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Snals-Confsal ai partiti: “Mettere la scuola al centro dei programmi elettorali”

Lanciata oggi la petizione che impegna i partiti a indicare chiaramente nei propri programmi elettorali misure e risorse per la scuola

Pubblicato:19-01-2018 16:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:22

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ROMA –  Viene lanciata oggi la petizione dello Snals-Confsal che coinvolge il mondo della scuola, le famiglie e tutti i cittadini al di là di ogni appartenenza partitica o associativa. Con questa petizione lo Snals impegna i partiti a indicare chiaramente nei propri programmi elettorali misure e risorse per la scuola.

Il sindacato fornirà una costante informazione sulle risposte, invitando a votare chi si impegnerà più chiaramente. Saranno i cittadini, negli anni seguenti, a decidere nel segreto dell’urna se i politici eletti e i loro partiti abbiano onorato o no la promessa.

Numerose le motivazioni dell’iniziativa, perché da più di due anni la scuola sta vivendo sulla propria pelle le conseguenze della L. 107 (la cosiddetta Buona Scuola) che l’ha portata a trasformarsi da palestra di istruzione e di intelligenza a luogo di trasmissione di direttive governative e gestione di potere arbitrario.


Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: la funzione docente umiliata, la collegialità retrocessa, il diritto alla titolarità eliminato con compromissione della continuità didattica, mentre permangono le classi pollaio e i problemi della sicurezza, cui non ha certo giovato il progressivo taglio degli organici ATA.

Ancora più grave è la totale rimozione di ciò che costituisce il cuore della scuola: la centralità del processo d’insegnamento e la sua libertà, la qualità didattica, la serietà degli studi, perché l’istruzione è un diritto ma studiare è un dovere, il giusto riconoscimento, economico e sociale, dei lavoratori del settore. In realtà, oggi la scuola è meno libera, più farraginosa e anche più classista.

I 7 obiettivi programmatici della petizione

Questi i 7 obiettivi programmatici della petizione promossa dallo Snals:

  • 1) La quantificazione di risorse economiche certificate ai fini del finanziamento di un Piano quinquennale di investimenti che porti nel giro di 5 anni a un progressivo innalzamento della quota di Pil destinata alla scuola così da posizionarla ai livelli degli altri paese Ue
  • 2) La messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici
  • 3) La persona al centro delle politiche e il riconoscimento del diritto alle pari opportunità formative
  • 4) L’abrogazione della L. 107/2015 e la rielaborazione di una riforma condivisa
  • 5) Lo stop alle classi pollaio
  • 6) Lo stop definitivo all’innalzamento dell’età pensionabile
  • 7) La valorizzazione del personale scolastico, il recupero del suo ruolo sociale, la tutela della libertà d’insegnamento

Per partecipare alla petizione visita il sito: http://bit.ly/2mWXb52

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