisi a “vincere tutti i collegi di questo territorio“. Lo chiede ai militanti dem Matteo Renzi spiegando che non basta che i dirigenti del Pd vadano in tv a rivendicare i risultati del Governo, ma serve, “negli ultimi 10 giorni, un lavoro scientifico sugli indecisi: bisogna prendere il telefonino, aprire la rubrica, andare a cercare nome e cognome” a cui chiedere “un voto sul simbolo del Pd così uno non ha dubbi”. E bisogna farlo “andando casa per casa” perchè “fa molto più effetto quando le cose le raccontano le persone che le hanno vissute”.

Su questo ha insistito tanto oggi il leader dem parlando ai militanti alla Casa del popolo di via Andreini a Bologna con cui ha pranzato (“Abbiamo preso un po’ di carboidrati, di ‘tourtlen‘”, come si dice a Bologna per avere le energie per il rush finale verso il voto”, ha detto prendendo la parola dopo il giro di ‘primi’).

Renzi vuole militanti “grintosi”: “Ci devono vedere spuntare da tutte le parti”, sprona: “Mancano 10 giorni e dipende da ciascuno di noi“; bisogna andare “casa per casa, nei condomini a discutere e senza avere timori verso nessuno”.


La base dem deve giocarsi tutto tirando fuori “orgoglio” e “coraggio”: metterci la faccia, insomma, e fare uno “sforzo perchè molti dei nostri amici, connazionali e cittadini neanche sanno tutto quello che abbiamo fatto: un po’ per colpa nostra, e io per primo non sono stato bravo a comunicare bene”, un po’ non “ci si ricorda dove stavamo” cinque anni fa tra “spread, crisi, bancarotta…”.

L’obiettivo, appunto, fissa l’asticella Renzi, è “vincere tutti i collegi di questo territorio andando casa per casa” ricordando che se al governo del paese andassero gli altri, dopo “anni e anni di sacrifici, dopo aver rimesso in moto l’Italia, visto risultati”, ora che “possiamo crescere e tornare leader in Europa”, si rischia di svegliarsi il 5 marzo “in mano a chi insegue le scie chimiche o a chi come Berlusconi ha promesso che, in caso di vittoria sbloccherà il contratto ai carabinieri”, cosa “che abbiamo appena fatto noi”, chiude il segretario dem.











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